Philadelphia 76ers @ Toronto Raptors 93-75
Bella prova dei Sixers, che hanno messo sul parquet le maggiori motivazioni di una squadra in lotta per un piazzamento per i playoffs, ed hanno ottenuto la seconda vittoria di fila, contro i dismessi ed incerottati Raptors. Bargnani, infatti, è ancora ai box per il solito polpaccio, e nel corso della serata si sono aggiunti i guai fisici di Kleiza e Calderon. Nel quarto periodo Iguodala e compagni, che hanno messo a segno quasi il triplo dei punti in pitturato (58-20), prendono definitivamente il largo, con un parziale di 5-16 che porta al massimo vantaggio (+23). I Raptors hanno tirato dal campo con la misera percentuale di 36.3%, i due Johnson hanno dato il loro contributo per realizzare questa non invidiabile statistica mettendo insieme un pessimo 3/19. Ne consegue che i soli 75 punti messi a referto equivalgano al nuovo minimo stagionale.
Sixers (31W-27L): T.Young 17, N.Vucevic 12, E.Brand 11. Reb (49): E.Brand 8. Ast (27): J.Holiday 7
Raptors (20W-39L): E.Davis 13, A.Anderson 13, D.DeRozan 11. Reb (46): E.Davis 13. Ast (18): E.Davis 5

Indiana Pacers @ Cleveland Cavaliers 104-98 OT
Stesso discorso di obiettivi e motivazioni può farsi riguardo la sfida della Quicken Loans Arena, tra i Pacers, che per la prima volta dopo otto anni chiuderanno la Regular Season con un record in trasferta positivo, e i Cavs, privi di Irving, Varejao e Gibson. I Pacers tengono il muso avanti per gran parte della serata, senza però riuscire a piazzare la fuga. Nel quarto periodo, allora, il pubblico entra in partita, e gli orgogliosi Cavs cominciano a crederci. La partita diventa punto a punto. Hill trova due canestri consecutivi in penetrazione, e Hibbert inchioda il +4 ospite che sembra chiudere i giochi. Dall’altra parte, però, Thompson raccoglie un air ball di Hudson e riesce a segnare con il fallo ingenuo di George (92-93). Hill dalla lunetta fa 1/2 e proprio Hudson pesca il jolly sulla testa di West, che trascina tutti all’overtime. I ragazzi di coach Scott, però, più stanchi degli avversari, impiegano oltre tre minuti per trovare i primi punti del supplementare, mentre le iniziative personali di Granger e West finiscono per fare la differenza.
Pacers (36W-22L): D.Granger 23, D.West 19, G.Hill 17. Reb (55): R.Hibbert 11. Ast (20): G.Hill 5
Cavs (19W-37L): A.Jamison 21, L.Hudson 19, S.Samuels 13. Reb (46): A.Jamison e T.Thompson 8. Ast (26): D.Sloan 6

Atlanta Hawks @ Boston Celtics 86-88 overtime

Altro duello equilibratissimo è stato quello tra Hawks e Celtics: le due squadre, dopo questa sofferta vittoria dei verdi si affacciano alle ultime due settimane di stagione con lo stesso record: 34 vittorie e 24 sconfitte. Atlanta esce non senza rimpianti dal Garden, visto che è stata avanti anche di 9 lunghezze (51-60) nel corso del terzo quarto, quando Smith sembrava una forza della natura. La rimonta Celtics porta la firma di un sontuoso Rajon Rondo, in tripla doppia, e giunto alla diciannovesima gara consecutiva nella quale raggiunge la doppia cifra per quanto concerne i punti. Un arresto e tiro di eccelsa fattura di Johnson fissa il punteggio sull’84-84, perché i successivi tentativi di Garnett da un lato e dello stesso Johnson dall’altro si stampano sul ferro. Nel supplementare le polveri si bagnano per entrambe le squadre. Verranno segnati soltanto sei punti nei cinque minuti supplementari, 4-2 il parziale in favore dei Celtics, che tremano sull’ultimo tiro dal perimetro di Smith, ma centrano la quarta vittoria consecutiva.
Hawks (34W-24L): J.Teague 21, J.Smith 20, J.Johnson 14. Reb (46): J.Smith 11. Ast (20): J.Teague 6
Celtics (34W-24L): K.Garnett 22, B.Bass 21, P.Pierce 14. Reb (64): K.Garnett 12. Ast (28): R.Rondo 20

