Solo tre confronti nella notte NBA, tra questi però spiccava il duello a Ovest in chiave playoffs  tra DallasGolden State, vinto in un finale da thriller hollywoodiano dai Warriors, dopo un supplementare, col buzzer beater di Steph Curry a un centesimo di secondo dalla sirena, e come se non bastasse tutto questo anche con un piccolo giallo arbitrale. Consolidano il loro momento positivo i Nets di Jason Kidd battendo i Rockets, privi però di Beverley e Howard. Nella partita dal sapore decisamente più malinconico della notte fra Lakers e Blazers, tutto secondo pronostico con la vittoria di questi ultimi, senza troppi patemi.

Houston Rockets @ Brooklyn Nets 96 – 105
Golden State Warriors @ Dallas Mavericks 122 – 120 OT
Portland Trail Blazers @ Los Angeles Lakers 124 – 112

Il tiro decisivo di Stephen Curry (Foto: bleacherreport.com)

Il tiro decisivo di Stephen Curry (Foto: bleacherreport.com)

MVP: Impossibile non premiare Stephen Curry, nella partita più importante della notte: sta in campo per oltre 43 minuti, segna 23 punti, elargisce 10 assist, perde una sola palla ma sopratutto mette il canestro della vittoria.

LVP: Punti (9), rimbalzi (7) e prestazione complessiva di Pau Gasol, soprattutto se rapportati ai numeri del compagno di reparto Kaman, sembrano essere l’ulteriore dimostrazione che l’avventura angelina del catalano è ai titoli di coda.

On Fire: Nick Young, nella sconfitta dei Lakers, ne mette 40, con 6/13 da 3; Aldridge e Lillard combinano per 65 punti, con oltre il 50 % dal campo e plus/minus imbarazzanti; Joe Johnson 31 punti, con 4/8 da 3 punti nella serena vittoria dei Nets sui Rockets.

Serata di gloria, ma solo personale, per Nick Young (Foto: fairfieldcitizenonline.com)

Serata di gloria, ma solo personale, per Nick Young (Foto: fairfieldcitizenonline.com)

Losing Effort: Dirk Nowitzki ha messo 33 punti, tirando 13/21 dal campo, e catturato 11 rimbalzi, ma tutto questo e la solita leadership non sono bastati contro i Warriors.

The Unexpected: Jermaine O’Neal, scongelato da coach Jackson a causa delle assenze nella front-line titolare, pesca dal cilindro una partita “old style” da 20 punti con 9/12 al tiro, 8 rimbalzi, ma sopratutto la stoppata decisiva nel finale.

Buzzer Beater: La tripla di Calderón a 43 secondi dal termine (120-118) sembrava aver messo la parola fine sulla partita tra Mavs e Warriors. Invece, prima Jermaine O’Neal piazza in successione una schiacciata per il pareggio e una stoppata (forse in parabola discendente) su Ellis a 13 secondi dalla fine, e poi ci pensa Stephen Curry a ribaltare tutto, sparando in faccia a Calderón il canestro della vittoria a 1 centesimo dalla sirena.

Alessandro Tonlorenzi e Davide Moroni