Michael Carter-Williams, un esordio da favola

Michael Carter-Williams, un esordio da favola

Dopo la opening night, in NBA un day 2 con ben 14 match e di conseguenza tanti spunti di riflessione. La sorpresa della notte è arrivata da Philadelphia, dove i modesti Sixers hanno sorpreso Miami (priva di Wade) sotto gli occhi di Allen Iverson, ritiratosi ufficialmente poche ore prima. Brutto esordio anche per Brooklyn, stesa a Cleveland dai Cavs del rientrante Andrew Bynum, mentre ai Lakers, travolti da Golden State, non riesce il bis dopo il successo nel derby contro i Clippers. Bene Oklahoma e Indiana, possono gioire anche i tre italiani in campo nella notte. Tutte vincenti San Antonio (Belinelli 5 punti e 4 rimbalzi in 19’), New York (Bargnani 6 punti in 17’ e qualche fischio dall’esigente pubblico del Madison) e Detroit (con Datome all’esordio in maglia Pistons solo negli ultimi 19”), ma i nostri hanno avuto prestazioni tutt’altro che esaltanti.

 

Brooklyn Nets @ Cleveland Cavaliers 94-98

Miami Heat @ Philadelphia 76ers 110-114

Boston Celtics @ Toronto Raptors 87-93

Washington Wizrads @ Detroit Pistons 102-113

Milwaukee Bucks @ New York Knicks 83-90

Charlotte Bobcats @ Houston Rockets 83-96

Orlando Magic @ Minnesota Timberwolves 115-120 OT

Indiana Pacers @ New Orleans Pelicans 95-90

Altanta Hawks @ Dallas Mavericks 109-118

Memphis Grizzlies @ San Antonio Spurs 94-101

Oklahoma City Thunder @ Utah Jazz 101-98

Portland Trail Blazers @ Phoenix Suns 91-104

Denver Nuggets @ Sacramento Kings 88-90

Los Angeles Lakers @ Golden State Warriors 94-125

 

MVP: se le prestazioni di Kevin Durant e Klay Thompson di solito basterebbero per il titolo di migliore della notte, stavolta è giusto premiare Michael Carter-Williams, che al debutto tra i pro si permette il lusso di trascinare i Sixers all’impresa contro gli Heat andando a un soffio dalla tripla-doppia e non lontano addirittura dalla quadrupla: 22 punti, 12 assist, 9 palle recuperate e 7 rimbalzi per la guardia 11° scelta dell’ultimo draft. Appuntate il suo nome sui vostri taccuini.

 

LVP: forse un po’ ingenerosa la palma per le precarie condizioni fisiche, ma Deron Williams è stato surclassato da Kyrie Irving nella sconfitta dei suoi Nets a Cleveland. 7 punti e 9 assist non sono cifre da buttare, ma da uno che fino a qualche anno fa era uno dei migliori playmaker della Lega ci si aspetta decisamente di più.

 

On Fire: E. Turner (PHI, 26 pts), S. Hawes (PHI, 24 pts, 9 reb), L. James (MIA, 25 pts, 13 ass), T. Ariza (WAS, 28 pts, 10 reb), G. Monroe (DET, 24 pts, 16 reb), D. Howard (HOU, 17 pts, 26 reb), A. Afflalo (ORL, 28 pts, 9 reb, 5 ass), N. Vucevic (ORL, 22 pts, 16 reb), K. Love (MIN, 31 pts, 17 reb), P. George (IND, 32 pts, 6 reb, 5 ass), M. Ellis (DAL, 32 pts, 8 ass), K. Durant (OKL, 42 pts), D. Lillard (POR, 32 pts), L. Aldridge (POR, 28 pts), G. Dragic (PHO, 26 pts, 9 ass), D. Cousins (SAC, 30 pts, 14 reb), K. Thompson (GOL, 38 pts, 15/19 FG).

 

Un Dwight Howard straripante contro i Bobcats

Un Dwight Howard straripante contro i Bobcats

Losing Effort: stavolta il re si è svegliato tardi. LeBron James dopo un primo tempo sonnolento (nel quale si è beccato anche il poster di Evan Turner) ha provato a scuotere gli Heat nella seconda parte del match contro i Sixers, ma i suoi 25 punti e 13 assist non sono bastati ad avere la meglio di una squadra parsa più motivata e forse anche più fresca.

 

The Unexpected: non tanto per la prestazione, ma proprio perché nessuno se lo aspettava in campo. Andrew Bynum è tornato sul parquet dopo oltre un anno e mezzo e, pur comprensibilmente appesantito, non è affatto dispiaciuto nei suoi 7’ sul parquet: 3 punti, 3 rimbalzi, 2 assist ed una roboante stoppata a Reggie Evans con palla in tribuna. Sarà il colpaccio del mercato Cavs?

 

Ups: Oltre ai Sixers, dei quali abbiamo già detto e ridetto, sicuramente una bella iniezione di fiducia anche per Cleveland contro i quotati Nets. Oltre al solito Irving, i Cavs hanno messo in mostra uno scintillante Tristan Thompson (18 punti con 8/13 dal campo e 9 rimbalzi) e un Jarrett Jack che come vice del play All Star sembra decisamente un lusso (12 punti in 23’). Una menzione anche per la coppia Howard-Asik, che ha risposto alle perplessità di chi pensa non possano giocare insieme collezionando ben 40 rimbalzi in coppia (i 26 per Howard sono career-high) nella vittoria di Houston su Charlotte.

 

Downs: Il tonfo più roboante è sicuramente quello di Miami. L’attenuante dell’assenza di Wade non può bastare a spiegare una sconfitta contro quella che per molti è di gran lunga la peggior squadra della Lega.

 

Stat of the night: Philadelphia ha costruito il suo successo contro gli Heat nel primo quarto, partendo addirittura sul 17-0 e volando fino al 26-4.