La stagione collegiale è ormai definitivamente entrata nei meandri delle partite di conference e se gli occhi di molti sono puntati solo sulle ACC e Big 10/12 di questo mondo, dall’altra parte non si può negare come, anche soltanto numericamente, la gran parte dello show avvenga sui palcoscenici “minori” delle nostre care mid-major. Lo spettacolo e le sorprese non sono mancati neppure in queste primissime uscite, andiamo allora a rivedere i punti salienti di queste prime giornate.

La gioia degli Aces dopo la vittoria su UNI (usatoday.com)

La gioia degli Aces dopo la vittoria su UNI (usatoday.com)

Nella Missouri Valley sono bastate meno di 24 ore del nuovo anno per regalarci subito una delle sorprese maggiori di questi ultimi giorni, ovvero la vittoria di Evansville ai danni di Northern Iowa, il tutto dopo una prodigiosa rimonta che li ha visti recuperare quelli che erano stati perfino 16 punti di scarto a pochi minuti dalla fine del primo tempo. A rendere il tutto ancora più incredibile è il fatto che la rimonta sia giunta nonostante percentuali dal campo del 32% e un D.J. Balentine da soli 17 punti, con gli Aces che hanno portato a casa il risultato soprattutto grazie al proprio lavoro difensivo su Tuttle e ai rimbalzi offensivi di Mockevicius. Forse le ultime stagioni di Wichita State lo avevano fatto perdere di vista -a proposito, record di 2-0 per gli Shockers- ma a lungo la Missouri Valley è stata una delle conference dove il fattore campo ha pesato in assoluto di più e questa vittoria degli Aces su UNI non fa che riconfermarcelo. I Panthers si sono poi rifatti contro Loyola ieri notte, ma si prospetta una lunga corsa con gli Shockers per il predominio nella conference.

La conference protagonista di questo inizio di seconda parte di stagione è però la Big South che ha visto più colpi di scena nella sua prima giornata di qualsiasi major conference: possiamo iniziare con UNC-Asheville che, dopo aver collezionato un record di 4 vinte e 7 perse, ha sconfitto Radford con un tap-in a due secondi dalla fine di Jaleel Roberts e poi letteralmente annichilito Gardner Webb col risultato di 80-55. Molti di questi passi in avanti sono da attribuire anche alla maturazione di Andrew Rosey, divenuto più distributore di gioco e meno tiratore dalle rivedibili percentuali. Se cercate la protagonista delle partite più esaltanti della conference dovete però rivolgervi a Winthrop che, dopo aver battagliato in una sfida di parziali e vinto in overtime su Longwood, si è dovuta poi arrendere contro High Point in una gara finita al doppio overtime: 57 (27+30) punti complessivi per Kenny Moore in queste due maratone. D’altra parte High Point doveva rifarsi dopo una prima partita che l’aveva vista venire regolata senza difficoltà da Coastal Carolina, in quello che è stato l’opener tra le due squadre col miglior record all’interno della conference. I Panthers hanno risposto presente contro Winthrop ed in particolare John Brown, passato dai 12 punti contro Coastal ai 33 rifilati a Winthrop.

Nessuna grande sorpresa nella prima giornata di Atlantic 10, con la seconda che proporrà invece già qualche sfida più interessante, come Davidson-VCU e Dayton-St. Bonaventure. La Mid-American è una delle poche conference che non hanno dato ancora via alla propria regular season, ma Kent State si è comunque resa protagonista di una buona prova sul campo di Kansas, rimanendo sotto la doppia cifra di svantaggio fino a meno di dieci minuti dal termine, difficile chiedere molto di più, dato anche che i Jayhawks dovevano rifarsi dalla debacle contro Temple. Nella MAAC, con le squadre che si erano già affrontate in un paio di occasioni a dicembre, tant’è che tutte hanno almeno 3 partite di conference all’attivo, si staglia sopra a tutte Monmouth che, nonostante un record di 7-7, è ancora imbattuta e con un record di 4-0 nella conference e si è confermata una mina vagante all’interno della Metro Atlantic con due vittorie esterne su Canisius e Niagara. Dovrà fare attenzione Iona, favorita per la vittoria finale ma già sconfitta da Monmouth in dicembre.

(utsandiego.com)

(utsandiego.com)

Non è un’annata tutta rose e fiori per San Diego State che, dopo la brutta notizia del collasso in allenamento di Polee II, ha iniziato la propria stagione nella Mountain West con una vittoria di soli tre punti su Air Force e ha poi perso sul campo di Fresno State (6-9 in stagione): pur tirando meglio e catturando più rimbalzi degli avversari gli Aztecs sono andati subito sotto di 15 lunghezze nel primo tempo, anche per colpa di una pessima gestione di palla (18 perse a fronte delle 6 di Fresno) e nonostante un parziale di 17-0 che ha riportato la partita in parità gli Aztecs hanno poi dovuto piegarsi definitivamente dopo un contro-parziale di 9-1. Interessante sfida di vertice ora contro New Mexico, che ci dirà di più sul potenziale di entrambe le squadre. Bene invece Wyoming che ha regolato prima UNLV e poi San Jose State, ma è ora attesa dalla trasferta sul campo di Colorado State, fresca di uscita dalla top 25 nazionale dopo la sconfitta subita sul campo di New Mexico.

Ancora lontana la regular season per l’accademica Ivy League, dove Harvard, sempre la favorita davanti a Yale, torna alla vittoria con una facile sfida contro Grand Canyon dopo essere stata annichilita in successione da Virginia (la famosa partita dei 27 punti totali per i Crimson Tide) e la meno irresistibile Arizona State, con i ragazzi di Amaker che hanno dimostrato i loro limiti offensivi e ancor più a rimbalzo (40-23 il computo degli stessi contro i Sun Devils). Avevamo un po’ perso di vista dopo un avvio a rilento Georgia State, tuttavia la squadra della coppia Harrow-Hunter è partita con un 2-0 nella Sun Belt, dove resta la favorita, ma la trasferta dell’8 gennaio contro Louisiana-LaFayette ci dirà qualcosa in più sulle possibilità di vedere i Panthers al torneo NCAA, anche se sappiamo che tutto si deciderà solo nel torneo di conference.

Una serata da ricordare per Kahlil Felder contro Valparaiso (hustlebelt.com)

Una serata da ricordare per Kahlil Felder contro Valparaiso (hustlebelt.com)

Tre trasferte per aprire la stagione nella WCC e nessun problema per Gonzaga che batte in successione BYU, San Diego e Portland continuando ad esprimere, eccezion fatta per la brutta partita contro San Diego, uno dei migliori basket offensivi della nazione. Al momento nella West Coast solo Saint Mary’s tiene testa agli Zags con quattro vittorie in altrettante partite. Nella Horizon atteso debutto per Green Bay stanotte contro Wright State: al momento al comando della conference c’è Cleveland State (6-8 prima dell’inizio della stagione della Horizon) che ha avuto la fortuna di aprire contro due squadre peggiori di lei, ma la sopresa maggiore è giunta dalla sconfitta di Valparaiso in overtime contro Oakland (4-10 prima della gara): per i Grizzlies un ottimo avvio (17-4 dopo 6 minuti) e soprattutto il career high di Kahlil Felder, autore di 32 punti di cui ben 19 dalla lunetta, mentre per Valparaiso Peters, miglior realizzatore della squadra, è stato limitato a 7 punti con problemi di falli.