Sheehey ha appena messo il tiro vincente

Indiana-VCU 63-61

Confessiamo di avere una vecchia e naturale simpatia per IU, nata dai tempi del generale Bobby Knight duro e puro genio del basket di inizio anni 80, gli Hoosiers per noi rappresentano la vera essenza del college basketball con la tradizione, i codici accademici rispettati, la passione degli hoosiermaniacs, le loro magliette poco mutate negli anni e senza nome sulle spalle (basti pensare alle orride divise fluo-mimetiche di Baylor, un obbrobrio che andrebbe vietato) e vederla scivolare nell’anonimato nei difficili anni post Knight ci faceva male. Ma Tom Crean ha finalmente riportato i colori bianco-rossi in alto e dopo un decennio di attesa Indiana torna alle sweet sixteen dove affronterà Kentucky già battuta alla Assembly Hall col canestro da tre sulla sirena di Christian Watford.

E per battere i Wildcats, lanciatissimi verso New Orleans, ci vorrà un nuovo miracolo, un impresa da March Madness.

Per arrivarci Indiana ha dovuto battere una squadra tosta ed esperta come VCU, abituata ad essere rognosa in questo periodo dell’anno, e ci è riuscita con un tiro piazzato dall’angolo dell’ala piccola Will Sheehey, nipote di quel Tom visto in Italia alla Dinamo Sassari, che a 12” dal termine ha segnato il canestro vincente con Brandenberg che poi sbaglia sulla sirena il tiro da tre per la vittoria dei Rams.

Se Sheehey ha messo il canestro vincente i protagonisti sono stati Cody Zeller, fratello minore del Tyler di North Carolina, con 16 punti e 13 rimbalzi, l’ala forte Christian Watford con altri 16 punti e 4-5 da tre e Victor Olapido decisivo nella rimonta dei 5 punti di vantaggio che VCU si era procurata, fra i Rams 15 punti di Bradford Burgess e 13 di Rob Bradenberg.

Kentucky-Iowa State 87-71

I Cyclones non riescono nell’impresa di ripetere l’upset dopo aver battuto UConn ma se gli Huskies erano una grande squadra solo sulla carta questo non vale per i Wildcats, autentici rulli compressori e decisamente i favoriti per vincere il Torneo se Marquis Teague gioca come stanotte, il play di Calipari ha dominato la sfida segnando 24 punti con 10-14 dal campo e 7 assist innescando i tiratori Darius Miller (19 con 3-6 da tre) e Doron Lamb (16 con 5-7 da tre) e trovando con puntualità Anthony Davis (15+12) sotto canestro. Gara subito messa in ghiaccio nel primo tempo (38-27) e poi agilmente controllata nonostante i tentativi di Royce White, ottimo coi suoi 23 punti e 9 rebs,

Heslip ha aggiustato il mirino

Baylor-Colorado 80-63

Pazzesca prestazione balistica per la guardia canadese Brady Heslip, nipote di Jay Triano ex coach dei Toronto Raptors e della nazionale del maple leaf, il tiratore, che di solito si limita a raccattare i tiri che le star dei Bears gli lasciano, è letteralmente on fire e segna 27 punti con 9-12 da tre annichilendo i Buffs e portando la squadra di coach Drew alla sweet sixteen dove affronterà la vincente di Xavier contro la sorpresa Lehigh. Bene anche Pierre Jackson, compagno di reparto, con 15 punti mentre la potente batteria di lunghi si è limitata a far legna.

Colorado ha retto un tempo, chiuso sul -2, poi è stata schiantata dallo show di Heslip, al career high, ma si consola con una grande stagione ed il titolo della Pac12.