La prima delle altre squadre successive nel nostro ranking rispetto al pezzo precedente, può rappresentare la sorpresa della stagione. Gli Oklahoma Sooners infatti, hanno un roster profondissimo messo nelle mani sapienti di coach Lon Kruger, che al secondo anno in quella panchina, può lavorare in modo proficuo, dopo una prima stagione chiusa a tinte chiare e scure.

Coach Kruger ha un buonissimo gruppo a disposizione

Tutti i 5 giocatori partenti nella scorsa stagione sono di ritorno e le speranze dei tifosi sono caricate sulle spalle di Steven Pledger, miglior marcatore lo scorso anno e di Cameron Clark, chiamato a confermarsi giocatore di prima fascia. Andrew Fitzgerald e Romero Osby rappresentano due solidissimi giocatori li davanti, che sanno mixare bene fisicità e versatilità nella pallacanestro della squadra. Con un Clark non diciamo eccelso ma continuativo, i Sooners possono legittimamente ambire a far male a molti nella Conference e ad un viaggio nel torneo NCAA.

Gli Iowa State Cyclones hanno vissuto una stagione da protagonisti nello scorso campionato come autentica rivelazione, e sono pronti come minimo, a giocare a viso aperto con le migliori della Big 12. Coach Fred Hoiberg potrà usufruire in primis del talento cristallino di Korie Locious, trasferitosi dagli Spartans e dotato di un ragguardevole bagaglio d’esperienza; e di Chris Babb, arrivato da Penn State, difensore sottovalutato e ottimo tiratore da tre punti.

Sembra davvero proibitivo poi, sostituire il talento di Royce White. Servirà un maggiore impegno collettivo per sopperire all’assenza di un giocatore con tantissime funzioni nel playbook della scorsa stagione. Melvin Ejim, di ritorno dopo la scorsa stagione dovrà elevare il proprio rendimento. Interessante poi l’apporto da verificare di Georges Niang, freshman, che apporta alla causa una buona fisicità, specie sotto il profilo difensivo dove sembra mancare qualcosa ai Cyclones. Da non sottovalutare l’impatto del giocatore transfer Will Clyburn.

Può fare specie trovare i Texas Longhorns cosi in basso. Si noti bene, non ne facciamo una questione di talento, ma di risultati. Coach Barnes e il suo staff non hanno ottenuto dai tempi di Kevin Durant, dei risultati direttamente proporzionali al talento reclutato. Ancora una volta infatti, lo staff ha reclutato alla grande in vista della nuova stagione, assicurandosi i servigi dell’All American Cameron Ridley, un talento debordante e di Prince Ibeh e di Connor Lammert in primis.

Dietro questi tre giocatori, Sheldon McClellan e Mick Kabongo rappresentano un capitale nella mani di coach Barnes in termini di esperienza e come collante con i nuovi arrivati. Quella entrante deve essere la stagione della svolta per questo programma cestistico, capace attraverso le persone delegate di reclutare come pochi lo ripetiamo, ma incapace di vincere come altre rivali di Conference che non hanno avuto la stessa capacità di attirare talenti. Ancor più di quanto espresso con i Wildcats, appare davvero sottile per i Longhorns il confine tra una buona stagione e l’ennesima stagione di delusioni.

Marcus Smart è un talento spaziale

Sullo stesso piano dei Cyclones e Longhorns più o meno, si possono piazzare gli Oklahoma State Cowboys. Coach Travis Ford ha realizzato ancora la magata, reclutando quel puro gioiello di Marcus Smart, guardia atletica dal talento spaziale e dotato di quel fuoco vivo che solo a pochi giocatori viene dato in dono. Smart rappresenta quel talento presente nei sogni di tutti gli allenatori NCAA e affiancherà l’altro enorme talento dei Cowboys quest’anno.

Quel LeBryant Nash, Big 12 Freshman of The Year nella scorsa stagione, chiamato ad una stagione da sogno e mancante di un gioco dal perimetro per diventare una stella di assoluta grandezza. Dietro ai due compari, un gruppo profondo di guardie e tiratori. Manca davvero tanto però a Oklahoma State per quanto riguarda il frontcourt per competere ai massimi livelli. I soli Michael Cobbins e il centrone ceco Marek Soucek, sono il meglio nelle mani di coach Ford, che dovrà lavorare tanto per trovare un equilibrio tattico in una squadra a dir poco a trazione anteriore.

A questo punto la Conference presenta una frattura tecnica tra le squadre citate in precedenza e le ultime due del lotto, rappresentate da TCU e Texas Tech che sembrano lontane dalle altre. Gli Horned Frogs, ancorati al talento di Kian Anderson e lacunosi per profondità e fisicità, sono attesi ad una stagione complessa in una Conference difficile come la Big 12.

I Red Raiders, reduci dalla scottante esperienza di coach Billy Gillespie, hanno nel proprio roster otto nuovi giocatori e alcuni dei quali anche interessanti, ma è complessivamente tutto il programma cestistico nelle mani di un coach emergente ad essere equivalente ad un pacco a sorpresa da scartare.

Ecco quindi di seguito riassunto il nostro classico Power Ranking in vista dell’avvio delle ostilità.

Le Squadre

1)Kansas Jayhawks
2)Baylor Bears
3)West Virginia Mountaineers
4)Kansas State Wildcats
5)Oklahoma Sooners
6)Yowa State Cyclones
7)Texas Longhorns.
8)Oklahoma State Cowboys
9)TCU Horned Frogs
10)Texas Tech Red Raiders