Memphis Grizzlies @ Los Angeles Clippers 85 – 101
Dopo una striscia in cui erano stati capaci di collezionare tre sconfitte consecutive, nel corso della quale numerose illazioni sul futuro di coach Vinnie Del Negro erano state sollevate, i Los Angeles Clippers tornano al successo allo Staples, prevalendo agevolmente sui Grizzlies. Il +16 dei primi dodici minuti, 33 a 17, ha consentito a Chris Paul e soci di andare con il pilota automatico per il resto della contesa, senza veder mai il vantaggio scendere sotto i dieci punti. Puntuali le doppie-doppie dell’ex Hornet, 19 e 13 assist, e di Blake Griffin, 20 e 10 rimbalzi. Molto bene anche Nick Young dalla panchina: 16 in 26 minuti. Per i Grizzlies, che devono fare i conti con l’opaca serata di Marc Gasol, 3 su 12 dal campo per 6 punti e 8 assist, c’è la seconda presenza stagionale del fu Agent Zero, Gilbert Arenas, ancora lontanissimo dalla forma migliore: per lui 2 punti in 18 minuti di impiego.
Memphis (25W-21L): Z. Randolph 14, O.J. Mayo 13, T. Allen e R. Gay 11. Reb (37): M. Gasol e Z. Randolph 8. Ast (26): M. Conley 9.
Los Angeles (27W-21L): B. Griffin 20, C. Paul 19, R. Foye 18. Reb (36): B. Griffin 10. Ast (24): C. Paul 13.

 

Atlanta Hawks @ Washington Wizards 95 – 92
Costretti ad inseguire per gran parte dell’incontro, e trovatisi sotto di dieci lunghezze all’ultimo intervallo, 68 a 78, gli Hawks sono riusciti a rimettere in piedi una partita con un ultimo quarto da manuale, culminato con la tripla del definitivo sorpasso a 46.8 secondi dal termine. Firmatario del canestro decisivo, il solito Joe Johnson, in chiaro scuro sino a quel momento, ma capace di infilare con freddezza anche i due liberi del 95 a 92 finale, quando sul cronometro erano rimasti poco più di 10 secondi. Washington vede spegnersi sul ferro la tripla del pareggio scoccata da John Wall sulla sirena, e deve quindi archiviare la diciottesima L interna della sua stagione. Parzialmente consolatoria la brillante prestazione dell’ultimo arrivato, Nene, capace di mettere assieme 21 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate; mentre l’ex di turno Jordan Crawford chiude a 20 sparando a salve dall’arco: 1 su 6. Per gli Hawks solita prestazione all-around di Josh Smith: 20 punti, 9 rimbalzi, 3 rubate e 2 stoppate.
Atlanta (29W-20L): J. Smith 20, J. Johnson 16, Z. Pachulia e M. Williams 13. Reb (41): J. Smith 9. Ast (22): J. Teague 9.
Washington (11W-36L): Nene 21, J. Crawford 20, E. Ubiles 10. Reb (39): T. Booker 14. Ast (13): T. Booker e J. Wall 3.

 

Charlotte Bobcats @ New Jersey Nets 89 – 102
Non si poteva certo definire un incontro di cartello quello del Prudential Center di Newark, dove ad affrontarsi erano due delle tre peggiori franchigie della Eastern Conference. Decisivo ai fini del risultato, il parziale di 10 a 0 con cui le Retine hanno chiuso il terzo periodo, archiviando la pratica con dodici minuti di anticipo. I Nets chiudono 4 a 0 la serie stagionale contro i Bobcats, registrando uno sweep da quattro partite per la prima volta dalla stagione 2008/2009. Tre le doppie-doppie messe a referto dai padroni di casa: quelle prevedibili di Deron Williams e Kris Humphries, 19 e 14 assist il primo, 20 e 16 rimbalzi il secondo, e quella un po’ a sorpresa di Shelden Williams, 10 e 11 rimbalzi per l’ex Duke. I Bobcats saldamente ancorati ai fondali della lega, trovano un solido contributo dal panchinaro Byron Mullens, 17 e 10, mentre vengono traditi da Gerald Henderson: 7 punti, 5 rimbalzi e 3 turnovers in 30 minuti di utilizzo.
Charlotte (7W-39L): B. Mullens 17, C. Maggette 13, K. Walker e R. Williams 10. Reb (41): B. Mullens 10. Ast (21): D.J. Augustin 8.
New Jersey (16W-34L): K. Humphries 20, D. Williams 19, G. Wallace 15. Reb (46): K. Humphries 16. Ast (24): D. Williams 14.

