Il presidente della Sutor interviene per chiarire la situazione: “Non ci è piaciuto l’atteggiamento di Andrews e andremo fino in fondo. E’ un nostro diritto. Per Amoroso il discorso è in stand by, ma entro pochi giorni verrà presa la decisione”

Il presidente della Sutor, Tiziano Basso

MONTEGRANARO – La Sutor è al centro delle cronache dei giornali per due notizie: la sospensione del suo americano Zack Andrews e l’esposto, per ora senza esito, in merito a mancati pagamenti dei contributi federali di una società di serie A

Presidente Tiziano Basso, partiamo da Andrews. Come finirà la storia? Licenziamento per giusta causa?

“L’atteggiamento del giocatore non ci è piaciuto, lui non può fare quello che gli pare. La società ha preso un provvedimento, a breve la decisione definitiva”.

Non teme che questa scelta possa creare un clima poco sereno nella squadra?

“E perché? Non siamo una società che negli anni ha avuto comportamenti poco chiari o assecondanti i gesti irresponsabili. Quale dovrebbe essere il problema? Di certo non accetto lezioni da Jesi, anche perché chi ha visto la partita sa benissimo che la responsabilità dello scontro avvenuto in amichevole non è certamente da imputare al solo Andrews. Ma responsabilità condivisa o meno, il gesto è d condannare e abbiamo punito il giocatore”.

Non pensa che il provvedimento contro Andrews possa crearvi problemi con i procuratori?

“Non possiamo pensare che dobbiamo essere intimoriti da un sistema. Noi dobbiamo ragionare se siamo nel diritto di fare certe cose o meno. Abbiamo il diritto, prendiamo provvedimenti. Togliamo ogni dubbio. Se al posto di Andrews ci fosse stato Cinciarini, per fare un nome, ci saremmo comportati nella stessa maniera”.

Riguardo a quanto scrive il Corriere dello Sport, di una lettera infuocata spedita dalla Sutor a Valentino Renzi, presidente della Lega, cosa pensa?

“Preferisco che sia Marco (Cannella ndr) a chiarire la questione. Conosco ogni passaggio e so che non parliamo a caso, ma certi di quanto affermiamo. Caso mai sono stupito che una discussione avvenuta tra poche persone dentro quattro mura finisca su un giornale. Vediamo che succederà ma, ripeto, è una questione che segue Cannella”.

Il problema resta uno. La squadra non vince. È accettabile prendere venti punti quando potresti perdere di cinque mostrando un atteggiamento ben diverso?

“Questa è una situazione che mi preoccupa di più. Noi, a tre minuti dalla fine contro Brindisi abbiamo mollato. Non è nel nostro modo di essere, non è nel rispetto del contratto, non è nella logica della maglia. Per questa situazione sono molto ‘incazzato’. E lo sottolineo. Poi, le problematiche del gruppo le conosciamo e ci stiamo lavorando. Siamo coscienti che in estate abbiamo allestito una squadra per salvarsi all’ultima partita. Ma l’atteggiamento con cui giochiamo è inaccettabile”.

Novanta punti subiti a ogni gara, cosa non va?

“Siamo la peggior difesa del campionato. E lo dice uno che non guarda le statistiche, ma questa me l’hanno detta subito. A prescindere, è preoccupante perché si può perdere ma giocando con il cuore fino all’ultimo istante. Ci sono squadre tecnicamente più forti, ma mollare non sta nel nostro modo di essere. Questo ci fa arrabbiare”.

Capitolo Amoroso, a che punto siete?

“In stand by. Noi abbiamo valutato la situazione insieme al giocatore. Vediamo nel giro di qualche giorno quale decisione verrà presa. Se riusciremo o meno a raggiungere l’accordo”.

E Freimanis? È legato all’arrivo di Amoroso?

“Ha un contratto in scadenza il 27 novembre, vorremmo allungarlo, però deve volerlo anche lui. Stiamo trattando in maniera trasparente, vediamo”.

Presidente, ma se non ci fosse Recalcati in panchina, che è una garanzia anche quando si gioca male, non avreste già messo in discussione l’allenatore?

“La domanda è corretta. Posso dirti che con Recalcati abbiamo avuto una lunga discussione anche ieri sera. Siamo bravi a parlare e confrontarci. Lo facciamo anche con Charlie. È un modo serio e intelligente di affrontare la situazione, un comportamento dovuto per gli interessi comuni da tutelare. Con lui ci siamo accordati all’inizio: salvezza deve essere e salvezza sarà”.

Magari ci si salva meglio davanti a un pubblico numeroso?

“E’ la cosa più importante, ci proviamo a portare i tifosi. Aiutateci anche voi”.


Raffaele Vitali - Laprovinciadifermo.com