New York Knicks @ Milwaukee Bucks 111-107
Un Carmelo Anthony che sembra essere tornato agli standard cui ci aveva abituato, e una tripla cruciale di J.R.Smith in zona cesarini regalano ai Knicks una W chiave per continuare ad inseguire l’ottavo posto ad Est. I Knicks hanno sfruttato al meglio l’avvio senza intensità della difesa dei Bucks: il primo quarto si chiude 27-36 con una serie infinita di comodi layup e schiacciate da parte degli ospiti che hanno tirato 17/22 dal campo. Il talento offensivo di Ellis e Jennings, però, tiene a galla i Bucks, e l’inserimento di Sanders da parte di coach Skiles porta i frutti sperati nella metà campo difensiva. Il finale è davvero emozionante e di giocatori di lusso in campo ce ne sono diversi. Ellis piazza la tripla da distanza siderale del 105-103; J.R.Smith quella del controsorpasso con un minuto rimasto sul cronometro. La replica dei Bucks è affidata a Jennings che forza un altro tiro da tre, ma va lungo. Dalla lunetta Novak e Schumpert mettono in cassaforte il successo.
Knicks (30W-28L): C.Anthony 32, T.Chandler 19, I.Schumpert 16. Reb (49): T.Chandler 11. Ast (22): L.Fields 6
Bucks (28W-30L): M.Ellis 35, B.Jennings 22, M.Dunleavy 19. Reb (46): L.Mbah a Moute 8. Ast (25): M.Ellis 10

Phoenix Suns @ Memphis Grizzlies 93-104
I Grizzlies non si lasciano spaventare dal grande momento di forma dei Suns, che si affacciava a questa sfida avendo vinto cinque delle precedenti sei, risalendo sino al nono posto della Western Conference, e si sono imposti 104-93, grazie ad una prova maiuscola di Rudy Gay, MVP di serata con 32 punti e 7 rimbalzi. Era oltre un anno che un giocatore dei Grizzlies non riusciva a segnare più di 30 punti in una singola partita: l’ultimo a riuscirci prima di Gay è stato Randolph nel marzo 2011. Memphis comincia l’ultimo periodo con un vantaggio apparentemente rassicurante (80-72). La seconda unit di coach Gentry (formata da Telfair, Reed, Morris, Childress e Lopez), riesce a ricucire il gap e a portarsi in vantaggio sull’ 81-83. Nel momento in cui Gentry rispedisce sul parquet i titolari, i padroni di casa piazzano l’allungo decisivo, con sei punti consecutivi, e sempre almeno due possessi di vantaggio.
Suns (30W-28L): M.Gortat 19, S.Brown 18, M.Morris 17. Reb (40): M.Morris 6. Ast (24): S.Nash 10
Grizzlies (34W-23L): R.Gay 32, Z.Randolph 17, M.Conley 12. Reb (50): Z.Randolph 9. Ast (21): M.Conley 7

Sacramento Kings @ New Orleans Hornets 96-105
Partita con pochi spunti e pochi stimoli quella vinta dagli Hornets sui Kings. Balza subito agli occhi, però, la grande prova di Marco Belinelli, autore di 21 punti con 3/6 dal perimetro e 8/9 ai liberi. I Kings hanno avuto diverse occasioni per rientrare in partita definitivamente: sotto 96-92 con quattro minuti da giocare, Thornton ed Evans hanno avuto due occasioni a testa per riportare la squadra ad un solo possesso dagli avversari, ma hanno peccato di imprecisione. Da segnalare che il centro dei Kings Cousins è stato lasciato in panchina per tutto il quarto periodo da coach Smart, mentre dall’altra parte l’ex Campione NBA con i Lakers, Ariza, non ha disputato neppure un minuto per scelta tecnica.
Kings (19W-40L): M.Thornton 25, T.Evans 19, J.Thompson 18. Reb (42): J.Thompson 7. Ast (24): T.Evans 8
Hornets (16W-42L): J.Smith 22, M.Belinelli 21, G.Vazquez 15. Reb (52): C.Kaman 10. Ast (23): G.Vazquez 5

Utah Jazz @ Houston Rockets 103-91
Utah rimane in corsa per l’ottavo posto ai playoff dopo aver battuto Houston  che ha interrotto una striscia di 4 W consecutive. I Jazz provano a far loro la gara già dal secondo quarto dove volano infatti sul +12, 38-26. Houston riesce però a rifarsi sotto con Goran Dragic e risale fino al -3, prima che Gordon Hayward  li ricacci fino al -10. Il terzo periodo inizia con un passaggio dietro la schiena di Goran Dragic in contropiede per Courtney Lee, poi però arriva l’allungo dei Jazz che, con i canestri di Al Jefferson e le triple di Gordon Hayward arriva fino al + 18 (78-60). A inizio quarto quarto Houston prova rientrare con un parziale di 13-5 che vale il -5 ma Utah riesce a scampare il pericolo e conquistare un’importante W in ottica Playoff.
Utah Jazz (31-28): G. Hayward 29, P. Millsap 21, A. Jefferson 15. Reb (42): D. Favors 11. Ast (23): G. Hayward 6.
Houston Rockets (32-26): G. Dragic 19, K. Lowry 15, C. Parson 13. Reb (46): M. Camby 13. Ast (21): G. Dragic 7.

