Senza Wade e James i Miami Heat si sono affidati a Chris Bosh

Miami Heat @ Atlanta Hawks 116-109 (3 Overtime)
Continua la marcia dei Miami Heat che, nonostante le assenze pesanti di Wade e James, vincono la settima partita su 8 incontri disputati, rimanendo saldamente al comando della Eastern Conference. Dopo due quarti di grande equilibrio (22-19 e 32-30 i parziali), Miami prova a scappare nella terza frazione, quando due triple di Jones e Chalmers portano gli ospiti al massimo vantaggio (+13, 67-54 a 6 minuti dal termine del quarto). A questo punto Atlanta si affida alle proprie stelle (15 dei successivi 17 punti portano infatti la firma della coppia Johnson-Smith) e nei 6 minuti successivi rientra completamente in partita, portandosi addirittura in vantaggio nei secondi finali con il 2/2 dalla linea della carità di Joe Johnson (68-70). Nell’ultima frazione la sfida è intensa e piacevole, con gli Hawks che sembrano avere la meglio conducendo di 3 lunghezze a 10 secondi dalla fine (90-93). Sull’ultima azione di Miami Mario Chalmers trova sul perimetro Chris Bosh e la tripla dell’ex Toronto Raptors trova il fondo della retina, pareggiando i conti e mandando la sfida all’overtime. Nel primo overtime si segna pochissimo: gli Heat si portano a +4 a 1.40 dalla fine ancora grazie ai canestri di Bosh e Chalmers, ma vengono rimontati nuovamente dalla coppia Johnson-Smith. Nemmeno nel secondo overtime la gara trova il suo vincitore, con Battier che stoppa il tiro della vittoria di Joe Johnson a 3 secondi dalla fine con il punteggio sul 109-109. Nel terzo e ultimo overtime l’attacco degli Hawks va in panne, non riuscendo a trovare mai la via del canestro (7-0 il parziale). Per gli ospiti i 5 punti di Chalmers e il 2/2 dalla lunetta di Haslem sono più che sufficienti per sigillare il match
Miami (7W-1L): C.Bosh 33, M.Chalmers 29, U.Haslem 14. Reb (56): C.Bosh e T.Harris 14. Ast (25): M.Chalmers 8.
Atlanta (4W-3L): J.Johnson 20, J.Smith 17, T.McGrady e W.Green 14. Reb (51): J.Smith 13. Ast (22): J.Teague 7.

Coach Rick Carlisle ha visto i suoi Mavs soccombere fin dalle prime battute nel derby con gli Spurs

Dallas Mavericks @ San Antonio Spurs 71-93
Sconfitta netta nel derby texano per i Dallas Mavericks, arrivata al termine di una partita giocata sottotono da parte delle sue stelle (Nowitzki chiude con 6 punti tirando 3/11 dal campo, stessi punti per Odom e Carter). A San Antonio bastano sostanzialmente i primi due quarti per mettere nel ghiaccio la partita. Dopo la palla a due tre triple di Gary Neal e 5 punti di Tim Duncan scavano un divario quasi incolmabile per i Mavs (6-20 dopo 6 minuti) e dopo qualche giro d’orologio i padroni di casa raggiungono la vetta del +18 grazie ad un gioco da tre punti completato da Tony Parker (11-29). Nella seconda frazione gli Spurs continuano a far male con i tiri dal perimetro (questa volta firmati da Bonner e Jefferson), scollinando facilmente oltre i 20 punti di vantaggio (23-44) e chiudendo il primo tempo sul +25 (29-55). I Mavericks non tornano in campo con l’aggressività necessaria per ribaltare le sorti del match e il parziale del terzo quarto (13-11) lascia intendere che la partita sia ormai terminata. Negli ultimi 12 minuti c’è spazio solo per i tiri dal perimetro degli Spurs (16 triple a segno in tutta la partita su 33 tentativi) e per i canestri di Terry e Odom.
Dallas (3W-5L): J.Terry 12, D.West 10, I.Mahinmi 7. Reb (52): I.Mahinmi 9. Ast (11): D.West e J.Kidd 3.
San Antonio (5W-2L): M.Bonner 17, R.Jefferson 16, G.Neal 12. Reb (42): R.Jefferson 7. Ast (22): T.Parker 8

