DeRozan, Calderon e Wilcox (Photo: TheStar.com)

DeRozan, Calderon e Wilcox (Photo: TheStar.com)

Boston Celtics @ Toronto Raptors 74 – 86
Match non esaltante quello andato in scena stanotte all’Air Canada Centre di Toronto, e lo si evince facilmente da basso punteggio. Ne esce vittoriosa Toronto, alla prima W contro un team della Eastern Conference dal record vincente, trascinata dalla doppia-doppia di José Calderon, 17 e 14 assist, e dai 21 di DeMar DeRozan. Boston, priva di Jermaine O’Neal, parte senza un centro puro in quintetto, con Brandon Bass a sostituire l’ex Pacer, e paga la serata poco brillante di Rajon Rondo, 5 con 2 su 10 al tiro, 7 assist e 5 perse. Inutili i 17 con 8 rimbalzi di Kevin Garnett e la buona prestazione offerta da Mickael Pietrus, 11 con 3 su 5 dall’arco, alzandosi dal pino.
Boston (14W-12L): K. Garnett 17, P. Pierce 12, M. Pietrus 11. Rim (34): K. Garnett 8. Ass (18): Rondo 7.
Toronto (9W-19L): D. DeRozan 21, J. Calderon 17, J. Johnson 14. Rim (42): A. Johnson 12. Ass (26): Calderon 14.

Los Angeles Clippers @ Philadelphia 76ers 78 – 77
Con 20.4 secondi sul cronometro ed 1 punto di vantaggio, i Clippers godevano di una rimessa in zona offensiva per provare ad allargare il margine. La scelta di Ryan Gomes risultava però infelice, portando ad una rubata di Lou Williams su cui Caron Butler commetteva fallo: 2 su 2 e Phila avanti di 1. Per l’ultima azione, coach Doug Collins spediva André Iguodala sulle tracce di Chris Paul, il quale dopo aver quasi perso palla, se la vedeva recapitare da Kenyon Martin, facendo partire un jumper dalla media con elevatissimo tasso di difficoltà: 78 a 77 e 3.2 da giocare. I Sixers non riuscivano a costruire un buon tiro negli spiccioli rimasti, incappando così nella seconda L consecutiva per la prima volta in stagione.
Los Angeles (16W-8L): C. Paul 24, B. Griffin 16, M. Williams 14. Rim (46): B. Griffin 11. Ass (14): B. Griffin, R. Foye e C. Paul 4.
Philadelphia (18W-9L): A. Iguodala e E. Brand 12, L. Williams 11. Rim (40): E. Brand 10. Ass (19): J. Holiday 8.

Miami Heat @ Washington Wizards 106 – 89
Partita mai realmente in discussione quella del Verizon Center, nonostante Washington avesse contenuto le perdite fino all’ultimo intervallo, chiuso sul -7. Miami è sempre sembrata in controllo del ritmo di gara, piazzando mirati colpi di acceleratore per non ricadere in un pericoloso punto a punto. Notevoli i tabellini di Trevor Booker e JaVale McGee, entrambi autori di una doppia-doppia: 13 e 15 per il prodotto di Clemson, 24 e 13 per Pierre; John Wall chiude con una doppia-doppia punti-assist, ma perde ancora un’enormità di palloni: 7. Per gli Heat la copertina è prevedibilmente per i Big Three, con una menzione speciale per Shane Battier, 15 e 3 su 6 dalla lunga distanza, e Udonis Haslem, 5 e 12 rimbalzi.
Miami (20W-7L): D. Wade 26, C. Bosh 24, L. James 18. Rim (46): U. Haslem 12. Ass (22): L. James 9.
Washington (5W-22L): J. McGee 24, N. Young 22, J. Wall 15. Rim (43): T. Booker 15. Ass (21): J. Wall 10.

