Blake Griffin, decisivo nella vittoria contro gli Heat (Foto: sports.yahoo.com)

Nottata ricca di partite, tra le quali spicca quella di Philadelphia, in cui Detroit non solo vince la prima gara stagionale, ma lo fa con uno scarto di quasi 20 punti. Continua senza vittorie invece Washington, battuta a Dallas, mentre sono da segnalare le sconfitte di Thunder e Heat rispettivamente contro Grizzlies e Clippers. Continua bene Charlotte, che passa a Minneapolis guidata dal solito Walker, mentre a Phoenix ci vuole un supplementare per sancire la vittoria dei Bulls.

Detroit Pistons @ Philadelphia 76ers 94-76
Utah Jazz @ Boston Celtics 93-98
Indiana Pacers @ Milwaukee Bucks 85-99
New Orleans Hornets @ Houston Rockets 96-100
Memphis Grizzlies @ Oklahoma City Thunder 107-97
Charlotte Bobcats @ Minnesota Timberwolves 89-87
Washington Wizards @ Dallas Mavericks 101-107
Chicago Bulls @ Phoenix Suns 112-106 OT
Miami Heat @ Los Angeles Clippers 100-107
Atlanta Hawks @ Golden State Warriors 88-92 

MVP. Carlos Boozer non è l’unico artefice della vittoria all’overtime contro i Suns, ma ha dato un contributo fondamentale (28 punti e 14 rimbalzi) e, soprattutto, non è la prima volta che succede quest’anno.

LVP. La coppia Wade-Bosh è forse il vero “colpevole” della sconfitta contro i Clippers. I due infatti combinano per soli 17 punti con un pessimo 5/23 dal campo: una serata davvero da dimenticare.

Grande serata per Rudy Gay contro Kevin Durant (Foto: sports.yahoo.com)

On Fire. Greg Monroe (19 pts, 18 reb, 6 ast), Paul Millsap (20 pts, 12 reb), Paul Pierce (23 pts), Greivis Vásquez (24 pts, 5 reb, 9 ast), Ryan Anderson (20 pts, 12 reb), James Harden (30 pts, 4 ast), Omer Asik (15 pts, 12 reb), Rudy Gay (28 pts, 6 reb, 5 ast), Zach Randolph (20 pts, 11 reb), Kevin Durant (34 pts, 10 reb, 5 ast), Kemba Walker (22 pts, 5 ast), Luke Ridnour (16 pts, 10 ast), Jordan Crawford (21 pts, 7 ast), O.J. Mayo (25 pts, 9/15 FG), Chris Kaman (23 pts, 10/12 FG), Luol Deng (21 pts), Joakim Noah (21 pts, 12 reb, 5 ast), Luis Scola (24 pts, 14 reb), LeBron James (30 pts, 7 ast), Jamal Crawford (22 pts), Blake Griffin (20 pts, 14 reb, 6 ast), Harrison Barnes (19 pts, 13 reb).

Losing Effort. Tolti i due trentelli di Durant e James, che non fanno particolarmente notizia, è da segnalare la prestazione di Andrei Kirilenko, che, da giocatore prezioso e silenzioso, per una volta veste i panni di protagonista, con una gara da 26 punti, 12 rimbalzi e un irreale 9/12 dal campo. Peccato che non sia servita per la vittoria.

The Unexpected. Kyle Singler ha gradualmente guadagnato spazio dall’inizio della stagione, fino alla partenza in quintetto contro i Sixers, in cui ha contribuito alla vittoria con 16 punti e 4 rimbalzi. Inaspettati anche i 17 punti (con 4 assist e 4/8 da tre) di Sebastian Telfair, che nella sconfitta contro Chicago torna per una sera il giocatore di talento che aveva fatto intravedere a inizio carriera. Infine, Cartier Martin, che contro Dallas entra nel garbage time e contribuisce a trasformarlo in partita vera, segnando anche il canestro del -3. Poi la rimonta non si è conclusa, ma non si può dire che lui non abbia dato il suo contributo (14 punti in meno di 10 minuti con 4/4 da tre).

Kemba Walker, autore del canestro della vittoria contro i T-Wolves (Foto: sports.yahoo.com)

Ups. Sesta vittoria su sette partite per i Grizzlies, che anche contro i Thunder ottengono la W grazie al gioco di squadra e a un inaspettato contributo della panchina (25 punti della coppia Bayless-Pondexter). Bene anche i Bucks, che contro i Pacers vincono la quinta in sette partite, e anche nel loro caso è il gioco di squadra a rendere bene, con 10 giocatori a referto e 5 in doppia cifra. Infine, quarta vittoria in fila per i Clippers.

Downs. I Wizards continuano la loro serie di sconfitte (finora il record è 0-7) e, soprattutto, nonostante la sconfitta di soli 6 punti, sembra che debbano ancora sistemare parecchi equilibri all’interno della squadra: basti pensare che lo starting five ha segnato solo 38 punti su 101. Problemi anche per il quintetto dei Pacers, che segna solo 33 punti con un pessimo 13/45 dal campo; a Indianapolis sembra quasi che, con l’alibi dell’infortunio di Granger, si sentano quasi in dovere di perdere giocando male…

Buzzer Beater. I Bobcats erano in vantaggio di 16 alla fine del terzo quarto, ma i T-Wolves recuperano tutto nell’ultimo periodo, toccando il -1 (86-87) a 38 secondi dal termine. Dopo una serie di errori da entrambe le parti, Derrick Williams va in lunetta a 12 dalla fine, ma fa solo 1/2, pareggiando a quota 87. Palla ai Bobcats, che la affidano alle sapienti mani di Kemba Walker, il quale, a 7 decimi dalla sirena, insacca il +2 per i suoi. Inutile il tentativo finale di Ridnour.