 

Detroit Pistons @ New York Knicks 79 – 101
Torna subito a sorridere coach Mike Woodson, reduce dal primo stop come capo allenatore dei Knicks, la sera precedente, a Toronto. Lo fa annichilendo i Pistons di coach Lawrence Frank, e prendendo il largo già nella prima metà di gara, limitandosi a gestire le deboli rimostranze sollevate da Ben Gordon e soci. Per il nazionale inglese, unico Piston con Greg Monroe a chiudere in doppia cifra, un foglio da 20 punti e 4 su 8 dall’arco, mentre il 2 su 10 dal campo di Tayshaun Prince è sintomatico del .368 con cui Detroit chiude la partite. I Knicks tengono le loro stelle al di sotto dei 30 minuti d’impiego, ricevendo 39 utilissimi punti dalla second unit di J.R. Smith, 14 punti e 7 rimbalzi; ancora in chiaroscuro Jeremy Lin: 13 punti, 3 rimbalzi, 3 assist e 7 palle perse.
Detroit (16W-32L): B. Gordon 20, G. Monroe 12, B. Knight 9. Reb (30): B. Wallace 9. Ast (13): W. Russell 4.
New York (24W-25L): A. Stoudemire 17, C. Anthony e T. Chandler 15. Reb (54): T. Chandler 17. Ast (20): L. Fields 4.

 

Toronto Raptors @ Chicago Bulls 101 – 102 (OVERTIME)
Sono i Tori dell’Illinois i primi a tagliare il platonico traguardo delle 40 W stagionali. Lo fanno prevalendo sui Raptors, e dopo un tempo supplementare in cui Luol Deng sigla, ad una frazione di secondo dalla sirena, il tap-in della vittoria. C.J. Watson, il cui 1 su 2 dalla lunetta aveva regalato il pareggio ai Bulls nel corso dell’ultimo minuto dei tempi regolamentari, rimpiazza egregiamente Derrick Rose, alla sesta assenza consecutiva, chiudendo con 23 punti. Nel corso dei convulsi, ultimi 30″, Toronto mette per due volte la palla nelle mani di Andrea Bargnani, che trova per due volte il ferro. Il romano chiuderà con 17 e 7 rimbalzi, ma anche con un eloquente 4 su 18 al tiro.
Toronto (16W-33L): J. Calderon e J. Johnson 20, A. Bargnani 17. Reb (58): G. Forbes 13. Ast (19): J. Calderon 10.
Chicago (40W-10L): C. Boozer 24, L. Deng e C.J. Watson 23. Reb (44): C. Boozer e L. Deng 10. Ast (23): J. Lucas 6.

 

San Antonio Spurs @ New Orleans Hornets: 89-86
Settima vittoria nelle ultime dieci partite per i San Antonio Spurs. La sfida per i texani risulta però molto più ostica di quanto non si potesse pensare dando un’occhiata al record delle due squadre. Gli Hornets infatti hanno tenuto testa ai più quotati avversari per tutti i 48 minuti di gara e solo nel finale hanno dovuto cedere l’onore delle armi. Nei primi due quarti uno scatenato Jack (17 p.ti) tiene a galla New Orleans, mentre dall’altra parte si segnalano i 16 p.ti di Blair (47-48 a metà gara). Nel terzo quarto sono gli Hornets che, seppur timidamente, tengono la testa della gara nel punteggio trascinati dalla coppia Jack-Vasquez. Nell’ultima frazione si segna poco, San Antonio alza il numero di giri della difesa e guadagna 5 punti di vantaggio grazie ai canestri di Duncan e Leonard. I padroni di casa rispondono con due canestri consecutivi di Marco Belinelli. Si arriva cosi all’ultimo minuto, con Green che realizza il tiro dalla media distanza che vale il +3 San Antonio. Due palle perse di Jack e Parker preservano intatto il punteggio, con il play di New Orleans che fallisce il lay-up del possibile -1 a 4 secondi dalla fine. La palla rimane tuttavia in mano ai padroni di casa che affidano l’ultimo tiro a Marco Belinelli. Il fade-away da tre punti dell’italiano però non vede neanche il ferro
San Antonio (32W-14L): D.Blair 23, S.Jackson 14, T.Duncan 13. Reb(42): 4 con 7. Ast(17): T.Parker 10
New Orleans (12W-36L):J.Jack 27, C.Landry 15, M.Belinelli e G.Vasquez 10. Reb(45): G.Ayon 13. Ast(21): G.Vasquez 6

 

