I think you guys have seen this all year long, whever we’re are down of 6 or up of 20, we are going to play our game

No coach, siamo noi che applaudiamo lei (photo si.com)

No coach, siamo noi che applaudiamo lei (photo si.com)

A lezione di pallacanestro da coach Ryan. Doveva essere l’anno di Kentucky ed invece nel secondo tempo della partita della scorsa notte, Wisconsin con un fantastico finale di gara, ha messo in riga i favoriti del torneo, infliggendo loro la prima sconfitta della stagione con una vittoria 71-64 che sancisce una rivincita tra le due squadre e attesa da un anno. Una vittoria per Wisconsin intrisa di tanti significati, a partire dalla figura del suo coach e della sua filosofia di pallacanestro, oscurata fino al fischio finale, da quella del rivale, coach Calipari.

Ci verrebbe da dire che Davide ha di nuovo vinto contro Golia, ma in realtà ci teniamo a sottolineare come coach Ryan sia l’icona di tutta una pattuglia di coach dispersi in lungo e in largo nella cartina NCAA (coach Huggins un altro…), e che non vengono applauditi quanto meritano per come insegnano pallacanestro e fanno diventare uomini i loro giocatori, rispetto alla bandwagon di Kentucky, e alla sua filosofia degli One and Done, ora scanzonata su Twitter come “38-and-Done”. Sportivamente i Badgers la scorsa notte hanno giocato la stessa pallacanestro di sempre e la loro icona Frank Kaminsky si è andato a prendere, non di forza, ma con una prova di classe autentica, quel biglietto per la finalissima NCAA strameritata.

La sua partita sintetizzata statisticamente da 20 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate, sancisce l’ennesimo acuto di un ragazzo che ha giocato una stagione straordinaria e prende buona parte del poster finale della partita, in cui tutta la sua squadra dovrebbe apparire. A partire da un Sam Dekker (autore del commento di apertura del nostro articolo e molto significativo secondo noi), titolare di una prova da 16 punti alla fine, e autore dei possessi chiave della gara, come per esempio una tripla chirurgica a 1:42 dalla sirena, e conquistando subito dopo una chiamata arbitrale favorevole e fondamentale. Due possessi che hanno sanzionato il vantaggio decisivo per Wisconsin, sigillato dai liberi finali di Kaminsky e di Bronson Koenig che hanno ammutolito la bandwagon kentuckiana. Ma anche i loro compagni Nigel Hayes, autore di 12 punti ed il precedentemente citato Koenig, autore anche lui di 12 punti, meriterebbero il giusto spazio in quel poster sopracitato, perchè nel Wisconsin si vince e si perde di squadra. Veramente.

I Badgers hanno tirato di più da tre (7-17 contro 2-5 di Kentucky) rispetto ai rivali, hanno lavorato meglio sotto il proprio e l’altrui tabellone (in particolare hanno conquistato 12 rimbalzi offensivi che contano ancora..eccome…, contro i 6 dei rivali), vincendo anche il confronto ai liberi. In sintesi coach Bo Ryan ha vinto in toto il confronto sul ring dei fondamentali con il rivale Calipari. Ora Wisconsin si prepara ad una finalissima contro Duke, ma questa è un’altra storia, un’altra pagina da scrivere nel libro mastro della NCAA.