Erano attese per molti motivi le prime partite di Conference nella Big 12, e davvero le stesse non hanno deluso le aspettative: un OT, tanti punti e grandi prestazioni individuali, rappresentano solo in parte, il sunto delle stesse. Queste di seguito, alcune istantanee tecniche a livello generale di quanto visto sul campo.

Pierre Jackson, sempre più vitale per la stagione di Baylor

Pierre Jackson, sempre più vitale per la stagione di Baylor

Baylor ha lasciato il Ferrell Center, TX, con una vittoria 86-79 dopo un tempo supplementare, contro una Texas per niente arrendevole. La differenza tecnica tra le due squadre, reale confrontando i rispettivi gruppi di giocatori, è stata minima durante molte parti della contesa, tanto che i Longhorns hanno tirato meglio dal campo complessivamente.

 Il solco tra le due squadre è stato scavato dai tiri liberi, con i Bears capaci di un 80% dalla lunetta (36-45), e i Longhorns che sono andati in lunetta davvero poco (9-14). Tra i giocatori di questi ultimi Jaylen Bond e Jonathan Holmes sono usciti entrambi per falli. La difesa di Texas, cosi positiva fino a questa partita, ha subito più di 1 points per possessions per la seconda volta in stagione, quando registra 0.85 di media al momento di scrivere queste righe sotto questa voce.

Appare in discesa il cammino di Baylor nelle prossime due gare: Texas Tech e TCU, le avversarie. All’opposto, per Texas, West Virgina e Iowa State, appaiono due tappe di un cammino ancora in salita, ma comunque fino a qui fatto con passaggi positivi.

 E’ stata vinta da Oklahoma la gara contro West Virginia andata in scena la scorsa notte, con il punteggio di 67-57, grazie ad un gran secondo periodo, chiuso a proprio favore per 38-22, trascinati da un Romero Osby da 21 punti e 9 rimbalzi. I Mountaineers sono rimasti in partita grazie al tiro da tre (36%), ma hanno tirato male dal campo complessivamente, poggiando tutto su Terry Henderson, autore di 21 punti. Altro aspetto da evidenziare sono i soli 4 punti segnati registrati dai giocatori partiti dalla panchina, contro i 15 registrati dagli avversari.

 West Virginia, per l’ennesima volta in stagione, non ha mostrato una precisa cifra tecnica e sembra sempre più posizionarsi sul fondo della classifica della Conference. Le prossime due gare contro Texas e Kansas State, davvero rappresentano al momento un complicato passaggio della loro arrampicata stagionale. Oklahoma al contrario, pur non eccelsa, ha mostrato una buona pallacanestro di squadra e dopo la sfida stellare contro Oklahoma State in settimana, si gioverà della sfida contro Texas Tech, prima delle due più complesse sfide successive contro Texas, e in modo particolare contro Kansas.

 In una gara di ben altro spessore tecnico rispetto alle due brevemente descritte in precedenza, Texas Tech ha prevalso su una TCU lacunosa per 62-53 all’interno delle mura del Daniel-Meyer Coliseum. I Red Raiders abituati a ben altri avversari nel passato, si sono giovati delle larghe maglie difensive avversarie tirando con il 60% da tre nella gara, permettendosi anche dei passaggi a vuoto senza che questi costassero loro una gara guidata in pratica dall’inizio alla fine. TCU si è aggrappata alla vena realizzativa dell’interessante Devonta Abron, autore alla fine di 16 punti, e anche di 7 rimbalzi e 4 stoppate. La loro coperta appare davvero sempre più corta in vista delle altre gare di Conference, rispetto a quanto si era visto in precedenza. Oklahoma State e Baylor, le due prossime partite per loro in programma, rappresentano due scogli davvero insuperabili dopo la gara giocata contro Texas Tech.

 Oklahoma State contro Kansas State, rappresentava la sfida più interessante tra quelle in programma Sabato. Hanno prevalso i Wildcats per 73-67. E’ stata la gara di Rodney McGruder contro Marcus Smart: i due si sono rincorsi in termini di realizzazioni, con il primo autore di 28 pesantissimi punti, e con il secondo autore di 25 punti altrettanto pesanti. Nessuno dei due ha eclissato il rivale. La prestazione di Smart ha evidenziato ancora una volta, come il giocatore sia il navigatore tecnico in campo dei Cowboys.

 LeBryan Nash, autore nella contesa di solo 6 punti, ha dato l’impressione di essere oscurato dal compagno in molti frangenti, e un post-it tecnico che ci appuntiamo in questo momento, è verificare questa sensazione nelle prossime sue partite. Tornando di nuovo alla contesa, evidenziamo due aspetti. Il primo, è costituito dall’apporto dei giocatori della panchina dei Wildcats con ben 27 punti segnati, di cui 17 segnati dall’interessante Nino Williams, in serata di grazia, contro gli 11 registrati dagli avversari sotto questa voce. Il secondo, rappresentato dalla divario a rimbalzo tra le due squadre, con Kansas State titolare di ben 39 palloni catturati contro i 29 degli avversari. I Wildcats si confermano una macchina davvero ben oliata in tal senso.

 Mentre Kansas State, esce da questa partita con conferme del proprio positivo stato di forma, Oklahoma State, non ne esce ridimensionata, ma alcuni spunti tecnici, come i possessi nelle mani di Nash, devono essere rivisti. La squadra per le prossime partite ha davvero bisogno di lui. Forse anche più di Marcus Smart.

Classifica

Big 12

Stan.

Pct.

Streak

Overral

Pct.

Kansas St.

1-0

1.000

W1

12-2

.857

W5

Oklahoma

1-0

1.000

W1

10-3

.769

W3

Baylor

1-0

1.000

W1

9-4

.692

W1

Texas T.

1-0

1.000

W1

8-4

.667

W3

Kansas

0-0

.000

11-1

.917

W10

Iowa St.

0-0

.000

10-3

.769

W4

Okl. State

0-1

.000

L1

10-3

.769

L2

TCU

0-1

.000

L1

9-5

.643

L1

Texas

0-1

.000

L1

8-6

.571

L1

West V.

0-1

.000

L1

7-6

.538

L1