Rudy Gay, protagonista contro gli Hawks (Foto: sports.yahoo.com)

Memphis Grizzlies @ Atlanta Hawks 96-77
Non è una partita divertentissima l’unico match tra le due squadre in stagione, se non fosse per le schiacciate che propongono alcuni giocatori. La vincono i Grizzlies giocando di squadra (22 assist su 41 canestri) e la partita viene risolta nel terzo quarto con una grande difesa di Memphis, capace di concedere solamente 12 punti. Grande partita di Tony Allen e di OJ Mayo che, nonostante le continue voci che lo vogliono lontano da Memphis, continua a fare buone prestazioni. Nel primo quarto è Atlanta che si porta avanti sul +7 dopo 5 minuti ma le palle perse degli Hawks tengono a galla Memphis e dopo aver rubato palla Tony Allen posterizza Josh Smith, guadagnandosi anche il fallo, e portando Memphis sul +2. Nel secondo quarto Atlanta prova a resistere ai colpi avversari rimanendo punto a punto per quasi tutto il periodo ma alla seconda sirena è sotto di dieci lunghezze. Il terzo periodo è tutto marcato Grizzlies e a far da padrone sono sempre le palle perse da Atlanta che fanno si che Memphis scappi definitivamente. A decidere la partita anche il dominio a rimbalzo di Memphis (49-36).
Memphis (12W-10L): R. Gay 21, T. Allen 18, OJ Mayo 18. Reb (49): D. Cunningam 12. Ast (22): M. Conley 6.
Atlanta (16W-7L): J. Smith 11, J. Johnson 10, I. Johnson 10. Reb (36): I. Johnson 9. Ast (23): 3 giocatori con 4.

Chicago Bulls @ New York Knicks 105-102
Non basta alla squadra di Mike D’Antoni il season high di Amar’e Stoudemire con 34 punti per riuscire a vincere l’incontro, perchè i Bulls hanno un Derrick Rose da 32 punti e 13 assist e i Knicks nessuno capace di fermarlo. Nel primo quarto Chicago prova a fare la partita ma New York non glielo permette tanto facilmente, a Rose risponde sempre Stoudemire, che finisce il primo tempo con 18 punti a referto ma non impedisce ai Bulls di andare sul +11. I successivi quarti sembrano il prosieguo dei precedenti se non fosse per il buon rientro in campo di Carmelo Anthony, che bissa la buona prova del match vinto coi Pistons siglandone 26. Un alley-oop sull’asse Antonhy-Chandler porta NY sul -4 riaprendo i giochi, poi Carmelo Anthony addirittura sul -2, prima che una tripla senza ritmo di Derrick Rose li rimandi sul -5. Nell’ultimo quarto la partita sembra finita quando Chicago si porta sul +7 a 5 minuti dal termine, ma con un’ultima reazione d’orgoglio i Knicks vanno sul -1, Rose fa 2/2 dalla lunetta e Antonhy sbaglia sulla sirena la tripla del possibile overtime.
Chicago (19W-6L): D. Rose 32, K. Korver 16, C. Boozer 16. Reb (37): J. Noah 9. Ast (22): D. Rose 13.
New York (8W-14L): A. Stoudemire 34, C. Anthony 26, L. Fields 17. Reb (37): A. Stoudemire 11. Ast (20): I. Shumpert 8.

Buona prova per Tiago Splitter (Foto: sports.yahoo.com)

New Orleans Hornets @ San Antonio Spurs 81-93
Gli Spurs fanno 2/2 contro gli Hornets quest’anno grazie a 19 punti di un ritrovato Tim Duncan e a 16 di un ottimo Tiago Splitter, oltre che al solito Tony Parker; non basta a New Orleans la buona prova di Vasquez, autore di 16 punti, per vincere l’incontro. Partita sostanzialmente mai scontata e solo nell’ultimo quarto San Antonio trova l’allungo decisivo. New Orleans si trova spesso a comandare l’incontro con Marco Belinelli prima e Greivis Vasquez poi, ma gli Spurs non danno segni di cedimento. Nel quarto periodo gli Spurs scappano con un parziale di 12-2 guidato da Tony Parker, gli Hornets nonostante tutto provano a rientrare ma Tim Duncan  rimanda i loro sogni di vittoria con un jumper dalla media che chiude l’incontro.
New Orleans (4W-19L): C. Landry 17, G. Vasquez 16, M. Belinelli 11. Reb (38): G. Ayon 8. Ast (17): 2 con 5.
San Antonio (15W-9L): T. Duncan 19, T. Parker 18, T. Splitter 16. Reb (40): T. Duncan 9. Ast (16): T. Parker 7.

