Sacramento Kings @ Toronto Raptors 98-91
I Kings ottengono la prima vittoria esterna stagionale dopo una gara rimasta in equilibrio per tre quarti. Coach Smart sfrutta l’ottima vena di Evans, al suo season high, e l’intesa tra Cousins e il sorprendente rookie Isaiah Thomas. Il primo mette fine alla contesa con una schiacciata nell’ultimo minuto, il secondo sigla dodici dei suoi venti punti, suo career high, nel quarto periodo. Per Toronto si salva solo Barbosa, mentre Bargnani ha dovuto abbandonare il campo a tre minuti dalla fine del terzo quarto per un problema al polpaccio sinistro.
Sacramento
(4W-7L): Evans 29, Cousins 21, Thomas 20 Reb (48): Cousins 19 Ast (13): Thomas 6
Toronto
(4W-7L): Barbosa 24, Derozan, Calderon 13 Reb (44): Bargnani 10 Ast (20): Calderon 10

Atlanta Hawks @ Indiana Pacers 84-96
Dodici punti nel terzo periodo di Granger spingono alla vittoria interna i Pacers. Gli uomini di coach Vogel dominano soprattutto in difesa dopo l’intervallo, concedendo appena nove punti agli Hawks in dodici minuti. Il compito è stato agevolato dall’uscita dal campo a metà del primo quarto di Horford, che dopo essere stato stoppato in successione da Hibbert e George è caduto pesantemente a terra con un forte dolore alla spalla sinistra. A completare la pessima serata di Atlanta anche l’espulsione di Collins, dopo un accenno di rissa in campo con Amundsen nei minuti finali.
Atlanta
(7W-4L): Smith 16, Johnson 15, Pachulia 11 Reb (45): Smith, Pachulia 7 Ast (14): Smith, Johnson, Teague 3
Indiana
(7W-3L): Granger 24, West, Hibbert, Stepehenson 12 Reb (43): Hibbert 11 Ast (25): Collison 6

Philadelphia 76ers @ New York Knicks 79-85
New York fa sua la quarta vittoria consecutiva mandando ko i coriacei 76ers. I Knicks accumulano un vantaggio in doppia cifra sia nel primo che nel secondo tempo, rispettivamente +13 e +11, grazie ai soliti Anthony e Stoudemire e all’inaspettato Harellson, al suo career high. Philadelphia è sempre brava a rientrare, con il contributo di Turner e Young sui due lati del campo. Proprio quest’ultimo, però, a venti secondi dalla fine, sul – 4, tira sul primo ferro il pallone che avrebbe definitivamente riaperto la gara.
Philadelphia
(7W-3L): Iguodala, Turner 16, Holiday 13 Reb (37): Brand 10 Ast (10): Holiday 4
New York
(6W-4L): Anthony 27, Stoudemire 20, Harrelsson 13 Reb (46): Chandler 13 Ast (13): Anthony 5

Dallas Mavericks @ Boston Celtics 90-85
Dallas si impone, in maniera più netta di quanto dica il punteggio, a Boston. I campioni in carica controllano sempre i ritmi della gara, nonostante i Celtics con orgoglio non escano mai dalla stessa. Prima Rondo poi un comunque negativo Pierce portano il punteggio in parità nel quarto periodo, ma a decidere è sempre Nowitzki. Il tedesco a cinque secondi dal termine, sull’85-85, batte Garnett e mette insieme un gioco da tre punti. Nell’azione successiva Allen mette un piede fuori dal campo con la palla in mano e mette fine a una serata da appena nove punti con 3/8 al tiro, condannando i suoi alla sconfitta.
Dallas
(6W-5L): Terry 18, Nowitzki 16, Marion 15 Reb (43): Haywood 11 Ast (18): Nowitzki 4
Boston (4W-5L)
: Rondo 24, Garnett 16, Allen, Dooling 9 Reb (35): Garnett 10 Ast (19): Rondo 7

Washington Wizards @ Chicago Bulls 64-78
Per la terza gara in tre giorni coach Thibodeau decide di rinunciare anche a Derrick Rose, oltre a Richard Hamilton, arrivato alla settima gara saltata su 12 giocate. I Bulls ne risentono, soffrendo soprattutto in attacco, ma la spuntano grazie a un ispirato Lucas, al suo career high, e a sette punti nel quarto decisivo di Korver. Dall’altra parte Wall tiene i suoi in partita per tre quarti, fino a quando Chicago non stringe le maglie difensive, concedendo undici punti nell’ultimo periodo.
Washington (1W-9L)
: Crawford 14, Wall 11, McGee 10 Reb (46): McGee 14 Ast (12): Wall 8
Chicago (10W-2L)
: Lucas 25, Korver 14, Deng 12 Reb (62): Deng 15 Ast (17): Lucas 8