DeMarcus Cousins sempre decisivo per i Kings (19 p.ti e 15 reb)

Milwaukee Bucks @ Sacramento Kings 100-103
Vittoria che ha dell’incredibile per i Sacramento Kings contro i Milwaukee Bucks. La squadra californiana subisce l’iniziativa degli avversari per tutto il primo tempo ma, al rientro dagli spogliatoi, subisce una metamorfosi, ribalta l’inerzia dell’incontro e porta a casa la terza vittoria stagionale in volata nel finale. Dopo un primo quarto all’insegna dell’equilibrio nel quale spicca già un Brandon Jennings in doppia cifra (10 punti), i Bucks dominano letteralmente il secondo quarto (28-12 il parziale), chiudendo all’intervallo lungo con 19 lunghezze di vantaggio (58-37). Al ritorno in campo comincia la lunga rimonta dei Kings, guidati da Thornton (13 punti nel quarto), Evans e Cousins. Per gli ospiti le tre triple mandate a segno nel quarto da Delfino, Jackson e Jennings e i canestri dal campo di Udrih e Ilyasova sembrano sufficienti per arginare il tentativo di rimonta avversario (82-68 dopo 36 minuti). Nell’ultimo quarto però i Kings non mollano la presa e continuano a macinare punti con il trio Salmons-Thornton-Cousins, scendendo in meno di 3 minuti sotto le 10 lunghezze di svantaggio. Quando l’attacco dei Bucks si blocca verso la metà del quarto (2 punti segnati in 4 minuti) i padroni di casa ultimano la rimonta grazie a 6 punti di Thornton e il 2/2 dalla lunetta di Evans, portandosi cosi a -2 a 2 minuti dal termine (98-96). Brandon Jennings prova a dare ossigeno ai suoi mettendo a referto due punti a 58 secondi dal termine (100-97), ma i tre errori consecutivi al tiro nelle successive tre azioni condannano Milwaukee, mentre i Kings vanno a vincere con un canestro dal campo di Salmons e 4 tiri liberi a bersaglio di Evans
Milwaukee (2W-4L): B.Jennings 31, D.Gooden 18, S.Jackson 13. Reb (31): D.Gooden 9. Ast (26): B.Jennings 7.
Sacramento (3W-5L): M.Thornton 27, T.Evans 26, D.Cousins 19. Reb (55): D.Cousins 15. Ast (16): T.Evans 5.

La delusione di Kobe Bryant: i suoi Lakers sono al 50% di vittorie in stagione

Los Angeles Lakers @ Portland Trail Blazers 96-107
Quinta vittoria nelle prime 6 partite per i Portland Trail Blazers, squadra che in questo momento si trova sorprendentemente al comando della Western Conference. I Lakers si rivelano ancora squadra troppo “umorale”, incapace cioè di inanellare una serie di successi consecutivi e, soprattutto, ancora non hanno risposte da quello che dovrebbe essere il supporting cast (World Peace e Murphy 0 punti, appena 9 in tutto tra Blake e Kapono). LA tiene la testa della gara per tutto il primo tempo grazie ad un Bynum dominante e al solito Kobe Bryant. Portland tuttavia è sempre a due o tre possessi di distanza, ha il merito di non far scappare mai gli avversari, aspettando un momento di calo dei Lakers per portarsi al comando. Momento di calo che arriva al ritorno dagli spogliatoi, quando 16 dei 18 punti segnati dagli ospiti portano la firma dei “soliti tre” (Bryant-Bynum-Gasol). I Blazers a questo punto alzano il numero di giri dell’attacco e si portano al comando trascinati dalla coppia Wallace-Aldridge (19 punti in due, 74-84 dopo 36 minuti). Nell’ultima frazione i Lakers non insidiano mai i padroni di casa, che preservano intatta la doppia cifra di vantaggio rispondendo ai canestri di Bynum e Bryant con Aldridge e Crawford
Los Angeles (4W-4L): K.Bryant 30, A.Bynum 21, P.Gasol 19. Reb (47): A.Bynum 12. Ast (15): D.Fisher 6.
Portland (5W-1L): G.Wallace 31, L.Aldridge 28, J.Crawford 17. Reb (39): L.Aldridge 10. Ast (20): R.Felton 10.

Ecco la Top 5 della notte:

httpv://www.youtube.com/watch?v=ikQvZ1b22Tg