San Antonio Spurs @ Los Angeles Clippers: 103-100 (OVERTIME)
San Antonio (22W-9L): T.Parker 30, G.Neal 17, M.Bonner 13. Reb (42): T.Duncan 17. Ast (23): T.Parker 10
Los Angeles (19W-10L): B.Griffin 22, R.Foye e C.Paul 21. Reb (53): B.Griffin 20. Ast (22): C.Paul 6

Importantissimo successo per i San Antonio Spurs sul campo dei Los Angeles Clippers, nella sfida tra la numero 2 e la numero 3 della Western Conference. I ragazzi di coach Popovich faticano a racimolare punti nel primo quarto e chiudono i primi 12 minuti sotto di 11 lunghezze (15-26). Nel secondo quarto i tiri dalla distanza di Bonner e Green aprono la scatola della difesa angelina, mentre nell’ultimo giro d’orologio Duncan e Parker regalano il primo vantaggio della serata agli Spurs (45-43 a metà gara). Al ritorno in campo San Antonio parte con le marce altissime, con Bonner, Green e Jefferson che bucano ripetutamente la retina dalla distanza e Tony Parker incontenibile nelle penetrazioni: gli ospiti si trovano cosi in un amen oltre la doppia cifra di vantaggio (63-50). A questo punto però ci pensa un momento di secca offensiva degli Spurs a riportare la gara in equilibrio: per quasi 6 minuti San Antonio non vede più il canestro, mentre dall’altra parte uno scatenato Foye consente ai Clippers di tornare in parità a quota 65. Nell’ultimo quarto i padroni di casa allungano le mani sulla partita e si portano a +3 con 12 secondi sul cronometro. Per gli Spurs ci pensa però Gary Neal ad infilare la tripla a 5 secondi dal termine che vale il supplementare. Nell’extra time si segna poco e a decidere la gara per San Antonio sono ancora i tiri dal perimetro, uno di Bonner e l’ultimo di Neal a 25 secondi dalla sirena.

New Jersey Nets @ Chicago Bulls: 97-85
New Jersey (9W-23L): D.Williams 29, K.Humphries 24, M.Brooks 19. Reb (50): K.Humphries 18. Ast (19): D.Williams 8
Chicago (25W-8L): C.Boozer e M.James 16, L.Deng e T.Gibson 14. Reb (50): C.Boozer 9. Ast (17): M.James 7

La sorpresa della notte va in scena allo United Center di Chicago, dove i Bulls si fanno sorprendere dai New Jersey Nets. L’avvio per i padroni di casa è da panico: sono appena 3 i punti messi a referto nei primi 6 minuti (Brewer 2, Deng 1). I Nets invece realizzano 9 dei primi 10 tiri tentati e in meno di 6 giri d’orologio decollano a +17 (22-5). Chicago entra in partita con i canestri di Watson e Boozer, ma alla fine del primo quarto è sotto di 15 (34-19). Nemmeno nel secondo quarto il divario scende sotto i 10 punti e i Nets continuano a far male con i tiri dalla distanza di Williams e Farmar (59-45 a metà gara). Al ritorno in campo si chiude definitivamente la gara: Chicago dimostra di non avere più le energie sufficienti per tentare la rimonta, mentre i Nets non premono più di tanto il piede sull’acceleratore. Ne viene fuori un brutto terzo quarto, chiuso con il parziale di 14-11 per i Nets. L’ultimo quarto è barbage time, con i Bulls che rendono meno amara la sconfitta grazie ai canestri di Deng e James negli ultimi minuti

Golden State Warriors @ Memphis Grizzlies: 103-104
Golden State (11W-17L): S.Curry 36, M.Ellis 33, D.Lee 14. Reb (31): D.Lee 9. Ast (18): M.Ellis e S.Curry 6
Memphis (18W-14L): R.Gay 19, O.J. Mayo 18, M.Gasol 17. Reb (45): M.Gasol 13. Ast (16): M.Conley 6

Quarto successo consecutivo per i Memphis Grizzlies che staccano cosi di mezza partita Rockets e Nuggets, rimanendo al sesto posto nella griglia della Western Conference. Avvio sprint per gli ospiti che realizzano tutti i primi 4 tiri tentati dal campo (0-9 dopo 3 minuti). L’avvio dei Warriors è tutto in un canestro di Ellis e sul 2/2 dalla lunetta di Lee, mentre i Grizzlies continuano a macinare punti grazie a Allen e Speights (4-21). Golden State entra in partita con i tiri dalla lunga distanza di Rush e Curry, ma al primo intervallo è sotto di 15 lunghezze (19-34). Nel secondo quarto sono i Grizzlies a trovare difficoltà in attacco, mentre le stelle dei Warriors iniziano a dominare la scena: 30 punti della coppia Ellis-Curry nei secondi 12 minuti ribaltano completamente le sorti del match e consentono agli ospiti di chiudere a -2 all’intervallo lungo. Per tutto il secondo tempo la partita scorre sui binari dell’equilibrio, con Golden State che in un paio di occasioni tenta l’allungo e i Grizzlies che immediatamente ricuciono lo strappo. Nel finale due tiri liberi di Udoh portano i padroni di casa a +1, ma dall’altra parte a 5 secondi dal termine un tap-in a rimbalzo d’attacco di Tony Allen riporta sopra i padroni di casa. Nell’ultima azione lo sfondamento di David Lee su Mike Conley consegna il match ai Grizzlies

Atlanta Hawks @ Portland Trail Blazers: 77-97
Atlanta (19W-12L): J.Johnson 19, W.Green 17, J.Smith 14. Reb (27): J.Smith e Z.Pachulia 10. Ast (24): J.Smith 9
Portland (17W-15L): N.Batum 22, L.Aldridge 19, R.Felton 14. Reb (50): L.Aldridge e K.Thomas 10. Ast (23): R.Felton 8

Successo agevole tra le mura amiche per i Portland Trail Blazers sugli Atlanta Hawks, con la squadra dell’Oregon che resta affacciata al nono posto della Western Conference con mezza partita di distacco sui Nuggets. Portland vince nettamente il duello sotto i tabelloni (27-50 il clamoroso conto a rimbalzo), e si aggiudica il match dopo nemmeno due quarti. Dopo un avvio estremamente equilibrato (13-13 dopo 5 minuti) i padroni di casa piazzano un parziale di 4-13 portandosi attorno alla doppia cifra di vantaggio grazie al contributo della coppia Camby-Batum. Nel secondo quarto Atlanta mette a referto la miseria di 12 punti, cosi per i Blazers è fin troppo facile controllare la gara e andare a riposo oltre la doppia cifra di vantaggio (37-52). Al ritorno in campo Aldridge e compagni rimangono in controllo della contesa, rispondendo ai tiri dalla distanza di Johnson e Williams con i tiri liberi a bersaglio di Wallace a Aldridge e con due canestri pesanti di Felton e Matthews (56-72 dopo 36 minuti). L’ultimo quarto è puro garbage time, con i padroni di casa che allungano fino al +20 finale grazie alle triple nel finale di Batum e Williams