Archie Miller, allenatore di Dayton, sta vivendo un sogno - AP Photo

Archie Miller, allenatore di Dayton, sta vivendo un sogno – AP Photo

La favola della “cinderellaDayton prosegue senza intoppi e questa volta a farne le spese sono i ragazzi di Stanford, che tanto avevano impressionato contro Kansas. Riusciranno i Flyers nella finale di Sabato a superare anche la corazzata Florida?

#1 Florida vs #4 UCLA : 79-68

I Bruins sono riusciti a tenere viva la partita per 30 minuti, segnando oltre 20 punti in transizione e mantenendo sempre molto elevato il ritmo della gara. Negli ultimi 10 però i Gators hanno preso il controllo del gioco, hanno rallentato il ritmo e non c’è stata più partita. Quando un canestro di Norman Powell ha fissato, verso la metà del secondo tempo, il risultato sul 56-55, i Gators hanno piazzato un parziale di 10-0 che ha di fatto ucciso la gara. Michael Frazier II ha letteralmente bombardato il canestro avversario, segnando cinque triple su otto tentativi, per 19 punti totali. La forza della squadra di coach Billy Donovan è senza dubbio la profondità del roster e il fatto che almeno due o tre giocatori posso andare “on fire” in attacco e segnare dieci – quindici punti in pochi minuti. Florida risulta quest’anno la vera squadra da battere, imbattuta dal 2 dicembre 2013, è alla quarta finale di regional consecutiva ed in striscia positiva aperta di 29 vittorie consecutive. UCLA ha giocato comunque una buona gara, dimostrandosi rivale di valore, ma la scarsa precisione da oltre l’arco (3-18 in totale) ha fatto la differenza. Molto impreciso Kyle Anderson, che ha segnato solamente 11 punti con 4-11 dal campo. Altro fattore a favore di Florida è stato l’aiuto dalla panchina, che nel loro caso ha fruttato 23 punti, contro solo gli 11 degli avversari. I Gators hanno portato quattro giocatori in doppia cifra di punti segnati, a riprova della completezza del roster: Scottie Wilbekin ha segnato 13 punti,  Casey Prather 12 e Dorian Finney-Smith, uscendo dalla panchina, ne ha aggiunti 10. Florida è attesa ora dalla sfida contro Dayton per dimenticare finalmente la bruciante sconfitta dell’anno scorso contro Michigan.

#11 Dayton vs #10 Stanford : 82-72

Coach Archie Miller, dopo questa cavalcata spettacolare dei suoi Flyers, farà bene a tenere la borsa pronta perché a fine torneo sicuramente il suo telefono non smetterà un attimo di squillare. La sua squadra ha giocato una partita davvero perfetta. Sicuramente l’entusiasmo che sta coinvolgendo i giocatori di Dayton permette loro di giocare oltre le proprie potenzialità, ma l’organizzazione di gioco e la precisione con la quale i Flyers rispettano il piano del loro allenatore è incredibile. Così anche Stanford, che aveva impressionato battendo la favoritissima e fortissima Kansas, deve arrendersi senza essere mai stata vicina a poter vincere la partita. L’aspetto che lascia ancor più increduli è che la panchina di Stanford ha contribuito per soli due punti, mentre quella di Dayton, che sulla carta non ha un roster particolarmente ricco, ne ha segnati addirittura 34. Ben undici giocatori dei Flyers sono finiti sul tabellino. Quando si dice una vittoria di squadra. Per i Cardinal altra grande prova, dopo quella contro Kansas, per la fascia senior Dwight Powell, che ha segnato 17 punti e catturato 9 rimbalzi. Il top scorer per Stanford è stato Chasson Randle, ma con un pessimo 5-21 dal campo.