VITASNELLA CANTU’-GRISSIN BON REGGIO EMILIA 77-84 (Stats) (Highlights)

Foto Savino Paolella 2014

White ha fatto impazzire Aradori e tutta la difesa canturina (Foto Savino Paolella 2014)

La Grissin Bon firma la prima meritatissima sorpresa delle Final Eight battendo la Vitasnella Cantù, con una grandissima prestazione di squadra su cui James White, Rimantas Kaukenas e la doppia-doppia di Troy Bell sono stati la ciliegina sulla torta di una grande prova di abnegazione dei giocatori di Menetti. Sarebbe riduttivo limitarsi al talento offensivo dei tre tenori reggiani, faremmo un torto alla grande partita difensiva di Pini e Cervi ma anche all’ottimo lavoro nel primo tempo di Mussini. Cantù continua nel suo momento di crisi con una partita nella quale i soli Aradori e Gentile hanno cercato di dare una scossa alla squadra e in cui è completamente mancato Ragland. Nonostante tutto, lavorando forte in difesa e credendo nella propria filosofia offensiva, Sacripanti era riuscito a rimettere in piedi la gara ma oggi Reggio era una squadra in missione e si è meritatamente guadagnata un altro giorno a Milano.

Senza l’asse play-pivot titolare Menetti parte con il baby Mussini opposto a Ragland e Cervi in post basso, mentre Sacripanti parte con il solito quintetto delle ultime uscite con Uter sotto canestro. Chiare le intenzioni delle due squadre con Reggio Emilia che cerca di alzare il ritmo e di attaccare subito il ferro con gli 1vs1 di Bell e White, mentre Cantù cerca di tenere i ritmi bassi alla ricerca del miglior tiro. La Grissin Bon tiene la testa  avanti (11-7 a metà primo quarto) grazie alle iniziative dei due americani e ad un Cervi che fa qualche errore in attacco ma nasconde il canestro con le sue lunghe leve in difesa. Cantù deve affidarsi a un paio di magate di Aradori per restare in scia, ma l’ingresso di Kaukenas aumenta il tasso offensivo di Reggio che scappa sull’ennesima magia di White che vale il +10 prima che Cusin dalla lunetta fissi il primo parziale sul 24-15.

La bomba di Antonutti in avvio di secondo quarto vale l’illusorio +12 perchè Sacripanti, pescando dalla panchina, trova le prime risposte su entrambe le metà del campo, con Rullo a suonare la carica con un bomba frontale e Gentile e Jones a tenere bene sulle penetrazioni costringendo Bell e White a tiri forzati. Nasce così un 8-0 brianzolo che rimette in carreggiata la Vitasnella, con Reggio Emilia che mette a referto solo 3 punti nei primi 5’ del secondo quarto. Cantù prova ad alzare i ritmi ma non è nelle sue corde e quando Sacripanti prova a mischiare le carte con la zona, White e Mussini la bucano dall’arco per il +13 che diventa 40-25 sui liberi di Silins, per il 13-2 di contro-break reggiano, che Cantù riesce a ricucire fino al 44-33 dell’intervallo lungo.

Foto Savino Paolella 2014

Alessandro Gentile, uno dei pochi a giocare con il cuore per Cantù (Foto Savino Paolella 2014)

Tanta confusione in campo in avvio di terzo quarto, con Reggio che prova a mischiare le carte e a preservare dai falli i lunghi con la match-up, mentre Cantù capisce che deve aumentare l’intensità difensiva ma contro Bell e soprattutto White sembra ci sia poco da fare e così Reggio tiene la testa avanti intorno alla doppia cifra. Reggio Emilia però non può né abbassare la guardia né tenere fermo l’attacco perché Cantù ha le armi tecniche e agonistiche per rientrare e in un amen arriva un 8-0 che vale il -2, con Ragland che finalmente si iscrive alla partita. Menetti si affida al talento immenso di White e Kaukenas per resistere all’assalto di Cantù che va all’ultimo riposo sul -1 su un canestro di grande classe di Alessandro Gentile al buzzer.

Aradori firma il primo vantaggio Vitasnella in apertura di ultimo quarto e Reggio Emilia sembra sulle gambe, ma l’ingresso di Cervi fa girare di nuovo la chiave in difesa costruendo da solo il nuovo +5, anche se poco dopo deve uscire per 5 falli. Cantù non molla e l’immagine è Gentile che si butta dentro per il -2, mentre Reggio Emilia perde i pezzi con Pini e Silins fuori per falli e White in campo con i crampi. Menetti però ha un Rimantas Kaukenas versione califfo che allo scadere dei 24” mette il +6, ma Aradori e Ragland riportano a -1 Cantù quando si entra nell’ultimo minuto. E’ l’ultimo scossa alla gara perché White su una gamba sola decide di prendersi la scena finale firmando prima il +4 dall’angolo, poi stoppando Aradori in difesa e infine strappando il rimbalzo sulla forzatura di Gentile dall’arco. Finisce 84-77 con Reggio Emilia che vola in semifinale e attende la vincente tra Milano e Sassari.

MVP: Monumentale James White che porta a scuola per tutta la partita i difensori canturini, che non sanno che pesci prendere contro di lui, capace di segnare da fuori (3/5 da 3) ma anche di attaccare il ferro con grande efficacia (7/8 da 2), riuscendo anche ad aiutare nella metà campo difensiva, soprattutto quando Menetti è dovuto ricorrere al quintetto piccolo. Chiude con 25 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, per un 35 complessivo di valutazione.

Vitasnella Cantu’-Grissin Bon Reggio Emilia 77-84  (24-15, 20-18, 18-28, 22-16)

CAN: Aradori 16, Leunen 13, Ragland 11, Cusin 11. Rim 35 (Aradori, Ragland, Leunen 6); Ass 10 (Ragland, Gentile 3).

REG: White 25; Bell 20; Kaukenas 17. Rim 35 (Bell 11); Ass 15 (Bell 6).


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