Dwight Howard ha ricevuto un video celebrativo ad Orlando durante una pausa di gioco (Jerome Miron-USA TODAY Sports)

Dwight Howard ha ricevuto un video celebrativo ad Orlando durante una pausa di gioco (Jerome Miron-USA TODAY Sports)

Le 10 partite in programma nella notte NBA hanno offerto diversi spunti interessanti. I Brooklin Nets per la prima volta in stagione hanno un record con più vittorie che sconfitte (30-29) grazie alla convincente prova offerta contro Memphis, che resta nona ad Ovest. I Pacers si lasciano sorprendere da un sontuoso Al Jefferson e dai Bobcats, mentre Dwight Howard, che torna in quella Orlando nella quale ha vissuto le sue prime 8 stagioni NBA per la prima volta da quando è a Houston, chiude con 19 punti e 13 rimbalzi la serata dei ricordi. Chicago sbanca Detroit con una ulteriore tripla doppia di Joakim Noah e con Datome inchiodato come sempre in panchina a guardare.

I risultati della notte:

Indiana Pacers @ Charlotte Bobcats 87-109

Houston Rockets @ Orlando Magic 101-89

Utah Jazz @ Washington Wizards 91-104

Golden State Warriors @ Boston Celtics 108-88

Memphis Grizzlies @ Brooklin Nets 94-103

Chicago Bulls @ Detroit Pistons 105-94

Sacramento Kings @ Milwaukee Bucks 116-102

New York Knicks @ Minnesota Timberwolves 118-106

Dallas Mavericks @ Denver Nuggets 110-115

Atlanta Hawks @ Portland Trailblazers 102-78

Al Jefferson  (Photo by Streeter Lecka/Getty Images)

Al Jefferson (Photo by Streeter Lecka/Getty Images)

MVP. Ancora sono tutti a cercare spiegazioni sulle misteriose ragioni che hanno lasciato l’Al Jefferson di questa stagione fuori dall’All StarGame. È l’unico giocatore della Eastern Conference a viaggiare al ritmo di 20 punti e 10 rimbalzi a partita. Contro la prima della classe il centrone ex Jazz ha realizzato 34 punti, conditi da 8 rimbalzi e +30 di plusminus. Dopo 10 sconfitte in altrettante sfide contro le quattro migliori squadre della lega, finalmente i Bobcats sono riusciti a spezzare la maledizione, e gran parte del merito è di Big Al.

LVP. Restiamo alla Time Warner Cable Arena di Charlotte, perché nella serataccia generale dei Pacers, incapaci di segnare più di 8 punti nel primo quarto, la performance di Paul George, 10° realizzatore della NBA, è da sottolineare. Limitato da problemi alla schiena, ma comunque in campo quasi 35 minuti, George ha chiuso con 2 punti, 0/9 al tiro e -38 di pluminus.

Losing Effort. Un Nowitzki da 27 punti e 7 rimbalzi non è stato sufficiente ai ragazzi di coach Carlisle, troppo passivi in fase difensiva, per evitare la terza sconfitta in altrettanti scontri stagionali contro i Nuggets.

On Fire. J.Harden (HOU) 31 pts, T.Ariza (WAS) 26 pts, 9/14 dal campo, D.J.Augustin (CHI) 26 pts, J.Noah (CHI) 10 pts, 11 reb e 11 ast, G.Monroe (DET) 27 pts, I.Thomas (SAC) 25 pts, B.Knight (MIL) 25 pts, C.Anthony (NYK) 33 pts.

Up. I Rockets sono la miglior squadra dal 1 gennaio 2014 ad oggi con il record di 21-6. Harden e Howard sono attualmente terzi a pari merito con i Blazers, ma sembrano avere più benzina nel serbatoio in vista del rush finale.

Down. Davvero inconsistenti i Celtics al cospetto dei Warriors, che con il minimo sforzo hanno vinto di venti lunghezze. Rondo, l’unico in grado di fare la differenza, ha chiuso con 7 palle perse, massimo in stagione; contro le squadre della Western Conference quest’anno Boston ha vinto solo 4 partite, perdendone la bellezza di 23.

Milestones. Si interrompe a quota 127 la serie dipartite consecutive di Kyle Korver con almeno una tripla a bersaglio. Nella deludente trasferta di Portland, ben marcato da Matthews, il numero 26 degli Hawks ha tirato 0/5 dalla lunga distanza, chiudendo la partita con soli 5 punti.