Michael Kidd-Gilchrist

Alla vigilia della partenza del torneo di conference, Kentucky si riprende la posizione numero 2 nella nazione approfittando della sconfitta di Ohio State; mentre vanno anche segnalate le decime vittorie stagionali di Alabama, Arkansas e Louisiana State.

Kentucky #2 (13-1) Tornano sul gradino #2 i Wildcats di coach Calipari grazie ad una serie di vittorie che hanno portato a 44 i successi casalinghi alla Rupp Arena. Vittorie agevoli contro Samford (82 a 50) con 26 punti di Doron Lamb, contro Loyola Marymound (87 a 63) con un grandissimo Kyle Wiltjer a  24 punti e contro Lamar (86 a 64) con Michael Kidd-Gilchrist top scorer a 18 punti. L’ultimo impegno del 2011 ha visto presentarsi a Lexington la #4 Louisville, e i due rookies Kidd-Gilchrist e Anthony Davis hanno letteralmente dominato sia a rimbalzo (19 e 11) che come realizzatori (24 e 18). In una partita che ha vitso i Cardinals comandare solo sul 2-0 e riagganciare Kentucky sul 40 a 40 e stato il parziale di 7 a 0 nel giro di 30″ a dare la spallata decisiva al match concluso sul 69 a 62 per i Wildcats.

Mississippi State #15 (13-2) Il periodo natalizio ha portato ai Bulldogs due vittorie ed una sconfitta, ma paradossalmente è stata proprio la sconfitta a dare le maggiori indicazioni sul buonissimo stato di salute di State. Il primo match ha visto i Bulldogs dominare Northwestern State per 82 a 67 con Arnett Moultrie in doppia doppia con 24 punti e 14 rimbalzi, un poco più complessa da sbrigare è stata la pratica Utah State battuta solo nel finale con il punteggio di 66 a 64 grazie ad una tripla di Rodney Hood autore anche di 16 punti. Solo sfiorato, invece, il grande risultato contro Baylor che alla fine ha avuto la meglio su MSU per 54 a 52; nonostante un ottimo Renaldo Sidney e nonostante i due match ball falliti dai Bulldogs con Hood e Bost.

Kenny Boynton

Florida #13 (11-3) Se non potevano creare dei grossi problemi a Florida gli scontri con Mississippi Valley State (82 a 54), con Florida State (82 a 64) e contro Yale (90 a 709 sempre con la coppia Boynton/Walker sugli scudi; le difficoltà sono arrivate contro Rutgers e con loro la terza sconfitta stagionale. Battuti per 85 a 83, i Gators hanno comunque avuto nelle mani la tripla della vittoria nel secondo overtime fallita da Walker, dopo che, al contrario Rutgers aveva raggiunto sulla sirena Florida sia nei regolamentari che nel primo supplementare.

Alabama (10-3) Solo due impegni per Alabama che, dopo le tre sconfitte nelle ultime quattro partite, ha ripreso a mordere in difesa e quindi a vincere con continuità. Convincente la prestazione contro Oklahoma State battuta per 69 a 52 con 19 punti di Trevor Releford in un match dominato dal primo al quarantesimo minuto; così come nessuna difficoltà hanno incontrato i Tides nel battere anche Jacksonville per 72 a 55 sempre con Releford top player a 18 punti e con la difesa grande protagonista nella ripresa con appena 18 punti subiti.

Arkansas (10-3) Momento decisamente positivo per Arkansas che nel breve volgere di 11 giorni ha inanellato 4 vittorie consecutive che le hanno permesso di raggiungere le dieci vittorie stagionali. Diciamo subito che gli avversari affrontati dai Razorbacks non erano proprio delle corazzate, ma tanti incontri così ravvicinati spesso possono riservare delle amare sorprese. Eastern Kentucky, Louisiana Tech, Charlotte e Texas Southern sono tutte state sconfitte con più di 13 punti di margine, con i due top scorer del team Marshawn Wade e Rickey Scott sempre in evidenza fra i marcatori.

Ralston Turner

Louisiana State (10-3) Anche i Tigers di Baton Rouge, continuano nel loro momento magico, con le tre vittorie in queste due settimane, hanno inanellato ben 7 successi consecutivi che hanno portato il loro score stagionale sul 10-3. Caratteristica principale di molte di queste vittorie (7 per l’esattezza), è stato il tenere gli avversari sotto i 60 punti e tutte le volte che questo è avvenuto LSU è uscita vittoriosa dal campo di gioco. Assolutamente di rilievo è stata la vittoria in trasferta contro la allora imbattuta Marquette per 69 a 59 con Ralston Turner autore di 22 punti; mentre molto più scontati sono stati i successi contro North Texas e Grambling.