Chicago Bulls @ Charlotte Bobcats 95 – 64
Classico testa-coda tra la prima della classe ed il fanalino della Eastern Conference, classica imbarcata dei Bobcats. Pur privi di Derrick Rose i Bulls rifilano 31 punti di scarto a Charlotte, giunta alla tredicesima sconfitta in fila, l’ennesima dal pesante passivo. Con Fast Don’t Lie messo KO da problemi alla schiena, è Joakim Noah a prendersi il palcoscenico, chiudendo con 17 e 14 rimbalzi. Nel desolante tabelloni dei Bobcats, infine, per trovare le uniche doppie cifre bisogna scorrere fino agli 11 punti di Derrick Brown e ai 10 rimbalzi di Bismack Biyombo, autore anche di 8 punti.
Chicago (23W-6L): J. Noah 17, C. Boozer 16, L. Deng 12. Rim (53): J. Noah 14. Ass (22): C.J. Watson 5.
Charlotte (3W-23L): D. Brown 11, K. Walker 9, B. Diaw, B. Biyombo e C. Higgins 8. Rim (44): B. Biyombo 10. Ass (17): B. Diaw 6.

Dwight Howard, 18 e 18 per lui (Photo: Yahoo! Sports)

Dwight Howard, 18 e 18 per lui (Photo: Yahoo! Sports)

Atlanta Hawks @ Orkando Magic 89 – 87 OT
Nei secondi conclusivi del match, con gli Hawks sopra di due e l’arancia tra le mani di Jameer Nelson, Josh Smith abbandonava Dwight Howard sotto canestro per andare a cercare la quarta stoppata della sua partita, fallendo, e lasciando comodamente depositare il tap-in del pareggio al suo grande amico Superman. Fortunatamente per lui Atlanta uscirà comunque dall’Amway Center con la W in tasca, grazie al baseline jumper di Joe Johnson ed all’1 su 2 di Marvin Williams e Zaza Pachulia. Inutili i tentativi finali dall’arco di Richardson e Nelson.
Atlanta (18W-9L): J. Smith 24, J. Johnson 14, M. Williams e J. Teague 13. Rim (43): J. Smith 19. Ass (23): J. Smith e J. Johnson 5.
Orlando (16W-11L): R. Anderson 21, D. Howard 18, J. Nelson 15. Rim (52): D. Howard 18. Ass (14): J. Nelson 5.

New Jersey Nets @ Detroit Pistons 92 – 109
Non era certo il match di cartello della serata quella tra New Jersey e Detroit, 39 sconfitte in due prima dell’incontro. La esito della partita non è mai stato in discussione, con la truppa di coach Lawrence Frank che volava sul +19 già all’intervallo lungo, delegando i restanti 24 minuti al riempimento a piacere del foglio statistiche. Ne uscirà bene Jonas Jerebko, autore di 20 punti, mentre Greg Monroe chiuderà con l’oramai consueta doppia-doppia, 18 e 11 rimbalzi. Per i Nets, che riceveranno 11 miseri punti dalla frontline titolare, 14 ciascuno per Jordan Farmar e Deron Williams, mentre sarà Johan Petro il miglior marcatore della serata, con 16 punti.
New Jersey (8W-20L): J. Petro 16, J. Farmar e D. Williams 14. Rim (31): K. Humphries 6. Ass (18): D. Williams 4.
Detroit (8W-20L): J. Jerebko 20, R. Stuckey 19, G. Monroe 18. Rim (47): G. Monroe 11. Ass (25): R. Stuckey, B. Knight e W. Russell 5.

