Quinn Cook (AP Photo)

Bahamas– nelle meravigliose isole dei caraibi, in una enorme dancing hall trasformata in un mini palasport Duke battendo la numero 2 del ranking Louisville 76-71 si aggiudica il torneo, definito pomposamente “Battle for Atlantis”, dopo aver battuto nei giorni scorsi Minnesota e VCU.

Grande protagonista è stato il play sophomore Quinn Cook che sul 68-68 ha segnato tutti gli 8 punti finali dei Blue Devils rispondendo regolarmente ad ogni tentativo dei Cardinals e chiudendo a 15 punti e 6 assist, tutto il quintetto di coach K ha chiuso in doppia cifra: a partire dai 16+7 rebs di Mason Plumlee (che in questo inizio di stagione viaggia a 20.4 ppg e 10.6 rpg), ai 14 di Ryan Kelly, Seth Curry e del freshman “tutto pepe” Rasheed Sulaimon mentre ancora una volta è stata ancora poco utilizzata la panchina.

I Cardinals di Rick Pitino, che non hanno schierato lo stoppatore Gorgui Dieng per una sospetta frattura del polso, erano rientrati da un deficit di 11 punti grazie ad un parziale di 11-2 firmato da Payton Silva (che ha chiuso con 19 punti e 6 recuperi) e grazie ai 17+7 dell’altra guardia Russ Smith ma nel finale hanno dovuto inchinarsi alla furia di Quinn Cook, il quale era uno dei point man più quotati alla high school, dove giocava nella famosa Oak Hill Academy, prima di un grave infortunio al ginocchio. Nativo di Bowie, Maryland, e grande amico di Nolan Smith (non a caso indossa il numero 2) che lo ha quasi portato di peso a Duke, Cook ci ha messo tutta la scorsa stagione per recuperare fisicamente e psicologicamente ma ora pare pronto a riprendersi con gli interessi un posto fra i migliori playmaker del college basketball.

Lotta fra Mason Plumlee e Russ Smith (AP Photo)

Prossimo impegno di Duke sarà la sfida al Cameron mercoledì 28 novembre contro Ohio State del nostro Amedeo Della Valle (che finalmente comincia a vedere il campo), gara con potrete ammirare live su ESPN America alle 3.30 di notte, e chi si potrà alzare a vederla vi assicuriamo che ne varrà la pena.