Auburn (9-3) Impegnata nel classico torneo hawaiano di Natale, Auburn ha giocato ben cinque incontri nel breve lasso di 10 giorni, condiderato che i Tigers avevano giocato solo 7 incontri nei primi 45  giorni di stagione, si puo ben capire quanto impegnativo sia stato questo periodo per Auburn. Dopo le vittorie nei primi due turni eliminatori contro Florida A&M (76 a 69) e Hawaii (65 a 62) con Robb Chubb protagonista in entrambi i match; sono arrivate due sconfitte , una piuttosto pesante contro Long Beach per 64 a 43 e una molto più combattuta contro Texas ElPaso nella finale per il 3° e 4° posto per 83 a 76 nonostante l’ottimo Frankie Sullivan. Finita la parentesi Hawaiana, ultima partita dell’anno e vittoria casalinga contro Georgia Southern, sconfitta per 78 a 75 grazie ad uno straordinario parziale di 31-8 negli ultimi 10′ sotto la spinta del sempre più convincente Robb Chubb.

Mississippi (9-4) Sotto l’albero i Rebels hanno trovato praticamente solo carbone, infatti dopo un ottimo periodo che li aveva portati a ridosso del ranking, sono arrivate tre sconfitte consecutive che hanno riportato Ole Miss con i piedi per terra. Deludentissima la prestazione contro Middle Tennessee che ha battuto Mississippi per 68 a 56 con un break finale di 19 a 7, cosi come quella contro Dayton coincisa con un altra sconfitta per 62 a 50 ma con i Rebels praticamente mai in partita.

Vanderbilt (9-4)Continua la stagione di alti e bassi di Vanderbilt, che riesce ad alternare momenti positivi con altri assolutamente deficit. Negli ultimi impegni di questo 2011, i Commodores hanno fatto vedere delle buonissime cose mettendo a segno tre vittorie consecutive che rialzano un poco il morale di Vandy alla partenza del torneo di conference. Se le vittorie contro Longwood (99 a 71) e Lafayette (89 a 58) potevano essere considerate poco più di una sgambata di fine anno, di tuttaltro spessore è stata l’ottima uscita contro Marquette. In trasferta contro la #14 del ranking nazionale, Vanderbilt ha messo in mostra tutte le sue potenzialità, dominando il match senza patemi e con estrema tranquillità, ed i parziali di 29 a 6, 35 a 8, 53 a 30 ed il finale di 74 a 57 rendono ampiamente onore ai Commodores ed al grandissimo Jeffery Taylor migliore realizzatore del match con 19 punti.

Gerald Robinson

Georgia (9-5) Guardando il calendario di questo fine anno, per Georgia non erano certo attese delle partite che si potessero definire difficili; ed infatti i Bulldogs hanno trovato qualche difficoltà solo nel match contro Winthorp battuta in overtime per 92 a 86 con 22 punti di Gerald Robinson e 20 di Dustin Ware. Vittorie invece piuttosto nette sono giunte contro Mercer (72 a 58), Furman (64 a 50) e Delaware State (58 a 51), sempre con Robinson e Ware a condurre le danze per i Bulldogs.

South Carolina (7-6) Con le tre vittorie consecutive, South Carolina riesce per la prima volta in stagione a superare il 50% di vittorie ed a presentarsi alla vigilia del torneo della SEC con il morale decisamente più alto rispetto a qualche settimana fà. SE Louisiana, Wafford e South Carolina Upstate sono state le tre squadre affrontate e battute dei Gamecocks, che continuano ad avere delle prestazioni veramente di altissimo livello da Malik Cooke, che ha avuto 16,6 punti di media in questi 3 match.

Renaldo Woolridge

Tennessee (6-6) I tre successi di questi 15 giorni, sono una vera e propria boccata di ossigeno per i derelitti Volunteers di questa stagione e per il loro coach Martin, non certo la persona attualmente più popolare del campus di Tennessee. Anche UNC Asheville ed Eastern Tennessee State sono stati degli ostacoli non certo superati senza patemi dai Vols, ed i punteggi di 72 a 68 e di 66 a 63 fanno capire abbastanza bene con quanta difficoltà siano arrivati questi successi. Solo il match di fine anno contro Citadel ha regalato una vittoria in scioltezza (86 a 55) con la sorpresa di Yemi Makaujuola a 18 punti a fare da spalla al ben più conosciuto e collaudato Renaldo Woolridge.