Milwaukee Bucks @ Cleveland Cavaliers 113 – 112 OT
Senza la stellina Kyrie Irving, infortunatosi nella partita contro gli Hornets, i Cavs sfiorano il successo contro i Bucks ma Brandon Jennings con 24 pts riesce a portare la W nella capitale del Wisconsin. Per Byron Scott nel terzo quarto si presenta subito un altro problema, infatti dopo aver preso un rimbalzo Anderson Varejao si infortuna alla mano in un contatto con Drew Gooden e non farà più ritorno in campo, sempre nel terzo periodo Scott Skiles si fa espellere dopo essersi infuriato con l’arbitro per uno sfondamento non fischiato. La partita rimane quasi sempre punto a punto con Cleveland che prova ad allungare in qualche occasione, ad inizio quarto quarto va sul +8 ma Brandon Jennings ed un’affondata di Luc Mbah a Moute riportano il risultato in parità sul 93-93 a 5 minuti dal termine. Nel finale serie di errori da tutte e due le parti e a 3 secondi dal termine sul 102 pari Antawn Jamison potrebbe chiudere il match ma fa 0/2 ai liberi e manda tutti al supplementare, dove i Bucks fanno da padroni siglando la W da subito. In maglia Cavs nonostante la pecca nei liberi finali grande prestazione di Antawn Jamison da 34 punti ed 11 rimbalzi.
Milwaukee Bucks (12-14): B. Jennings 24, D. Gooden 19, S. Livingston 13. Reb (51): C. Delfino 7. Ast (26): B. Jennings 8.
Cleveland Cavaliers (10-15): A. Jamison 34, A. Gee 18, D. Gibson 17. Reb (48) A. Jamison 11. Ast (33): R. Sessions 16.

Los Angeles Lakers @ New York Knicks 85 – 92
Doveva essere “Black Mamba vs Yellow Mamba” e così è stato, con Jeremy Lin che fa strizzare gli occhi al pubblico un’altra volta, i 38 pts valgono infatti la quarta W di fila senza Carmelo Anthony ed Amar’e Stoudemire. Kobe Bryant veniva da 40 o più punti nelle ultime quattro apparizioni al Madison Square Garden questa volta si è dovuto fermare a 34 con sconfitta annessa. La partita è da subito un Lin vs Kobe con il primo che porta New York sul +8 alla seconda sirena, nel terzo invece è Kobe a fare da padrone con alcuni canestri pazzeschi in fade-away che riavvicino i Lakers al -7. Nel quarto periodo però Lin mette su un piccolo one-man-show, prima porta i suoi sul +13 con un canestro da due in transizione ed una tripla su assist di Tyson Chandler e successivamente a 40 secondi dal termine subisce uno sfondamento che chiude definitivamente la partita.
Los Angeles Lakers (15W-12L): K. Bryant 34, P. Gasol 16, M. Barnes 11. Reb (48): A. Bynum 13. Ast (13): S. Blake 3.
New York Knicks (12W-15L): J. Lin 38, I. Shumpert 12, J. Jeffries 11. Reb (41): T. Chandler 11. Ast (16): J. Lin 7. 

Indiana Pacers @ Memphis Grizzlies 92 – 98
Terza sconfitta nelle ultime quattro gare per Indiana che senza delle buone prestazioni da parte di Roy Hibbert e Paul George riesce solo a lottare fino all’ultimo senza riuscire a spuntarla contro Memphis che grazie ai 21 pts di Rudy Gay vince e continua a sperare un posto nei Playoff nell’agguerrito Ovest. Prima dell’inizio della partita Marc Gasol viene festeggiato per la chiamata all’All Star Game, la prima per lui. La gara si presenta combattuta sin dall’inizio con i Grizzlies che comunque sembrano avere una marcia in più, una tripla di OJ Mayo ed un canestro di Marc Gasol a cui rispondono alcuni canestri di David West chiudono il secondo quarto in parità (47-47). Il terzo quarto è l’antifona dei primi due con le squadre a darsi battaglia ma è Memphis che prova più volte a mettere la marcia alta, a 7 minuti dall’ultima sirena una schiacciata con fallo subito di Rudy Gay porta Memphis sul +9, questo sembra l’allungo decisivo ma mai sottovalutare l’orgoglio dei Pacers quest’anno infatti David West riporta Indiana sull’86 pari. Nel finale Roy Hibbert lascia scoperto il pitturato e Tony Allen appogia al vetro la palla del +4 e della vittoria.
Indiana Pacers (17W-9L): D. West 22, D. Granger 19, D. Jones 10. Reb (48): D. West 13. Ast (14): D. Collison 5.
Memphis Grizzlies (14W-13L): R. Gay 21, M. Speights 19, 2 giocatori con 15. Reb (37): M. Speights 9. Ast (19): M. Conley 6.