Dallas Mavericks @ Houston Rockets: 101-99 (OVERTIME)
Sfida di alto rango della Western Conference tra una squadra, Dallas, che attualmente occupa la quinta posizione nella griglia playoffs e un’altra, Houston, che invece nei playoffs sogna di entrarci. Ne esce uno scontro interessante, equilibrato e deciso solo al rush finale in overtime. L’avvio dei Rockets è ottimo, con il trio Scola-Dalembert-Dragic già a quota 18 punti dopo 8 minuti (20-12). I canestri della coppia Terry-Nowitzki tuttavia ricuciono immediatamente lo strappo prima della sirena di fine primo quarto (30-26). Nei due quarti centrali le squadre si marcano da vicino e non si segnalano vantaggi da una parte o dall’altra superiori ai 4 punti. Un 7-0 di parziale Dallas a 19 secondi dal termine porta gli ospiti a +4, ma dall’altra parte Camby lascia vive le speranze dei Rockets segnando un canestro dal campo. Un tiro libero a segno di Nowitzki regala un possesso pieno di vantaggio ai Mavs, ma a 3 secondi dal termine la tripla di Parsons porta la gara all’overtime. Nel supplementare ancora grande equilibrio, con le due squadre appaiate a quota 97 con 1 minuto e mezzo da giocare. Qui però di Rockets sprecano due possessi con una palla persa e una stoppata subita, mentre dall’altra parte gli ospiti volano a +4 con un canestro dal campo di Terry e un 2/2 dalla lunetta di Nowitzki (101-97 a 18 secondi dal termine). La partita sembra finita ma un canestro di Dragic e una violazione di 8 secondi di Dallas regala ai padroni di casa l’ultimo possesso. Houston decide di provare a vincere andando per un tiro da tre, ma il tentativo di Budinger dall’angolo si spegne sul primo ferro
Dallas (28W-22L): D.Nowitzki 31, J.Terry 24, B.Wright 14. Reb(38): S.Marion 15. Ast(17): J.Kidd 4
Houston (26W-23L):G.Dragic 24, L.Scola 19, S.Dalembert 16. Reb(52): C.Parsons e M.Camby 11. Ast(20): G.Dragic 8

Indiana Pacers @ Milwaukee Bucks: 125-104
Partita senza storia quella che si è disputata al Bradley Center tra Pacers e Bucks. I padroni di casa restano in partita nei primi due quarti, per poi farsi surclassare nel secondo tempo dai canestri di Hill e Hibbert. In avvio di partita Indiana fatica ad accumulare vantaggio, con i Bucks che restano incollati al -1 per diversi minuti grazie a 16 punti della coppia Ellis-Gooden (29-26). Nel secondo quarto sono i canestri pesanti di Dunleavy (2) e Jennings (1) a tenere a galla Milwaukee, mentre i Pacers hanno un David West già in doppia cifra all’intervallo lungo (13 p.ti, 48-57). Al ritorno in campo, nononstante due triple consecutive di Delfino, i Bucks soccombono ai canestri di Granger e Hill, arrivando fino a -19. La partita è quindi nel ghiaccio e gli ultimi 12 minuti servono solo ad aggiustare le statistiche e a fissare il punteggio sul 125-104 finale
Indiana (28W-19L): G.Hill 24, R.Hibbert 16, D.Granger e D.West 15. Reb(49): R.Hibbert 9. Ast(19): G.Hill 5
Milwaukee (22W-26L): E.Ilyasova 22, C.Delfino 13, B.Jennings 12. Reb(37): E.Ilyasova 8. Ast(30): M.Ellis 6

Sacramento Kings @ Golden State Warriors: 108-111
Sfida tra due delle tre squadre che occupano le ultime posizioni delle Western Conference. Parte subito forte Golden State che si porta a +10 dopo 4 minuti di gioco guidata da 8 punti di Thompson. Sacramento risponde immediatamente con un 8-0 di parziale che riequilibria la gara. Nel secondo quarto gli ospiti si portano ancora una volta in doppia cifra di vantaggio trascinati dalla coppia Thompson-Robinson e all’intervallo è +11 Warriors (51-62). Un grande avvio dei padroni di casa nel terzo quarto accorcia ulteriormente in divario tra le squadre, che si marcheranno da vicino nel punteggio fino alle battute finali. Nell’ultimo giro d’orologio dell’incontro i Kings si portano a -1 con 42 secondi da giocare grazie ad un canestro nel traffico di Thompson e guadagnano anche l’ultimo possesso grazie ad una grande difesa su David Lee. Ma a 4 secondi dalla fine il rookie da Washington Isaiah Thomas perde clamorosamente la palla dal palleggio, consegnando cosi la vittoria in mano ai Warriors.
Sacramento (17W-31L): D.Cousins 28, J.Salmons 17, M.Thornton 16. Reb(47): D.Cousins 18. Ast(23): D.Cousins e I.Thomas 5
Golden State (20W-26L): K.Thompson 31, D.Lee 22, N.Robinson 10. Reb(39): D.Lee 14. Ast(30): D.Lee 9

Ecco la Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=tAfDykDwbKM