Matteo Imbrò contro la Francia

UPS

Nazionale italiana Under 18 – L’Italia U18 di coach Capobianco vince nettamente anche la seconda partita al Torneo di Manheim, garantendosi il passaggio del turno e mettendosi in pole position per conquistare il primo posto del girone A. L’avversario di ieri era la Francia di Jaiteh, lungo potente ed atletico che però non è bastato contro la profondità ed il talento del nostro gruppo ’94, che ha portato a casa la vittoria con un perentorio 83-65. Questo risultato mette in luce ulteriormente le potenzialità di questa annata, che si candida per la vittoria finale del torneo e per un posto da protagonista ai prossimi europei di categoria di quest’estate. Nella vittoria con la Francia grande prestazione di Mirco Turel, autore di 20 punti, coadiuvato dal solito Imbrò che ha chiuso quasi in tripla doppia, 14 punti, 10 rimbalzi 9 assist.

Achille Polonara

Achille Polonara (ala/centro, Banca Tercas Teramo): parlando di nazionali giovanili, ecco uno dei suoi prodotti più recenti. Il nostro campionato (e la Nazionale Maggiore) hanno sempre più bisogno di italiani competitivi ad alto livello, perché i Mancinelli e gli Hackett non finiscano per essere mosche bianche nell’aridità del movimento azzurro. Uno dei nomi “caldi” in questo senso è quello di Polonara, già messosi in luce nelle scorse stagioni ma ora finalmente protagonista nella massima serie agli ordini di Alessandro Ramagli. Il ventenne anconitano sembra avvertire particolarmente l’assoluta necessità di punti della Banca Tercas, e contro la Otto Caserta fa registrare il massimo stagionale in punti e valutazione (rispettivamente 20 e 26) con l’aggiunta di 7 rimbalzi ed altrettanti falli subiti, con una prestazione da vero leader in particolare nel secondo quarto (vinto non a caso da Teramo 24-17). Una delle ricorrenti difficoltà dei giovani di belle speranze è confermarsi dopo gli iniziali exploit, la speranza è che per “Achi” questo sia solo l’inizio di una brillante carriera di respiro internazionale.

Una poderosa schiacciata di Lydeka (foto Brandolini)

Tautvydas Lydeka (centro, Scavolini Siviglia Pesaro): ogni volta che la maledizione degli infortuni colpisce Marco Cusin, in casa Scavolini Siviglia è allarme: le sue caratteristiche sono difficili da rimpiazzare così come la sua percentuale al tiro da due punti. Ma ecco, ancora una volta, impossessarsi prepotentemente della scena il lungo lituano: 8/9 al tiro da due, 6 falli subìti, 4/5 dalla lunetta, 9 rimbalzi, 4 recuperi, 34 di valutazione con cui ha determinato nella prima frazione di gioco il break mai più colmato dagli avversari di turno della Vanoli Braga Cremona. E’ ormai un fattore consolidato: quando Lydeka può partire in quintetto base a causa dell’assenza di Cusin, il suo rendimento subìsce una costante impennata. Stavolta è addirittura MVP di giornata.

Luca Dalmonte (foto Brandolini)

Luca Dalmonte (capo allenatore, Scavolini Siviglia Pesaro): giunto al traguardo della vittoria n° 150, il tecnico imolese merita un plauso alla carriera. Anche la stagione in corso non è stata priva di ostacoli, anche inquietanti in una piazza esigente, quindi difficile come poche altre. Tuttavia, ha mantenuto l’equilibrio in una situazione difficile recuperando progressivamente posizioni fino all’attuale terzo posto alle spalle di Siena e Cantù attraverso il successo odierno ottenuto contro una delle squadre più in condizione del periodo, annullandola in ogni posizione del campo ed estromettendo dalla gara il suo miglior terminale offensivo, Jason Rich.

Phil Goss

Phil Goss (playmaker, Cimberio Varese): importante successo esterno degli uomini di Carlo Recalcati che li proietta in solitudine in ottava posizione, saldi in zona playoff. In svantaggio di 14 punti a 6′ dalla conclusione, operano un prodigioso recupero, avvantaggiandosi di una panchina più profonda rispetto all’Angelico Biella risultata esausta nel finale. E’ il cavallo di ritorno Goss a porre la firma sul pareggio dei 40′ regolamentari e ad ergersi a protagonista del tempo supplementare. Per lui 19 punti, 6/7 da due, 1/3 da tre, 4/4 ai liberi, 5 rimbalzi, 4 falli subiti per 20 di valutazione complessiva. Rilevante anche la prestazione di Yakhouba Diawara con 22 punti e 6 rimbalzi.

DOWNS

Paola Ferrari

“La Domenica Sportiva”: mentre andava in pubblicazione la scorsa edizione della presente rubrìca, volgeva al termine l’edizione dello scorso 1° aprile della popolare trasmissione sportiva di Raidue. Ospite di turno la Dinamo Sassari, immediatamente recatasi negli studi Rai di Milano all’uscita degli spogliatoi dell’impianto di Masnago al ritorno dalla trasferta di Varese. Tenuta in attesa per quasi due ore in tribuna alle spalle del palcoscenico del calcio sul quale Collovati e Mondonico dispensavano lezioni di tattica (ma cosa dovrebbe ancora spiegare il tecnico appena esonerato dal Novara dopo un solo mese di autonomia e dopo l’esperienza in Serie C a Cremona dove ha ricevuto pesanti critiche?), la conduttrice Paola Ferrari, 20′ dopo la mezzanotte, ha degnato di non più di 100” di attenzione i suoi ospiti del basket, dallo sguardo palesemente estenuato e storditi dall’interminabile chiacchiericcio calcistico, con un’incompetenza clamorosa. A Romeo Sacchetti, in corsa per il premio di miglior coach della stagione, non ha saputo chiedere nulla di meglio che: “Ma è vero che nella sua squadra gioca suo figlio?”. Ed al figlio, che dava la netta impressione di trattenere a stento la meritata risata: “Com’è avere il padre come allenatore?”. Certamente, ad una società e ad una squadra che, malgrado la disponibilità economica limitata si è assestata nel gruppo delle immediate inseguitrici dell’inarrivabile Montepaschi Siena, ad una società che si distingue in ogni stagione per l’abilità con cui opera sul mercato americano, ad una squadra che esprime una qualità di gioco tra le migliori del campionato e che registra un pubblico tra i più numerosi, si sarebbero potute sottoporre domande di ben altro contenuto. Quanto sono lontani i tempi in cui La Domenica Sportiva riservava un angolo della durata di 15′ al basket affidandolo allo specialista Aldo Giordani! Davvero “La Domenica Sportiva”, oppure, più propriamente, “La Domenica Calcistica”?

Pino Sacripanti

Otto Caserta: è ormai crisi nera quella della Juve, a cui il cambiamento di sponsor da Pepsi a Otto sembra non aver portato fortuna (da allora 4 successi a fronte di 10 sconfitte). Al di là delle coincidenze, però, il cammino della squadra di Pino Sacripanti nel girone di ritorno è davvero preoccupante, in particolare negli ultimi cinque match che hanno visto uscire sempre sconfitti Andre Smith e compagni. Ora, con il KO nello scontro diretto con Teramo, la posizione di classifica si fa più pericolante che mai, con la zona retrocessione ormai prossima pur se con una partita in meno rispetto alla Banca Tercas. Che i problemi societari inizino a farsi sentire sul parquet?