Portland Trail Blazers @ Sacramento Kings 92-95
Sacramento raccoglie la settima vittoria stagionale, con una buona prova di Marcus Thornton, autore di 20 punti, e sostanzialmente grazie ai liberi, 14 segnati in più degli avversari. Nei Blazers ottimo LaMarcus Aldridge, doppia doppia da 28 punti e 14 rimbalzi. La partita la provano a fare i Blazers, che fanno subito la voce grossa e con un ottimo secondo quarto si portano sul +9 alla sirena, ma nel terzo cambia la musica. Le scorrazzate offensive di Tyreke Evans riprendono Portland e fanno sì che Sacramento vada sul +2 alla terza sirena. L’ultimo periodo si apre con una tripla di John Salmons che porta i Kings sul +5, Crawford però non vuole perdere e con un paio di canestri riporta avanti i Blazers prima che una tripla fuori ritmo di Marcus Thornton li ricacci indietro. A 20 secondi dal termine Tyreke Evans segna il 95-90 ma, su un ingenuità di Thornton, Portland ha l’occasione di agguantare il supplementare ma sbaglia due triple negli ultimi 10 secondi.
Portland (13W-10L): L. Aldridge 28, J. Crawford 17, R. Felton 15. Reb (42): L. Aldridge 14. Ast (23): R. Felton 10.
Sacramento (7W-15L): M. Thornton 20, J. Salmons 19, T. Evans 18. Reb (42): J. Thompson 12. Ast (16): T. Evans 5.

Il Gallo perfetto dalla linea dei tre punti, 5/5 (Foto: sports.yahoo.com)

Denver Nuggets @ Los Angeles Clippers 112-91
Danilo Gallinari guida i Nuggets alla vittoria contro i Clippers, segnando 21 punti con 5/5 da 3. Percentuale da 3 ottima anche per il resto della squadra (57,1%) complice una scarsa difesa perimetrale di Los Angeles. Denver dominante anche a rimbalzo (41-28) e da segnalare anche la buonissima prova di Timofey Mozgov, che ha fatto registrare ottimi miglioramenti. Nel primo quarto i Clippers cercano di indirizzarla sui loro binari chiudendo sul +13 (19-32), ma nel secondo e terzo i Nuggets segnano 67 punti concedendone solo 35 e spegnendo così le speranze di vittoria dei Clippers. Per questi ultimi cinque uomini in doppia cifra, tra i quali Randy Foye, autore di 17 punti.
Denver (15W-7L): D. Gallinari 21, T. Lawson 18, A. Afflalo 15. Reb (41): T. Mozgov 7. Ast (28): A. Miller 8.
L.A. Clippers (13W-7L): B. Griffin 18, R. Foye 17, C. Paul 15. Reb (28): D. Jordan 9. Ast (21): R. Foye 4.

Utah Jazz @ Golden State Warriors 101-119
Monta Ellis ha come vittime predestinate i Jazz questa stagione e con 33 punti (60 punti in 2 gare), aggiunti ai 29 di Stephen Curry, i Warriors sbrigano la pratica Utah, non così facilmente come si potrebbe intuire dal risultato. In una partita dove le difese non fanno sicuramente da protagoniste, Jamaal Tinsley prova a essere protagonista (vista l’assenza sia di Devin Harris che di Earl Watson), rispondendo a suon di assist (uno stupendo no-look per Al Jefferson) ai canestri del duo Ellis-Curry. Nel terzo quarto c’è un ultimo sussulto Jazz a 8 minuti dalla sirena, con Josh Howard che porta i suoi sul +3, ma da quel momento smettono letteralmente di difendere e Golden State segna 31 punti in meno di 8 minuti. L’ultimo periodo non ha più nulla da dire e i Warriors raccolgono la seconda W di fila.
Utah (12W-9L): G. Hayward 21, J. Howard 19, A. Jefferson 19. Reb (43): P. Millsap 11. Ast (24): J. Tinsley 13.
Golden State (8W-12L): M. Ellis 33, S. Curry 29, D. Lee 23. Reb (47): D. Lee 14. Ast (23): S. Curry 12.

Ecco la Top 10 della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=hfIeLOY5ypE

Peppe Mura