Come capita dopo aver letto le prime pagine di un romanzo d’avventura di quelli che ti tengono inchiodati alla sedia per conoscere il finale, cosi la prima settimana di partite di Conference nella Big 12, ha rappresentato uno succulento antipasto che ci fa attendere le prossime partite con trepidazione.

Partita stellare contro Iowa State per Ben McLemore

Partita stellare contro Iowa State per Ben McLemore

 In tal senso, Kansas contro Iowa State, è stato solo la prima di una serie di fantastiche partite. Hanno vinto i Jayhawks, per 97-89, un risultato che non sintetizza in modo corretto una partita terminata dopo un impronosticabile OT. I Cyclones infatti, hanno messo in seria difficoltà i rivali nel secondo tempo in particolare, giovandosi di una prestazione corale sontuosa. Melvin Ejim, autore di 19 punti e 11 rimbalzi è stato il migliore dei suoi per citare un giocatore, ma anche i suoi compagni hanno dato un solido contributo. Iowa State ha giocato le proprie carte insistendo e insistendo dall’arco (14-38)con molta imprecisione, come nel caso di Chris Babb (3-10), e usando delle barricate in difesa, con l’esito di mandare i Jayhawks in lunetta spesso e volentieri (27-38).

 Dall’altra parte del fronte di gioco, Ben McLemore, dissipando quelle residue nuvole di dubbi che oscuravano il suo talento, ha rappresentato un sonoro schiaffo tecnico al game plan dei Cyclones. Il suo tabellino finale, 33 punti, 6-6 da tre, 7-7 ai liberi, 195 ORtg, non può descrivere certi suoi momenti nella partita che sono apparsi di onnipotenza. Il giocatore, cresce di partita in partita, dimostrando di potersi caricare la squadra sulle spalle, per farle passare il guado fino al torneo di Conference agevolemente. Tra parentesi, evidente la sua leadership in campo e anche fuori, dove talvolta improvvisa simpatici siparietti (come qui per chi lo ha perso). Domani notte per Kansas, partitona siderale imperdibile contro i rivali di Baylor. La scorsa notte i Jayhawks hanno avuto ragione di Texas Tech per 60-46.

 La loro rivale citata in apertura invece, Iowa State, sempre ieri notte, ha asfaltato Texas 82-62, confermando le ottime impressioni suscitate nella partita contro Kansas, e di essere un cliente davvero scomodo per tutti. A livello di singoli nella contesa ha brillato Georges Niang con 18 punti. A livello di squadra, i Cyclones sono stati la prima squadra a schiantare la difesa di Texas, che in precedenza, era uscita sconfitta ma mai in un modo tanto evidente. A Iowa State concessi il 43% dal campo e tanti tiri di poco fuori. Un plauso ancora una volta, al lavoro sotterraneo di coach Fred Hoiberg, capace di costruire un team e rotazioni davvero funzionali al talento a disposizione. La squadra è prima nella Conference per possessi per 40 minuti, punti per partita, percentuale al tiro da tre, assists, solo per citare alcune statistiche. I riflettori come sempre sono puntati in altre direzioni, ma in quel lato dell’Iowa sportivo, sono davvero efficienti con il talento a disposizione.

 Come detto in altra sede, uno dei motivi tecnici più interessanti in questa stagione, è analizzare e definire la dimensione e la collocazione corretta di West Virginia all’interno della Big 12. Ecco, a tal proposito, i Mountaineers sembrano in risalita nel borsino della Conference. Sono reduci da una vittoria in OT contro Texas per 57-53, senza dubbio emotiva, strappata con le residue energie nervose ai rivali per ottenere l’agognata prima vittoria nella Conference. A questa partita, ha fatto seguito la sconfitta contro Kansas State 64-65, davvero mancata di un soffio. Nella contesa, più individualità per Kansas State (Rodney McGruder, 17 punti e tanti tiri tentati) e più pallacanestro corale per West Virgina (3 giocatori in doppia cifra per punti segnati e equilibrio nella distribuzione dei possessi). Statistiche quasi quasi, speculari nel tabellino finale. La classifìca attuale non sorride ai Mountaineers, ma la squadra appare in crescita.

Coach Kruger, Oklahoma

Coach Kruger, Oklahoma

 Lo abbiamo detto tante volte su queste frequenze: lo sport negli USA, anche quello di college è un fenomeno sociale e culturale tale, che la popolazione dei vari stati si ferma per seguire diversi eventi sportivi. E le rivalità tra squadre universitarie è in cima alla lista di quegli eventi come si può dire per le partite tra Oklahoma State e Oklahoma. Ieri notte si è giocato il primo dei due confronti stagionali tra queste due squadre. Il prossimo, torneo escluso, è in programma il 16 Febbraio. Hanno vinto i Sooners 77-68, con una pallacanestro più organica rispetto a quella dei Cowboys e una difesa che ha tenuto Marcus Smart a 3-10 dal campo (10 i punti suoi in totale), Markel Brown a 4-12 dal campo (19 punti segnati tra cui 9 liberi realizzati), Phil Forte a 3-12 dal campo (12 punti con tre triple a segno). LeBryan Nash nella partita ha realizzato 12 punti con 5-9 dal campo. Sarebbe davvero interessante osservare le scelte del ragazzo con un numero ancora maggiore di possessi a disposizione. Appello al coach di Oklahoma State. Il talento dei Cowboys contro l’organizzazione di una squadra allenata per davvero. Coach Kruger docet. Bravo Coach.

 Nei prossimi giorni, appuntamento per alcune istantanee tecniche sulla partita imperdibile tra Baylor e Kansas.

 Classifica

Big 12        Rec.  Pct   Streak

Baylor       3-0 1.000 W3

Kansas      2-0 1.000 W2

KansasSt. 2-0 1.000 W2

Oklahoma 2-0 1.000 W2

Iowa State 1-1    .500 W1

Oklah. St.   1-2     .333 L1

Texas T.     1-2     .333 L2

West Virg. 1-2     .333 L1

TCU             0-3     .000 L3

Texas          0-3     .000 L3