Il volo di Carmelo Anthony, MVP della serata e trascinatore dei New York Knicks
Sono state soltanto due le gare giocate in questa nottata NBA, ma sul parquet erano impegnati quattro dei roster più interessanti della lega. Il primo incontro della notte è stato l’attesissimo scontro tra i New York Knicks e i San Antonio Spurs che ha visto uscire vincitori i primi, che ritornano così alla vittoria, grazie ad un ottimo ultimo periodo. Sul parquet, nell’altra partita, era impegnato anche il nostro Danilo Gallinari autore di una buona prestazione (12 punti) ma che non è bastata ai suoi Denver Nuggets per avere la meglio sui Minnesota Timberwolves, più incisivi nelle ultime fasi di gioco.
Ecco i risultati:
San Antonio Spurs @ New York Knicks 83 – 100
Minnesota Timberwolves @ Denver Nuggets 101 – 97
MVP: Carmelo Anthony (New York Knicks). 23 punti, 8 rimbalzi in 35 con 9/20 dal campo. Queste le cifre di “Melo” autore di una partita esemplare facendo la differenza soprattutto nei primi due quarti. Timbra il suo ventitreesimo punto a 9 minuti dalla sirena finale con i Knicks avanti di 19 (84-65). A questo punto Woodson decide di toglierlo inserendo Copeland. A gestire il risultato ci possono pensare gli altri.
LVP: Manu Ginobili (San Antonio Spurs). Prestazione opaca dell’argentino, 8 punti frutto di due triple e un viaggio dalla lunetta in 24 minuti di gioco con percentuali decisamente basse (2/10 dal campo). Ginobili, solitamente affidabile nei momenti difficili, stasera assiste impotente tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo al break di 10-0 che permette a New York di mettere il turbo verso la vittoria.
J.J.Barea autore di 17 punti, trascina i Timberwolves nell’ultimo quarto dopo l’uscita di Love
On Fire: J.R. Smith (Mew York Knicks) 20 punti e secondo miglior marcatore della partita contro gli Spurs, Tyson Chandler (New York Knicks) 14 rimbalzi e 10 punti, Alexey Shved e J.J. Barea (Minnesota Timberwolves) autori di 17 punti ciascuno e protagonisti assoluti della vittoria di Minnesota assieme a Kevin Love che firma una fantastica doppia doppia da 12 punti e 17 rimbalzi, ma è costretto ad uscire per un infortunio ad un dito.
Losing Effort: ai Denver Nuggets non bastano, oltre al già citato Gallinari, i 16 punti di Kosta Koufos e di Ty Lawson e i 10 assist di Andre Miller, mentre San Antonio, oltre ai soliti Tony Parker e Tim Duncan (11 punti ciascuno), vede soltanto Gary Neal raggiungere la doppia cifra (12 punti).
Ups: New York Knicks. Interrompono stanotte la striscia di sette vittorie consecutive che gli Spurs stavano accumulando, confermandosi seconda forza della Eastern Conference e al momento attuale unica squadra ad Est che può fare lo sgambetto a Miami nella corsa alle Finals. Woodson oltre ad Anthony e Chandler può contare su una panchina affidabile (le prove di Smith e Novak stanotte ne sono un esempio) e sul rientro di Stoudemire, che una volta tornato al 100% della forma potrà ritornare ad essere decisivo.
Downs: San Antonio Spurs. Battuta d’arresto pesante per i texani, non per l’interruzione della striscia positiva, ma per la brutta prestazione. San Antonio, uno dei migliori attacchi della NBA (111,7 di media punti a partita) è contenuta dai Knicks a soli 83 tirando 22/77 dal campo equivalente al 28% contro il 53% che la squadra ha di media. Un piccolo neo rispetto alla stagione ottima che gli Spurs sono destinati a fare ma che comunque fa riflettere coach Popovich.
Andrè Miller da quest’oggi è nella storia della NBA con i suoi 15.000 punti
Milestone: Andrè Miller entra nella storia della NBA. Durante la partita contro Minnesota, il giocatore dei Denver Nuggets ha raggiunto il traguardo dei 15.000 punti. Aggiungendo anche gli oltre 7.000 assist sfornati, Miller diventa l’ottavo giocatore nella storia dell’intera lega a raggiungere questi traguardi. Gli 11 punti e i 10 assist messi a referto nell’ultima partita rappresentano la doppia doppia numero 205 della carriera, un’ulteriore ciliegina da mettere sulla già abbondante torta.
La Top Five della notte:
httpv://www.youtube.com/watch?v=9F0xnxR2gZc