Oklahoma City Thunder @ New Orleans Hornets 95-85
Quinta vittoria
consecutiva per i Thunder, che dopo un avvio stentato in cui finiscono sotto anche in doppia cifra, acuiscono la crisi di New Orleans. Serata più che positiva per la coppia Durant-Westbrook, che mette insieme cinquantuno punti tirando 20/37 dal campo e guidando l’accelerazione degli ospiti nella ripresa. New Orleans si consola con cinque uomini in doppia cifra, ma paga il disastroso 1/16 nel tiro da 3. Per Belinelli dieci punti in trentanove minuti, con 3/10 dal campo e 0/5 da 3.
Oklahoma City (10W-2L
): Durant 29, Westbrook 22, Harden 14 Reb (36): Durant 10 Ast (19): Westbrook 7
New Orleans (3W-7L
): Kaman, Landry 17, Okafor, Belinelli, Summers 10 Reb (42): Aminu, Kaman 9 Ast (20): Jack 8

Houston Rockets @ San Antonio Spurs 95-101 OT
Dopo due sconfitte consecutive, gli Spurs battono i Rockets e tornano alla vittoria. Il quarto derby dell’anno è una partita spettacolare che si decide dopo un tempo supplementare. Houston, dopo essere stata in vantaggio anche di 12 punti nel secondo quarto, ad un minuto dalla fine deve recuperare 5 punti (85-90) e riesce nell’impresa grazie ad un parzialino firmato da Kyle Lowry (22 punti, 6 rimbalzi e 7 assist) con una tripla in transizione e Luis Scola (20 punti e 5 rimbalzi) che mette il canestro del 90 pari a 5” dalla fine. Per l’ultima azione San Antonio si affida a Danny Green (5 punti e 4 rimbalzi), ma il suo lay-up, dopo aver rimbalzato sul ferro, esce. Nell’OT a fare la differenza è Tony Parker (28 punti, 5 rimbalzi e 8 assist) che con 4 liberi consecutivi negli ultimi 22” chiude i conti. Serata da ricordare per Tim Duncan che non solo chiude con 17 punti e 11 rimbalzi, ma scavalca anche Larry Bird al 27ºposto della classica All time dei realizzatori. Dall’altra parte non basta la buona prova, uscendo dalla panchina, di Patrick Patterson che chiude con 10 punti e 7 rimbalzi.
Rockets (3-7):
Lowry 22, Scola 20, Martin 18 Reb (58): Hill 8 Ast (19): Lowry 7
Spurs (7-4):
Parker 28, Duncan 17, Leonard 11 Reb (54): Duncan 11 Ast (23): Parker 8

New Jersey Nets @ Denver Nuggets 115-123
Buon successo per i Nuggets che hanno la meglio sui Nets in un partita ad altissimo punteggio. Entrambe le squadre tirano benissimo 51.8% i Nets e 59.5% i Nuggets, ma Denver, che dopo il primo tempo ha già messo 68 punti a referto, scappa via all’inizio del secondo quarto, anche grazie ad Corey Brewer da 19 punti totali 17 dei quali segnati proprio nella seconda frazione, e arriva a toccare anche il più 23 a fine terzo periodo (77-100). Nell’ultimo quarto New Jersey, che chiude con un irreale 20/35 da 3 punti, prova a riportarsi in partita con le triple di Jordan Farmar (26 punti con 6/8 da 3) ma è troppo tardi. Buone prestazione per Aaron Afflalo (19 con 4/9 da 3 punti) e Andre Miller (doppia doppia da 12 punti e 12 assist). Tra le fila dei Nets invece, bene Anthony Morrow che chiude con 23 punti. Le brutte notizie, per coach Karl, arrivano da Danilo Gallinari (22 punti con 7/11 dal campo) costretto ad uscire per una distorsione alla caviglia.
Nets (2-9):
Farmar 26, Morrow 23, Williams 16 Reb (34): Humphries  9 Ast (31): Williams 13
Nuggets
(7-4): Gallinari 22, Afflalo e Brewer 19 Reb (45): Nenè 9 Ast (37): Miller 12

