Kendall Williams, lo Steph Curry dei Lobos

Kendall Williams, lo Steph Curry dei Lobos

La chiamano “Brackey Builder Week”. Sostanzialmente la settimana nella quale si decidono I conti per chi potrà accedere alla March Madness senza passare da una difficoltosa vittoria del torneo di Conference e chi sarà costretto ad accontentarsi di un NIT o qualche torneo simile o ancora dovrà limitarsi ad osservare gli altri seduto comodamente sul proprio divano. Nella MWC il piatto principale di questi sette giorni era quello offerto da New Mexico e San Diego State, che si sono scontrate proprio questa notte in una gara che odorava tanto di finale anticipata. Il menu notturno comunque era piuttosto ricco, dunque andiamo a ricapitolare tutto ciò che è successo nelle ultime partite.

Cominciamo da Boise State, che ha iniziato il suo rush finale con una bella quanto convincente vittoria su Nevada per 47-73 grazie ad un ispirato Anthony Drmic da 26 punti. Ottimo il momento della guardia dei Broncos, che dopo un periodo di magra, di “slump”, come lo chiamerebbero loro, ha ritrovato finalmente il tocco magico e ha ricominciato a trascinare i suoi compagni come ad inizio stagione. Terza vittoria consecutiva per Boise State, che ritorna sopra il 50 percento di vittorie e con un buon torneo della MWC potrebbe ancora aspirare ad un posto nella competizione finale. Dall’altra parte per Nevada ennesima prova deludente, con i soli 13 punti di Deonte Burton a tenere pur parzialmente in partita i Wolf Pack, che incamerano l’ennesima sconfitta in un primo anno di Mountain West Conference che ha regalato soprattutto delusioni.

Proseguiamo con Colorado State, che ritrova il successo dopo due ko di fila regolando sul parquet di casa i tutt’altro che indomabili Fresno State Bulldogs col punteggio di 67-74. Ennesima grande prestazione di tutta la squadra dei Rams, che dimostrano di avere molte frecce al proprio arco ritrovando un Wes Eikmeier da 18 punti oltre ai 16 di Dorian Green e ai 12 (con altrettanti rimbalzi) di un sempre solido Colton Iverson. Buona prova dunque per Colorado State, che dopo essere uscita dalle Top 25 dimostra di essere ancora più che presente mentalmente facendo il suo dovere contro una squadra in tutto e per tutto più debole e trascinata dal solo Kevin Olekaibe e dai suoi 18 punti.

Ed infine concludiamo con lo scontro al vertice  tra SDSU e New Mexico, che si è concluso con la vittoria di quest’ultima per 60-70. L’ultima partita tra le due squadre si era conclusa con la vittoria degli Aztecs, avvantaggiati dalla serata no dei lunghi dei Lobos, Kirk e Bairstow, i quali avevano registrato la miseria di 2 punti in due, mentre nell’ultima notte la musica è stata totalmente diversa. New Mexico ha dominato il pitturato, trascinata dai 25 punti di Alex Kirk (season high) e dai 16 di Bairstow. Decisivo per i Lobos un parziale di 15-3 nel secondo tempo, che ha spaccato la partita sul 48-33, e come al solito per la squadra di coach Alford la chiave è stata la pressione difensiva dei suoi esterni, abili a limitare Jamaal Franklin a un povero 3-13 dal campo, stesso score del tiratore Xavier Thames,  che ha chiuso con 8 punti. Quando gli Aztecs tirano così la vittoria non può che rimanere un miraggio, ma nonostante questo la determinazione e soprattutto la forza fisica mostrata da Franklin e compagni nel corso della stagione dovrebbe garantir loro una strada piuttosto lunga all’interno del torneo di Conference. Potrebbe non essere l’ultimo confronto tra queste due squadre.

Prima di lasciarci con i consueti numeri ci permettiamo qualche pensiero sparso, a cominciare dall’ennesimo segnale della caratura di New Mexico, che ha fatto suo il confronto infrasettimanale con Colorado State trascinata dal career high del playmaker Kendall Williams, autore di 46 punti, dei quali vi diamo conto nel giorno dei 54 al Madison di Stephen Curry. Difficile un paragone tra i due in quanto il giocatore dei Warriors è molto più tiratore, ma a livello di leadership, di ball handling e di precisione nei passaggi la guardia dei Lobos potrebbe essere una sua versione in piccolo, ma con una maggior taglia fisica e propensione alla difesa. Vietato sottovalutarlo per una carriera anche nel mondo professionistico.

Un ultima riflessione per UNLV, che dopo una striscia completamente negativa sembra essersi definitivamente rialzata in questi ultimi tempi vincendo le ultime tre partite. Il futuro sembra altrettanto roseo per i Rebels, attesi da un calendario non impossibile e con ancora qualche possibilità di ritornare nel ranking nazionale e quindi di giocarsi legittimamente le proprie carte durante la Selection Sunday. Al fine di riuscire nell’arduo compito sarà decisivo l’ulteriore miglioramento del freshman Anthony Bennett, che aveva iniziato la stagione a livelli stellari e che è andato spegnendosi nelle ultime settimane: dovesse ritrovare la forma UNLV potrebbe a sorpresa tornare a farsi pericolosa per la vittoria della MWC.

Come promesso ecco i consueti numeri dei migliori giocatori a livello statistico e la classifica di Conference.

PUNTI

1)      Mike Lyons (Air Force) 18.6

2)      Jamaal Franklin (SDSU) 17.2

3)      Anthony Bennett (UNLV) 17.0

4)      Anthony Drmic (Boise State) 16.9

5)      Malik Story (Nevada) 16.1

RIMBALZI

1)      Colton Iverson (Colorado State) 9.9

2)      Pierce Hornung (Colorado State) 9.3

3)      Leonard Washington (Wyoming) 9.2

4)      Jamaal Franklin (SDSU) 9.1

5)      Anthony Bennett (UNLV) 8.4

ASSIST

1)      Anthony Marshall (UNLV) 5.9

2)      Kendall Williams (New Mexico) 4.7

3)      Dorian Green (Colorado State) 4.1

4)      Todd Fletcher (Air Force) 4.0

5)      Derrick Marks (Boise State) 4.0

CLASSIFICA GENERALE

1)      New Mexico 11-2 (24-4)

2)      Colorado State 9-4 (22-6)

3)      UNLV 8-5 (21-7)

4)      San Diego State 8-6 (20-8)

5)      Boise State 7-6 (19-8)

6)      Air Force 7-6 (16-10)

7)      Wyoming 4-10 (18-10)

8)      Nevada 3-10 (12-15)

9)      Fresno State 3-11 (9-18)