Giornata decisamente movimentata nella NBA, scendono in campo ben 20 squadre e la tabella di marcia prevede incontri quasi ad ogni ora del giorno per il Martin Luther King Day.
Le prime “W” in ordine puramente cronologico sono quelle di Dallas, che batte a domicilio i Cavaliers, e dei Clippers, anch’essi corsari a Motor City.
Segue una sorta di “fiera dell’est”, perchè le successive tre sfide vedono darsi battaglia franchigie apparteneti esclusivamente alla Eastern Conference: Charlotte coglie un’importante vittoria casalinga sui Raptors, i Wizards non sono da meno e proteggono le mura amiche dall’assalto dei 76ers, mentre nel match più atteso di giornata Brooklyn vendica il derby perso a Dicembre e conquista, seppur temporaneamente, la supremazia nella Grande Mela: i Knicks sono battuti con 23 punti di scarto, come se non bastasse al Madison Square Garden.
Passato il giro di boa, nei successivi tre scontri spiccano le vittorie di New Orleans, che espugna Memphis e mette fine alla serie di sconfitte consecutive più lunga della propria stagione, Atlanta, che sconfigge i campioni in carica di Miami in una sfida a punteggio alto (soprattutto nel primo tempo, conclusosi 71-70), e Chicago, che la spunta al supplementare in una classica dal gusto malinconico. Come ogni programma che si rispetti, tuttavia, la chiusura è tutta in crescendo: il prologo all’epilogo di una grande serata di pallacanestro è un gustoso Houston – Portland, che vede i texani trionfare grazie ad un eccellente primo tempo.
La ciliegina sulla torta è il big match di giornata, con i Pacers che fanno visita a Golden State: niente da fare per la banda di coach Mark Jackson, troppa qualità nella squadra di Indianapolis, che si impone respingendo ogni tentativo di rimonta dei giallo-blu.
Ecco l’elenco completo delle partite:
Dallas Mavericks @ Cleveland Cavaliers 102-97
Los Angeles Clippers @ Detroit Pistons 112-103
Toronto Raptors @ Charlotte Bobcats 95-100
Philadelphia 76ers @ Washington Wizards 99-107
Brooklyn Nets @ New York Knicks 103-80
New Orleans Pelicans @ Memphis Grizzlies 98-95
Miami Heat @ Atlanta Hawks 114-121
Los Angeles Lakers @ Chicago Bulls 100-102
Portland Trail Blazers @ Houston Rockets 126-113
Indiana Pacers @ Golden State Warriors 102-94
MVP – Chandler Parsons è per distacco il migliore di giornata, in virtù di una prestazione da 31 punti, 10 rimbalzi, 7 assist con tanto di 10 nel plus/minus. Segna tanto, tirando poco (e bene!) la guardia di Houston: 12/19 dal campo, con 3/5 da oltre l’arco, e 4/4 ai liberi.
LVP – E’ un Iguodala stranamente timido quello visto in campo contro Indiana. Come sempre, quando si parla dell’ex Denver, bisogna mostrare un occhio di riguardo per l’efficacia difensiva, che difficilmente viene raccontata dalle statistiche e che rappresenta uno dei punti di forza di Iggy. Ciononostante, 7 punti con un misero 2/5 dal campo, conditi da 3 soli assist, sono davvero poco per 30′ di gioco. A Golden State serve il miglior Iguodala per poter competere con qualsiasi avversaria: questa sera non l’ha trovato.
On Fire – M. Ellis (22 punti, 8 assist); R. Stuckey (29 punti, 4 assist); J. Crawford (26 punti, 4 assist); B. Griffin (25 punti, 5 rimbalzi, 5 assist); A. Jefferson (22 punti, 19 rimbalzi, 7 assist); M. Carter-Williams (31 punti, 5 assist, 6 rimbalzi); B. Beal (22 punti, 8 assist, 9 rimbalzi); C. Anthony (26 punti, 2 assist, 12 rimbalzi); J. Johnson (25 punti, 5 assist, 6 rimbalzi); A. Davis (27 punti, 10 rimbalzi); Z. Randolph (23 punti, 20 rimbalzi); James (30 punti, 6 assist); P. Millsap (26 punti, 7 rimbalzi); N. Young (31 punti, 5 rimbalzi); DJ Augustin (27 punti, 4 assist); L. Aldridge (27 punti, 20 rimbalzi); Steph Curry (24 punti, 9 assist).
Losing Effort – Cleveland continua a faticare enormemente, senza riuscire a trovare un minimo di continuità. Nella sconfitta contro Dallas, il solito Irving prova a prendere per mano la squadra: 26 punti, 9 assist, e anche10 di plus/minus per la stella dei Cavaliers. Quando le avversarie hanno un certo calibro, però, la prestazione singola di un giocatore viene annientata dal collettivo, proprio come fatto dai Mavs.
The Unexpected – In un derby di New York pieno zeppo di stelle e nomi altisonanti, uno dei fattori principali per la vittoria di Brooklyn risponde al nome di Andray Bletche: 17 punti per lui, con un eccelso 9/12 dal campo, conditi da 12 rimbalzi, 2 palle recuperate e soprattutto un inequivocabile +17 nella casella del plus/minus.
Ups – Serata fantastica (l’ennesima) per i Pacers: la vittoria su un campo davvero ostico come quello di Golden State, giunta in concomitanza con la sconfitta di Miami ad Atlanta, porta gli uomini di Vodel ad una distanza di 4 vittorie dai campioni in carica, con una partita in meno giocata peraltro.
I Nets confermano i segnali di crescita già notati nell’ultimo mese, inanellano la quarta vittoria nelle ultime 5 partite, lo fanno costringendo i rivali Knicks alla quarta “L” consecutiva, rafforzano la loro posizione in ottica playoff continuando la rincorsa al record di 50%. Senza troppi giri di parole, il momento migliore della stagione per i bianconeri di Kidd.
Downs – Sembra che, quando sia necessario fare un salto di qualità, in Canada siano soliti ripensarci. Toronto, superata la soglia del .500, colleziona due sconfitte consecutive, contro franchigie non certo irresistibili come Lakers e Bobcats, e si ritrova impantanata nel gruppone della griglia playoff ad est, in compagnia di Washington e Chicago.