Los Angeles Lakers @ Utah Jazz 90-87
Quarta vittoria consecutiva per i Lakers che ancora una volta si affidano ad un Kobe Bryant straordinario, che scollina oltre quota 40 dopo i 48 di ieri notte.  Per decidere la partita, combattutissima, 48 minuti non bastano ed è necessario un tempo supplementare. Bryant (40 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) avrebbe avuto la possibilità di chiudere la partita allo scadere dei tempi regolamentari, ma il suo jumper si è spento sul tabellone. Nell’overtime  i Jazz si affidano a Paul Millsap (29 punti e 8 rimbalzi con 14724 dal campo) che segna sei 6 punti nel supplementare, ma dall’altra parte i Lakers con il solito Kobe e con una tripla di Pau Gasol (14 punti e 11 rimbalzi) si portano in vantaggio, ma la giocata decisiva è di Andrew Bynum (12 punti, 9  rimbalzi e 5 stoppate) che a pochi secondi dalla fin (sul 88-87) stoppa Al Jefferson (doppia-doppia da 11 punti e 11 rimbalzi)a pochi centimetri dal canestro. Per i Jazz, nella pessima serata di Devin Harris (3 punti con 177 dal campo) spiccano i 18 punti di Josh Howard.
Lakers
(8-4): Bryant 40, Gasol 14, Bynum 12 Reb (54): Gasol 11 Ast (17): Fisher 7
Jazz (6-4):
Millsap 29, Howard 18, Jefferson 11 Reb (54): Jefferson 11 Ast (22): Hayward 5

Orlando Magic @ Portland Trail Blazers 107-104
Importante vittoria per i Magic che sbancano il Rose Garden. Portland, che tra le mura amiche non aveva ancora perso, dopo aver inseguito per tutta la partita ed essere stata sotto anche di 23 punti a metà del terzo quarto sull’81-58, inserisce il turbo nei minuti finali del terzo quarto e confeziona una rimonta straordinaria. Protagonista di questa fase è Jamal Crawford che, in uscita dalla panchina, mette 24 punti. La rimonta però si ferma sul più bello, i Blazers arrivati a -3 sul 96-93 a 2:35” dalla fine, subiscono 5 punti in fila dai Magic che chiudono definitivamente una partita che avevano a tratti dominato. L’attacco di Stan Van Gundy ha funzionato come un orologio svizzero, con ben 7 giocatori in doppia cifra e nessuno sopra i quota 20, il più prolifico JJ Redick che chiude con 17 punti. Decisivo il 16/27 da 3 punti di Orlando. Dall’altra parte non bastano le ottime prestazione di LaMarcus Aldridge (23 punti e 8 rimbalzi con 10/17 al tiro) e Gerald Wallace (15 punti con 6/12 al tiro).
Magic (7-3):
Redick 17, Turkoglu, Anderson e Nelson 16 Reb (51): Howard 13 Ast (25): Turkoglu 6
Blazers
(7-3): Crawford 24, Aldridge 23, Matthews 17  Reb (34): Aldridge 8 Ast (23): Felton 8

Miami Heat @ Los Angeles Clippers 89-95
Quinta vittoria in stagione per i Clippers che, dopo un overtime, piegano gli Heat, alla seconda sconfitta consecutiva. Miami, che mette solo 8 giocatori sul teerno di gioco, paga la pessima serata, di squadra, ai liberi. Gli Heat infatti chiudono con un pessimo 20/34 dalla linea della carità. In particolare pesano gli errori di Lebron James (23 punti, 13 rimbalzi e 7 assist, ma 9/17 ai liberi e 6 perse) che con un pessimo 2/4 dalla lunetta dei 16.7” finali spreca l’opportunità di chiudere la partita. In particolare il prescelto sbaglia un libero a 5.1” dalla fine che avrebbe consegnato la vittoria agli Heat. Nel supplementare, esclusa una tripla di Mario Chalmers (18 punti e 5 assist) Miami non riesce mai a segnare, mentre dall’altra parte trovano i punti decisivi con Caron Butler (20 punti con 3/4 da 3) e DeAndre Jordan (8 punti e 11 rimbalzi). Gran serata per Chris Paul che firma la sua miglior prestazione stagionale chiusa con 27 punti e 11 assist, molto bene anche Blake Griffin (20 punti e 12 rimbalzi) che vince il duello diretto con Chris Bosh (16 punti e 11 rimbalzi con un brutto 6/16 al tiro).
Heat (8-3):
James 23, Chalmers 18, Wade 17 Reb (64): James 13 Ast (18): James 7
Clippers
(5-3): Paul 27, Griffin e Butler 20  Reb (55): Griffin 12 Ast (22): Paul 11

Ecco la Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=CwdnPNaN3-s

Marco Pirri ed Edoardo Lavezzari