Los Angeles Clippers @ Oklahoma City Thunder 100-98
Un canestro a 8 secondi dalla fine di Chris Paul fa si che I Clippers battano I Thunder e li costringono alla terza sconfitta nelle ultime 5 gare. Il primo quarto è tutto di marca OKC grazie ai canestri di Kevin Durant e Serge Ibaka ma nonostante tutto le squadre rimangono a contatto (24-21). A inizio del secondo un tripla di Derek Fisher vale il +10 Thunder che rimarrà tale per quasi tutto il quarto, il terzo invece è caratterizzato da una spettacolare schiacciata di (neanche a dirlo) Blake Griffin che riceve palla da Chris Paul e posterizza Ibaka. Nell’ultimo periodo i Clippers si fanno subito sotto e con alcuni break si portano sul +5 a un minuto dalla fine, da qui una schiacciata di Serge Ibaka e una tripla mostruosa di Kevin Durant riportano i Thunder sul pari prima che, Chris Paul spenga le speranze di KD e soci.
Los Angeles Clippers (35-23): C. Paul 31, B. Griffin 16, K. Martin 12. Reb (37): B. Griffin 12. Ast (22): C. Paul 4.
Oklahoma City Thunder (42-16): K. Durant 22, R. Westbrook 20, J. Harden 17. Reb (39): K. Durant 9. Ast (21):  R. Westbrook 7.

Los Angeles Lakers @ San Antonio Spurs 98-84
Senza Kobe Bryant i Lakers riescono a spuntarla contro San Antonio grazie ad una grande prova di Andew Bynum (16+30!!!) e di Metta World Peace (26 con 5/8 da 3). La partita rimane punto a punto praticamente solo nel primo quarto, la tripla di Matt Barnes a quattro minuti dalla seconda sirena vale il +13 LA (44-31). Da qua in poi la partita è praticamente chiusa con i losangelini che scappano sul +20 e San Antonio che non riesce più a riavvicinarsi. Per gli Spurs solo due uomini in doppia cifra, Tim Duncan (14) e Danny Green (22).
Los Angeles Lakers (37-22): M. World Peace 26, P. Gasol 21, A. Bynum 16. Reb (60): A. Bynu, 30. Ast (23): R. Session 5.
San Antonio Spurs (40-16): D. Green 22, T. Duncan 14, M. Ginobili 9. Reb (33): K. Leonard 5. Ast (26): T. Parker 8.

Minnesonta TimberWolves @ Denver Nuggets 107-113
Senza Kevin Love, già dopo i primi otto minuti (colpito da una gomitata alla tempia da JaVale McGee), Minnesota perde la settima gara di fila aiutando così Denver, a consolidare un eventuale settimo posto ad Ovest. La partita si chiude quasi subito, Ty Lawson smazza diversi assist per le schiacciate di JaVale McGee e Kenneth Faried che servono a rendere il match almeno spettacolare se non combattuto. La tripla di Al Harrington chiude il secondo quarto sul +21 (47-68). A 5 minuti dalla terza sirena Denver conduce 83-63, in questi minuti i T’Wolves piazzano un parziale di 17-6 che riapre la gara. All’ultimo giro di boa una bomba di Anthony Tolliver porta le squadre in parità ma a questa risponde Danilo Gallinari mettendone una senza ritmo in faccia al difensore. Martell Webster riporta tutto di nuovo in partità con due minuti da giocare, Denver torna avanti ma Minnesota non trova la forza per il sorpasso.
Minnesota TimberWolves (25-34): A. Randolph 28, D. Williams 27, 3 giocatori con 12. Reb (36): D. Williams 8. Ast (27): JJ Barea 15.
Denver Nuggets (32-26):  T. Lawson 24, A. Afflalo 21, D. Gallinari 18. Reb (34): K. Faried 12. Ast (28): T. Lawson 8.

Golden State Warriors @ Portland Trail Blazers 110-118
Portland la spunta nel match tra due squadra che non hanno più nulla da chiedere alla stagione. Inizialmente la partita è bruttina illuminata soltanto da qualche lampo di Jamal Crawford e David Lee poi, una tripla di Nicolas Batum prova a indirizzare il match per il team dell’Oregon, +8. Nel terzo quarto i Blazers provano a scappare definitivamente, Raymond Felton alza per Nicolas Batum, alley oop che vale il +14. Nell’ultimo quarto Golden State riesce immediatamente a rientrare grazie a Nate Robinson che riporta la partita in parità, 89-89. Parità spezzata da Jamal Crawford prima e Nicolas Batum poi che portano sul +5 Portland, Klay Thompson riaccende le speranza dei Warriors con una tripla ma queste vengono spente da Wesley Matthews che a 15 secondi dal termine mette la parola fine alla gara.
Golden State Warriors (22-35): D. Lee 21, N. Robinson 19, R. Jefferson 15. Reb (38): D. Lee 14. Ast (27): N. Robinson 8.
Portland Trail Blazers (28-31): J. Crawford 34, JJ Hickson 23, W. Matthews 18. Reb (45): J. Przybilla. Ast (17): R. Felton 10.

Ecco la Top Ten della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=9EnbFREmrxI


Peppe Mura & Alessandro Germani