Lo Spalding Hoophall Classic è un fantastico torneo riservato alle migliori high schools della nazione che si tiene in questo periodo dell’anno negli Stati Uniti. Un appuntamento imperdibile e anche un fatto culturale, tanto che riceve le attenzione di buona parte dei media di settore e spazi su canali sportivi nazionali.

L'immagine dell'Hoophall Classic

L’immagine dell’Hoophall Classic

E’ permeato da un’aurea particolare, nonostante l’età dei giocatori, forse per la vicinanza con la sede della Basketball Hall of Fame. Siamo a Springfield, Massachuset. Il programma della manifestazione era vario e interessante anche quest’anno, come sempre. Tra le tante partite in programma, alcune istantanee di queste, potevano da sole riassumere il torneo.

Ci riferiamo a quelle relative per esempio alla partita giocata tra New Hampton School e la Huntington Prep, lo scorso 20 Gennaio e andata in diretta su ESPN1. Ha vinto la Huntington Prep, 56-47, per la cronaca. Ma gli occhi di tutte le persone che assiepavano la Black Arena, hanno seguito in modo particolare Andrew Wiggins e Noah Vonleh.

Il primo è semplicemente il miglior prodotto della classe attuale di giocatori delle high schools. Wiggins, senior, è una shooting forward (6-8/215) che viaggia a 21.4 punti e 11.1 rimbalzi di media con 2.1 assists, steals e blocks a corredo. Dalla prima partita della stagione Wiggins, ha segnato più di 30 punti 2 volte, e 7 volte tra 20 e 30 punti in 17 partite. Per talento e in modo particolare atletismo stacca quasi tutti coetanei di alcune vasche.

Il ragazzo non ha ancora diradato la nebbia che permea la scelta del college. E niente è emerso al momento, grazie al lavoro congiunto della famiglia e dei suoi allenatori. Sei sono le squadre che possono ambire a lui: Florida State, Kentucky, Kansas, UNC, Syracuse e Ohio State.

Quel Noah Vonleh, che abbiamo citato in precedenza, è un giocatore che può giocare sulla carta nella sua dimensione di pallacanestro. Era tale la speranza di tutti, nella partita che vi abbiamo citato, di vedere confrontarsi i due talentuosi high schoolers. In realtà, la contesa è stata viziata dal fatto che Vonleh si è caricato di falli, dopo essersi confrontato anzitempo con il diretto rivale, e ha trascorso in panchina molto del primo periodo.

Per sincera ammissione di coach Fulford, allenatore della Huntington Prep, una mancata occasione:”Siamo veramente dispiaciuti e posso affermare lo stesso per Vonleh, condizionato dai falli in un’occasione cosi importate. Eravamo preparati per affrontare il loro giocatore migliore e non è stato cosi. Peccato“. Ha cosi fatto suo il proscenio, Wiggins, autore di 19 punti e 10 rimbalzi.

Vonleh per la cronaca, nel finale della gara ha riportato sotto i suoi fino a ridurre il divario a soli due punti. Xavier Rathan-Mayers (6-4/210, gioca attualmente entrambe le posizioni di guardia, è un’ottima presa per Florida State) ha poi con una tripla permesso rimandato avanti nel punteggio la Prep. Il duello sul campo avevo però perso molto del suo appeal, presente al fischio d’inizio. Vonleh (6-8/220), il talento reclutato da Indiana, mantiene giustamente immacolato l’opinione generale sul suo talento nonostante la partita, e rimane un rimbalzista principesco e sicuramente un giocatore anche più versatile di Wiggins. Attualmente è una spalla sotto al rivale per ballhandling e per atletismo. Nella partita lo ribadiamo un confronto più accurato non è stato possibile.

Dietro ai due gioelli facciamo un altro nome: si tratta di Travis Jorgensen, pg degli Huskies, autore di 13 punti nella contesa e 4 steals; assolutamente di ben altro spessore tecnico rispetto ai primi due, ma interessante per il piglio con cui ha tenuto gli Huskies in partita in assenza di Vonleh e per come ha accettato la sfida tecnica che gli si è presentata. E’ un target di Boston College.

Se questa era la primizia offerta dal programma dell’HoopHall, altri spunti d’interesse si potevano trovare in tutte le altre partite del calendario.

Per esempio a livello di singole prestazioni, spicca la partita eccellente di Wayne Selden (giocherà a Kansas), protagonista nella vittoria della sua Tilton School contro Vermont Academy 71-67. Selden, ha messo in mostra più dei punti segnati, la sua grandiosa versatilità, alla quale abbina un buonissimo talento. Ha giocato con gran intensità: ha rishiato di farsi male per recuperare un pallone, sbattendo la testa su una sedia. Giocatore fantastico per un sistema di pallacanestro come quello dei Jayhawks.

Nella partita tra Brewster Academy e South Kent School, vinta dai primi 88-55, ha davvero brillato Chris McCullough (giocherà a Syracuse), con 21 punti, 5 rimbalzi e 3 steals. E’ un junior 6-9 che gioca nella sua squadra entrambe le posizioni d’ala.

Jabary Parker con la maglia degli USA

Jabary Parker con la maglia degli USA

Nella contesa tra Simeon e Oak Hill Accademy, 81-68 il risultato finale in favore dei Wolverines, ha giganteggiato la figura di Jabary Parker, che ha messo la sua firma sul tabellino finale della partita con 28 punti (12-19) e 5 rimbalzi. Ma in maniera particolare, più dei punti segnati, ha colpito la sua capacità di segnare a tutto tondo; da diversissime posizioni e situazioni. E’ stata comune l’opinione che vede questa partita come la sua migliore della stagione,ma ribadiamo, più che per i punti, per il talento mostrato a diversi livelli. Ha cominciato piano la sua stagione per l’infortunio al piede (completamente recuperato), ed è parere comune, che abbia impressionato più di Wiggins in quel contesto. A Duke (e qualcuno anche qui da noi a dailybasket….) possono cominciare a sognare con pieno diritto.

Nella stessa partita tra Simeon e Oak Hill Academy, si sono messi in mostra positivamente il senior Kendrick Nunn (è un 6-3/180, gioca entrambe le posizioni di guardia e ha scelto Illinois) con 21 punti e 8 rimbalzi; Sindarius Thornwell (SF, 6-4/200, solidissima presa di South Carolina).

Nella partita tra Lone Peak e Arch Bishop Mitty, hanno stravinto i primi 81-46, ma nonostante la sconfitta, Aaron Gordon, ha messo in vetrina il suo talento e un atletismo che ha incantato il pubblico presente con elettrizzanti schiacciate e mettendo a referto 27 punti. Gordon è un senior (6-8/215), gioca entrambe le posizioni d’ala, e ha ridotto la lista dei college tra i quali sceglierà a soli 3 nomi: Washington, Arizona e Kentucky. E’ settimo nel ranking di ESPN, per i migliori 100 prospetti della classe 2013, e tra i pochi della prima fascia a non aver ancora scelto in quale college giocherà.

Questi e altri sono stati i protagonisti della manifestazione. Tra parentesi, immancabile il leggendario (davvero) coach Bob Hurley e la sua St.Anthony. E’ stata marcata l’impressione tecnica fornita dai migliori talenti e immutato, se non aumentato, assolutamente, il fascino della manifestazione, al termine della stessa. Appuntamento al prossimo anno.