Upset, overtimes, rimonte, gare decise all’ultimo assalto insomma tutto il repertorio di quello che chiamiamo March Madness  si è puntualmente materializzato anche in questo first round del tournament della SouthEastern Conference.

#8 Missouri – #9 Texas A&M  91-83 (2OT)

Jonathan Williams (Missouri) AP Photo

Jonathan Williams (Missouri) AP Photo

Certamente Missouri e Texas A&M sono due squadre che si conoscono alla perfezione, e non solo per essersi già incontrate nel corso di questa stagione, ma perchè i due coaches sono legati da una profonda e fraterna amicizia; infatti Billy Kennedy coache dei texani è stato assistente di Frank Haith nel biennio 2005-2006 all’università di Miami. Ovvio che questo abbia portato a match tiratissimi, il precedente in stagione è terminato 57-56 per Mizzou, altamente spettacolari con continui pareggi e cambi di vantaggio, solo nei 10′ conclusivi abbiamo assistito a 6 parità e 11 cambi di vantaggio. Era dal 1987 che nel tounament della SEC non si assisteva ad un doppio overtimes, e mai come in questo caso possiamo affermare che sono stati i falli, ed i conseguenti tiri liberi a fare la differenza: 53 viaggi in lunetta per i Tigers hanno portato 40 punti che in un match simile immmaginate quale valenza possano avere avuto. Quattro giocatori in doppia cifra per i Tigers con 26 punti di Jabari Brown anche se la palma di migliore realizzatore del match và ad Alex Caruso con 28 e che uscendo per falli nel secondo prolungamento ha tolto agli Aggies la migliore arma offensiva della squadra

#6 Ole Miss – #14 Missisippi State  78-66

Per oltre 30′ di gioco i Bulldogs hanno cullato il sogno di riuscire in un altro colpaccio come quello di ieri; oltretutto in un match come questo che aveva per i tifosi un sapore tutto particolare, dal momento che si trattava di un derby statale molto sentito e che vanta già 250 percedenti. E la speranza di MSU era certamente giustificata dal momento che al 4′ della ripresa i Bulldogs guidavano il match per 55 a 38 e gli uomini di Andy Kennedy sembravano decisamente alle corde; solo a questo punto e cominciata la rimonta a suon di triple, 8 da qui altermine dell’incontro, e in soli 8′ i Rebels hanno completato la loro rincorsa. Ovviamente è stata una tripla di Marshall Henderson a dare il primo vantaggio sul 57 a 56 a Ole Miss che ha preso fiducia ed ha chiuso in scioltezza sul 78 a 66. Sempre sugli scudi la coppia Henderson- Jarvis Summers con 21 punti ciascuno, mentre la coppia di top scorer di Missisippi State è stata composta da Craig Sword e Fred Thomas che hanno messo 16 punti sui relativi tabellini.

#5 Arkansas – #13 South Carolina 69-71

Brenton Williams (S.Carolina) e Bobby Portis (Arkansas) AP Photo

Brenton Williams (S.Carolina) e Bobby Portis (Arkansas) AP Photo

Se ci si attendeva un upset, onestamente non era questa la partita che ci faceva accendere la luce rossa, l’ottimo finale di regular season e tutte le carte in regola per trovare la postseason davano ai Razorbacks tutti i vantaggi del caso, ma ancora una volta South Carolina ha stupito tutti con un back to back di vittorie che non arrideva ai Gamecocks dal tournament del 2006. Partita dura ed intensa con parità ripetute e vantaggio che non ha mai superato i sei punti per una o per l’altra squadra, decisa da un bersaglio di Mindaugas Kacinas a 50″ dalla sirena. La vera sorpresa è stata però la supremazia dei Gamecocks a rimbalzo in quella che, per tutta la stagione, è stato uno dei punti di forza dei Razorbacks, una statistica che dice 40 a 24 per SC e che anche in questo caso ha visto il lettone Kacinas ergersi protagonista completando con 10 rimbalzi la sua doppia doppia di giornata. Soltanto 13 punti per il migliore realizzatore di Arkansas Coty Clark, che hanno però avuto altri tre giocatori in doppia cifra, cosi come sono stati quattro i Gamecocks a superare i 10 punti con Sindarius Thornell leading score a 17.

#7 Louisiana State – #10 Alabama  68-56

Non poteva che terminare così la deludente stagione dei Crimson Tides, con una prestazione incolore che ha portato ad una ovvia sconfitta contro la più solida Louisiana State che ha dominato la partita per tre quarti della sua durata. Alabama ha retto solo 11′ alla migliore organizzazione dei Tigers che hanno preso un vantaggio di 8 punti e che non ha più consentito di riavvicianrsi ai Tides. Con un misero 36% dal campo, e con solo 18 canestri su azione degli avversari, per LSU è stato un gioco da ragazzi controllare con facilità il match guidando in tutte le statistiche, dai rimabalzi, alle stoppate, ai recuperi agli assists, insomma un dominio che và ben oltre ai 12 dodici punti di scarto fra le due formazioni. Nel tabellino marcatori, spiccano i quattro Tigers in doppia figura, guidati da Shavon Coleman con 15 punti, e con 5 su 9 nelle triple, mentre soltanto Shannon Hale ha firmato la doppia cifra fra i giocatori di Alabama e con 11 punti.

PROGRAMMI QUARTI DI FINALE

#1 Florida vs # 8 Missouri

#2 Kentucky vs #7 LSU

#3 Georgia vs #6 Ole Miss

#4 Tennessee vs #13 South Carolina