Squadra senza più obiettivi. Valli e Crovetti puntano sulla serietà di giocatori e ambiente per provare a vincere le cinque partite che chiudono questa travagliata stagione.

Giorgio Valli, coach Fabi

MONTEGRANARO – C’è un motivo se Giorgio Valli fa svolgere duri allenamenti ai giocatori della Sutor anche se non ci sono più obiettivi. C’è un motivo se il coach richiama all’ordine Valerio mazzola, per diverse giornate tra i migliori, da un paio di settimane in difficoltà. C’è un motivo se Sandro Crovetti continua imperterrito nel suo lavoro di costruzione e al contempo di filtro tra la squadra e i problemi societari. C’è un motivo se il pubblico, si spera, riempirà anche stasera il PalaRossini per la sfida contro Cremona.

E questo motivo ha un solo nome: serietà. Se vuoi giocare in serie A, la serietà è fondamentale. Ci sono  i risultati, certo, ma innanzitutto c’è l’impegno e lo spettacolo da garantire a chi paga il biglietto e a chi paga gli stipendi, che sia la Triade o il nuovo consorzio. I giocatori lo sanno, come il coach che infatti predica concentrazione e determinazione.

Non piace a nessuno perdere, tantomeno a chi in queste cinque partite si gioca un pezzo di futuro. I tifosi stiano sereni, contro Cremona oggi e Teramo mercoledì in campo scenderà la miglior Sutor. Menomata, per l’assenza di May, ma concentrata e allenata. Non ci si risparmia durante la settimana itinerante tra Ancona e Montegranaro. Non ci si risparmierà di certo davanti al proprio pubblico che vuole essere vezzeggiato e premiato con partite divertenti e, possibilmente, vittoriose.

Attilio Caja, coach dei lombardi, non è il cliente migliore da affrontare nei momenti difficili. Come Valli è un altro perfezionista che ama controllare ogni dettaglio e che in campo si infuria se la squadra perde di concentrazione e, soprattutto, non difende. Gli urli non mancheranno questa sera alle 20,30 al PalaRossini. Ma perderseli, per andare al cinema, sarebbe un peccato non perdonabile per un territorio che sta imparando ad amare il basket, ma che il basket deve lusingarlo per non rischiare di perderlo troppo in fretta.


Raffaele Vitali - Laprovinciadifermo.com