La Saint Joseph’s di Phil Martelli può essere una delle sorprese della stagione collegiale

E’ passata poco più di una settimana dalla partenza ufficiale della NCAA, ma in Atlantic 10 di movimenti inaspettati ce ne sono stati già a sufficienza per essere solo le prime partite della stagione.
Innanzitutto abbiamo già avuto il primo testa a testa della stagione tra due squadre della Conference nonostante non rientri nelle gare ufficiali previste, ma non sono da sottovalutare neanche le prime protagoniste inattese di queste prime gare e qualche upset notevole.
Ma andiamole a vedere nello specifico

 

XAVIER, ANCORA TU?!?

Una delle squadre che sembravano doversi dare una seria ridimensionata alle proprie aspirazioni rispetto alle stagioni precedenti doveva essere sicuramente Xavier, che nel giro di un anno ha perso tre elementi fondamentali come Mark Lyons (trasferito), Tu Holloway (laureato) e Dez Wells (espulso).
Ed invece i Musketeers (3-0) sono partiti nel migliore dei modi, e dopo aver vinto facilmente contro Fairleigh Dickinson al debutto ha dato una sonora sconfitta (62-47) anche ai nuovi arrivati Butler Bulldogs, battuti nella prima delle tre volte che si incontreranno quest’anno, torneo di Conference escluso.
Chris Mack è sembrato molto a suo agio nel gestire una squadra senza prime donne, come lo era Holloway lo scorso anno, che gli permette di usare al meglio i pregi di alcuni suoi giocatori, come l’ottimo Jeff Robinson o un Semaj Christon che nonostante debba ancora prende le misure al gioco sembra sapere come servire i compagni.
Il calendario fino alla sfida più che sentita con Cincinnati è abbastanza agevole, vedremo se riusciranno ad essere una sorpresa lungo tutta la stagione

 

BUTLER, LE VECCHIE ABITUDINI RIMANGONO

Butler, appunto, la squadra battuta dai Muskateers in maniera anche abbastanza netta alla prima uscita stagionale di un nuovo corso che vede l’approdo in un’altra Conference e la voglia di iniziare a raccogliere qualcosa dopo l’annata di passaggio dello scorso anno.
La banda del giovane coach Brad Stevens rimane comunque una brutta gatta da pelare su partita singola ed il perché lo si può chiedere a Marquette e North Carolina, atenei che hanno assaporato sulla loro pelle la forza dei Bulldogs e del nuovo arrivato Rotnei Clarke durante il torneo di Maui.
Soprattutto i Golden Eagles, che hanno visto svanire la vittoria alla sirena per un semigacio da 9 metri con 3 uomini addosso dell’ex giocatore di Arkansas.
Insomma, quando si parla di Tornei danno il meglio di loro, ma manca ancora il centesimo per fare il dollaro, visto che anche stavolta hanno perso la finale contro Illinois.

 

SAINT JOSEPH’S, L’OUTSIDER

Se ne parlava come una possibile protagonista all’interno della Atlantic-10, ma in pochi si sarebbero immaginati che gli Hawks avrebbero lasciato il segno a livello nazionale in così poco tempo.
Phil Martelli sembra aver capito come usare nel migliore dei modi la coppia ad alto tasso atletico formata da CJ Aiken e Ronald Roberts Jr, incredibilmente attivi a rimbalzo offensivo, come hanno potuto dimostrare anche contro Notre Dame, sconfitta dopo un tempo supplementare grazie alla grande prova a rimbalzo offensivo dei due (13), soprattutto quando contava.
Lanston Galloway, che ha perso un dente nell’upset, e Halil Kanacevic inoltre assicurano un buon contributo a livello realizzativo.
Si prospetta una bella stagione quella di Saint Joseph’s, che già la settimana prossima avrà un altro modo per dimostrare quanto faccia sul serio sfidando una mid-major di lusso come la Creighton di Doug McDermott.