La schiacciata vincente di Michael Qualls (Arkansas) AP Photo

La schiacciata vincente di Michael Qualls (Arkansas) AP Photo

E’ bastato il terzo turno della regular season della SouthEastern Conference per dimezzare il gruppo delle squadre che comandavano la classifica, alle vittorie di Florida e Texas A&M hanno fatto da controaltare le sconfitte di Kentucky e Georgia; nettamente prevedibile quella dei Bulldogs contro i favoritissimi Gators molto meno scontata quella dei Wildcats contro Arkansas.

Un match tiratissimo che si risolve all’ultimo secondo dell’overtime con una schiacciata, come può essere definita se non esaltante? E certamente esaltati erano i tifosi che gremivano la Bud Walton Arena e che sono esplosi come un sol uomo alla schiacciata di Michael Qualls proprio sul morire del supplementare che ha sancito il successo dei Razorbacks per 87 a 85; il match sembrava destinato a prolungarsi in un secondo overtime quando una tripla di Andrew Harrison aveva fissato una nuova parità a soli 3″ dal termine. Nonostante il pochissimo tempo a disposizione, Arkansas (1-2) riusciva ugualmente a costruire un tiro per Rashad Madden, tentativo  che seppur fallito permetteva a Qualls di cattirare il rimbalzo offensivo per la schiacciata vincente. Proprio Qualls ha guidato un terzetto di Razorbacks in doppia cifra, con Alandise Harris e Bobby Portis, mentre per Kentucky (2-1) James Young è stato il top scorer del match con 23 punti e Julius Randle ha confezionato l’ennesima doppia doppia stagionale con 20 punti e 14 rimbalzi.

Michael Frazier (Florida) AP Photo

Michael Frazier (Florida) AP Photo

Florida (3-0) contro Georgia (2-1) era il match che vedeva opposte due delle squadre che comandavano la classifica, ma lo svolgimento della partita ha certamente confermato che per quanto sia meritata e prevista la leadership dei Gators, tanto sorprendente e destinata a rapida conclusione fosse l’imbattibilità dei Bulldogs. Senza storia si è dunque sviluppato che il match che grazie ad un parziale di 26-5 aveva permesso ai Gators di andare al riposo sul 36-16, e che nella ripresa ha visto Georgia risalire solo ad un -14 divario che non ha evidentemente mai impensierito troppo Florida. Michael Frazier ha guidato Florida con 21 punti e che ha visto altri tre giocatori segnare in doppia cifra nel 72-50 finale.

Il turno casalingo che il calendario destinava a Texas A&M (3-0) sembrava perfetto per mantenere il comando della division, infatti South Carolina (0-3) non doveva, sulla carta, offrire un ostacolo troppo impegnativo per gli Aggies; ma l’andamento del match è stato tutt’altro che agevole per i padroni di casa. I Gamecocks nel primo parziale hanno raggiunto anche 11 punti di vantaggio e Texas A&M sembrava in netta difficoltà contro la velocità degli avversari; ma la scarsità della panchina di South Carolina unita all’infortunio di Tyrone Johnson, hanno reso ancora più sanguinoso il problema falli che ha attanagliato i Gamecocks per tutta la ripresa e che a luingo andare ha poi permesso il rientro degli Aggies e la successiva vittoria per 75-67. Grande merito di questa rimonta và iscritta al secondo tempo di Jamal Jones, 16 dei 22 punti totali nei secondi 20′, ma anche ai 41 liberi tirati dagli Aggies che hanno spesso aiutato a muovere il tabellone in momenti di scarsa vena offensiva.

Trevor Releford (Alabama) AP Photo

Trevor Releford (Alabama) AP Photo

Lo scontro fra Alabama (2-1) e Mississippi State (1-2) doveva servire ai Tides per dimostrare ai propri tifosi di avere smaltito la prima parte di stagione altamente deludente, difficoltà ampiamente dimostrata dalle 8 sconfitte già subite in stagione, e finalmente i Crimson Tides hanno risposto presente. Un match comandato quasi per intero, un vantaggio mai sceso sotto i 12 punti nella ripresa, un finale di 80-61, hanno dato a Coach Anthony Grant le risposte che si attendeva dai suoi ragazzi. Di tutte queste risposte la più forte è stata indubbiamente quella fornita da Trevor Releford che con i suoi 28 punti è salito al 14esimo posto ogni epoca fra i marcatori di Alabama.

Una partita da vincere, senza mezzi termini, era quella che Tennessee (2-1) andava ad affrontare contro Auburn (0-3); vuoi per la netta differenza di valore dei roster vuoi perchè il prossimo turno vedrà i Vols impegnati a Lexington contro Kentucky in un match decisamente ostico. Incontro che è scivolato via senza troppi affanni per Tennessee, tranne per le primissime fasi del match, a cui è bastato premere un poco sull’accelleratore per creare un parziale di 16-6 che ha dato il vantaggio definitivo ai Volunteers. Entrambi i giocatori maggiormente attesi sulle due sponde: Jordan McRae per Tennessee con 21 punti e Chris Denson per Auburn con 24 sono risultati i migliori marcatori dell’incontro che è terminato con il punteggio di 78 a 67.

Andre Stringer (LSU) AP Photo

Andre Stringer (LSU) AP Photo

Altra partita decisa all’overtime è stata quella fra Ole Miss (2-1) e Louisiana State (1-2) due ottime squadre che hanno dato vita ad un gran bel spettacolo terminato con la vittoria dei Rebels per 88-74. LSU aveva avuto la ghiotta opportunità di chiudere il match nei 40′ regolamentari ma Anthony Hickey ha fallito il jumper che avrebbe dato la vittoria ai Tigers. Purtroppo per i ragazzi di Baton Rouge il supplementare è risultato un vero e proprio calvario dal momento che hanno subito un parziale iniziale di 11-0 che ha tolto loro qualsiasi possibilità di vittoria e che ha lanciato Ole Miss all’inseguimento delle due capolista.  Fra i marcatori da rilevare il career high di Andre Stringer con 21 e cinque triple su otto tentativi, prestazione ottenuta uscendo dalla panchina.

Ultimo incontro in programma era quello che vedeva affrontarsi al Memorial Gym Vanderbilt (1-2), ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale in conference e Missouri (1-2) che dopo un inizio folgorante con 11 vittorie consecutive, ha subito negli ultimi 15 giorni ben due bruschi stop. Ed il momento non felice dei Tigers è proseguito di fronte ai Commodores che hanno capitalizzato alcuni minuti di confusione offensiva di Mizzou per prendere un leggero vantaggio e portarlo a fatica all’arrivo per una corroborante vittoria per 78-75. Rod Odom, 24 punti,  è stato  il giustiziere di Mizzou con le sue sei triple quasi tutte in momenti chiave del match, mentre sul fronte degli sconfitti i solito binomio Jabari Brown, Jordan Clarkson ha messo a segno ben 40 dei 75 punti finali di Missouri.