Aldridge vs. Ayon (Photo: Yahoo! Sports)

Aldridge vs. Ayon (Photo: Yahoo! Sports)

Portland Trail Blazers @ New Orleans Hornets 94 – 86
Questa stagione sembra un calvario per gli Hornets che sembrano non riuscire a vincere e aspettano il rientro di Eric Gordon per provare a farlo, Portland al contrario prova a raggiungere i playoff e grazie a Jamal Crawford, firmato lo scorso dicembre, la spuntano a New Orleans. Inizialmente la partita sembra indirizzata nei binari giusti per New Orleans che vanno sul +9 con un Trevor Ariza protagonista ma LaMarcus Aldridge prima e Jamal Crawford con una tripla poi riavvicinano i Blazers che chiudono il secondo quarto sul -4. Dal terzo quarto in poi è Jamal Crawford che decide di vincere il match e con un parziale di 9-2 porta Portland a +6. Nonostante ciò New Orleans riesce a rientrare ma LaMarcus Aldridge chiude il match.
Portland TrailBlazers (15W-12L): J. Crawford 31, R. Felton 18, 2 giocatori con 14. Reb (33): 2 giocatori con 7. Ast (24): R. Felton 6.
New Orleans Hornets (4W-23L): T. Ariza 23, E. Okafor 13, 2 giocatori con 12. Reb (37): T. Ariza 9. Ast (20): G. Vasquez 7.

Dallas Mavericks @ Minnesota Timberwolves 104 – 97
Nonostante il ritorno in campo di Kevin Love dopo la sospensione Minnesonta perde, per la prima volta con Nikola Pekovic in campo almeno 25 minuti, grazie ad un Dirk Nowitzki in versione Finals 2011 che consegna ai Mavs la sedicesima W stagionale con 33 punti e un 4/7 nel tiro pesante. Già dai primi minuti si intuisce come la partita potrebbe finire, a fine primo quarto Dallas è già sul +13 e a fine primo tempo il risultato si assottiglia di un niente ma come dimostrato spesso questa stagione Minnesota non molla mai e si riporta sotto, 73-78 a fine terzo quarto con un tap-in di Derrick Williams, nell’ultimo periodo Dirk Nowitzki decide che è arrivato il momento di chiudere l’incontro e su assist di Jason Kidd spara la tripla del nuovo +13 in faccia a Kevin Love chiudendo il discorso vittoria.
Dallas Mavericks (16W-11L): D. Nowitzki 33, J. Terry 16, V. Carter 12. Reb (38): S. Marion 8. Ast (25): J. Kidd 10.
Minnesota Timberwolves (13W-14L): K. Love 32, M. Beasley 20, N. Pekovic 12. Reb (47): K. Love 12. Ast (20): R. Rubio 8.

Oklahoma City Thunder @ Utah Jazz 101 – 87
Nel giorno in cui Kevin Durant segna meno di 20 punti Oklahoma City trova in Serge Ibaka e Kendrick Perkins (oltre ai soliti Russel Westbrook e James Harden) due preziose risorse per riuscire a battere un’ostica Utah. Primo quarto ad altissimo punteggio che vede i Jazz spuntarla di tre lunghezze (30-27), nel secondo quarto con un jumper Russel Westbrook firma il primo vantaggio Thunder che da qui in poi guiderà quasi tutto il match. Nel terzo periodo Gordon Hayward con una tripla riporta avanti Utah (+2) ma Russel Westbrook con un altro jumper, un assist per l’alley oop di Ibaka ed una rubata (finirà la partita con 5 palle rubate) con successiva schiacciata chiudono la partita.
Oklahoma City Thunder (21W-6L): R. Westbrook 28, K. Durant 19, S. Ibaka 16. Reb (46): S. Ibaka 11. Ast (12): R. Westbrook 3.
Utah Jazz (13W-12L): A. Jefferson 20, R. Bell 13, G. Hayward 13. Reb (32): P. Millsap 9. Ast (27): D. Harris 7.

 

Ecco la Top Ten della giornata:
 
httpv://www.youtube.com/watch?v=tI__cxtB8js
 
Peppe Mura e Marco Vettoretti