Con il titolo della regular season della SouthEastern Conference in cassaforte da un paio di settimane, per Florida restavano solo due partite a separarla dalla perfect season quella che poteva essere la prima nella storia in un torneo a 18 incontri.

Charles Mann (Georgia) e Andre Stringer (LSU) AP Photo

Charles Mann (Georgia) e Andre Stringer (LSU) AP Photo

L’ultima trasferta dei Gators si è dimostrata poco più di un allenamento con South Carolina (5-13)  sepolta dalla valanga Michael Frazier autore di 37 punti in un successo per 72 a 46 che per Florida (18-0) corrispondeva anche alla 22esima vittoria consecutiva. L’ultimo atto della regular season come in tutti i thriller che si rispettino, prevedeva l’avversario sulla carta più duro ovvero Kentucky (12-6); ma vuoi che per i Gators di quest’anno non ci sono veramente avversari, vuoi che i Wildcats con la vittoria di mezza settimana per 55 a 48 contro Alabama (7-11) avevano già garantito il secondo posto nel seeding, in effetti l’ostacolo non si è certo dimostrato un insuperabile Izoard. Già avanti di 10 punti dopo soli 6′ grazie alla concretezza dei senior: Prather, Yeguete, Wilbekin e Young, giustamente celebrati in questa serata all’O’Connell Center e che hanno segnato i primi 14 punti dei Gators, lo squadrone di Billy Donovan ha preso via via il largo arrivando anche al +23 nel secondo tempo. A cavallo dei due tempi Kentucky aveva provato a ricucire un poco lo strappo, ma il risultato è stato solo quello di scendere sotto la doppia cifra di divario, subito ripristinato da un 6-0 che ha chiuso definitivamente la contesa terminata sull’86 a 68.

Decisamente in crescendo si è chiusa l’ottima regular season di Georgia (12-6) con tre vittorie nelle ultime quattro partite, e che dopo avere battuto Mississippi State (3-15) si è ripetuta contro Louisiana State (9-9) sconfitta nel weekend per 69 a 61 in quello che era uno degli scontri diretti per gli spot che andavano dal terzo all’ottavo posto. Match deciso ad inizio ripresa con un break lanciato da Nemanja Djurisic che ha portato i Bulldogs sul +12 conducendoli alla vittoria, in quella che è stata la migliore stagione regolare di Georgia dal 1990 anno in cui vinsero il championship della SEC con un bilancio di 13-5.

Jabari Brown (Missouri) e Jarnell Stokes (Tennessee)  AP Photo

Jabari Brown (Missouri) e Jarnell Stokes (Tennessee) AP Photo

A Tennessee (11-7) necessitavano due vittorie in questa ultima settimana per mantenere il quarto posto nel seeding, necessario per saltare il primo turno nel tournament di conference e se Auburn (6-12) non rappresentava un osso troppo duro da masticare, altro discorso era il match conclusivo casalingo contro Missouri (9-9). In effetti domare le Tigri di Auburn è stato ancora più semplice del previsto con i Vols che hanno segnato i primi dieci punti del match e che non sono più stati ripresi da Auburn. Nell’82 a 54 finale la parte del leone l’ha fatta Jarnell Stokes, che con i 20 punti segnati è diventato il 45esimo Vols a superare la vetta dei 1000 punti nella sua carriera universitaria. Si arrivava all’ultima uscita casalinga quella del Senior Day, e alla Thompson-Boling Arena era tutto pronto, compresi i 18519 spettatori, per attendere le altre Tigri quelle di Mizzou; doveva essere un avversario ostico ma il primo tempo dei Vols è stato spettacolare, soprattutto in difesa dove hanno proseguito nel loro trend di questi ultimi 10 giorni che li ha visti dominare nei primi tempi contro qualunque avversaria in un parziale che dice 122 a 57 (!)  nei 20′ iniziali degli ultimi tre match. Con  uno svantaggio di 21 punti per Missouri non c’è stata ripresa e il dominio della difesa di Tennessee è espresso benissimo dai solo 8 punti concessi a Jabari Brown, top scorer della SEC, medesimo trattamento riservato a Chris Denson, secondo marcatore della conference, tenuto a soli tre punti appena quattro giorni fa.

Dopo la valanga di triple, ben 17,  sotto cui Ole Miss (9-9) era stata sepolta da Arkansas (10-8) in un 110 a 80 che non ammetteva repliche, per i Rebels era vitale concludere con una vittoria contro Vanderbilt (7-11) per non perdere ulteriori posizioni nel ranking del torneo di conference. Già sapendo che la sconfitta di Texas A&M (8-10) contro Auburn avrebbe consentito a Mississippi di agguantare lo spot #6 con una vittoria, i Rebels hanno faticato le proverbiali sette camicie per avere la meglio dei Commodores che solo a 4′ dal termine sono stati raggiunti e superati da Ole Miss che ha chiuso il match grazie a due triple di Marshall Henderson, 18 punti, ancora una volta decisivo nel 65 a 62 finale. Squadra in notevole difficoltà, Mississippi ha ottenuto due sole vittorie nelle ultime otto uscite, e non ci meraviglieremmo affatto se i Rebels dovessero uscire al primo turno del torneo di Conference a dispetto del buonissimo spot di partenza, soprattutto se si dovessero trovare nuovamente ad affrontare Vanderbilt, questa volta in campo neutro.

CLASSIFICA  FINALE  SEC 2013/14

#1 Florida (18-0)   #2 Kentucky (12-6)  #3 Georgia (12-6)  #4 Tennessee (11-7)  #5 Arkansas (10-8)  #6 Ole Miss (9-9)  #7 LSU (9-9)

#8 Missouri (9-9)  #9 Texas A&M (8-10)  #10 Alabama (7-11)  #11 Vanderbilt (7-11)  #12 Auburn (6-12)  #13 South Carolina (5-13)

#14 Mississippi State (3-15)