Nella giornata di oggi è stata ufficialmente costituita la società consortile UniVerso Treviso, composta dalle aziende che hanno aderito all’appello del garante Riccardo Pittis  e dei consiglieri Claudio Coldebella e Giovanni Favaro. UniVerso Treviso avrà un proprio rappresentante del CDA della futura nascente società Pallacanestro Treviso, nel caso in cui invece lo sforzo per formare la nuova società non dovesse concretizzarsi, verranno restituite le quote di adesione e si procederà allo scioglimento del Consorzio.

Proprio questo secondo aspetto sembra ancora pericolosamente minare il futuro della pallacanestro in una delle piazze con maggiore tradizione nella pallacanestro italiana. Il trio al comando del consorzio ha infatti svolto alla perfezione il proprio compito, raccogliendo nel tempo record di 80 giorni quasi un milione di euro, ed un impegno da parte del gruppo Progest ad intervenire nel caso le garanzie economiche e commerciali per partire vengano garantite. Il problema sta tutto nelle modalità attraverso cui il passaggio di proprietà deve essere perpetrato, ai silenzi e alla scarsa chiarezza che emerge da chi dovrebbe garantire una cessione veloce ed indolore, come da dichiarazioni pubbliche alla presentazione del consorzio. Il timore malcelato riguarda eventuali ostacoli o condizioni accessorie che potrebbero essere poste ai subentranti, che in un periodo di grande crisi economica come questo risultano spauracchio difficilmente superabile da potenziali nuovi investitori.

La speranza di tifosi ed addetti ai lavori è che il grandissimo lavoro fatto da Pittis, Coldebella e Favaro non sia vano, e che la proprietà uscente esca da questo velo di mistero, facilitando un processo di cessione veloce e indolore. Ne va del futuro della Pallacanestro a Treviso.