BANCO DI SARDEGNA SASSARI

GREEN M. 7: Piazza due canestri importanti nel momento più difficile della gara quando la Dinamo sembra entrata in una bonaccia senza fine. Eccellente co-autore con Travis Diener dei testi e della musica che a fine gara fa cantare di gioia i tifosi biancoblu.

GREEN C. 7: Una sentenza nel primo tempo quando stende la difesa più forte d’Italia con le sue bordate, poi complici i falli esce dalla partita e nel finale sbaglia un paio di match ball anticipati.

DEVECCHI 6,5: Due eccellenti giocate difensive, classica specialità della casa, sono tra i fattori che azionano il primo break del Banco di Sardegna.

GORDON 6,5: Qualche buon blitz offensivo in cui si conquista falli preziosi in area colorata, unica macchia alcuni errori ai liberi nella ripresa.

DIENER T. 7,5: Nel pre partita abbondavano le teorie di un Travis in apnea dopo la super prestazione contro Reggio. AlaDiener invece si ripete, ancora una volta decisivo con i colpi che chiudono la contesa e fa fruttare in modo mirabile la coabitazione con Marques Green intascando il meritato titolo di MVP.

SACCHETTI 7: Se non fosse per l’ingenuità dell’antisportivo nei minuti finale la prestazione del figlio di coach Meo è stata a dir poco positiva. In chiave difensiva si sacrifica e si batte come un leone contro avversari di ben altro tonnellaggio propiziando recuperi e rimbalzi alla fine decisivi.

DIENER D. 6,5: Fatica contro i muscoli dei tanti esterni senesi, poi come sempre nel quarto periodo riesce sempre a dare il suo timbro reale allo storico successo biancoblu.

THOMAS 5,5: Dopo un inizio positivo si perde e sbatte contro il muro biancoverde, tanti tiri, anche aperti, sbagliati contribuiscono a dare coraggio alla rimonta Montepaschi.

SACCHETTI 9: Una grande e meritata soddisfazione per un coach che ha sempre provato a vincere mettendo in primo piano la capacità dei suoi interpreti di regalare anche spettacolo. Spartito libero che sembrava a molti il limite del gioco del suo coach ed anche, conseguentemente, della Dinamo. Vince invece la coppa grazie alle doti conosciute ma anche attraverso uno spirito di sacrificio collettivo che premia un gruppo che oggi, senza se ne ma, va dritto nella storia.

MONTEPASCHI SIENA

VIGGIANO 5: La difesa di Sassari lo “battezza” più volte lasciandogli triple comode aperte che l’ex milanese sbaglia con sistematica regolarità.

HUNTER 6: Pochi minuti in cui incide con fisico e stazza contro Gordon ed i finti lunghi sassaresi.

COURNOOH 5,5: Prova a farsi sentire contro la terribile pattuglia della Dinamo senza risultati apprezzabili.

HAYNES 5: Non traggano in inganno le assistenze, frutto spesso della strapotenza atletica dei lunghi senesi, l’ex milanese non pecca di intraprendenza ma ingaggia una lotta senza tregua, e perdente, contro i ferri del Forum.

CARTER 7: Forse uno dei più solidi e continui della Mens Sana in questa kermesse milanese. Risponde presente ad ogni sollecitazione ed è l’unico che dal perimetro sa ferire realmente la difesa sassarese.

JANNING 5: Gran fisico ed eccellente atletismo che prova a far sentire nella propria metà campo, poi nel basket esiste anche l’altra dimensione.

RESS 6: Cifre che condannano il capitano senese solo per le fase offensiva, nella propria metà campo è un esempio mirabile di sacrificio e leadership, esce e limita in modo commovente nella ripresa le guardie avversarie.

ORTNER 7,5: Una vera sciarada irrisolvibile per la Dinamo che non riesce mai ad arginare l’austriaco, una forza straripante in vernice che trascina la Mens Sana al disperato recupero.

NELSON 4,5: Dovrebbe essere il valore aggiunto con il gioco interno ed esterno, dimensione che Crespi cerca per tutta la gara ma che l’ex trevigiano fa completamente mancare.

GREEN 7,5: Spina nel fianco della difesa del Banco di Sardegna, dimostra ancora una volta di essere realizzatore di razza, ultimo ad arrendersi nell’assalto finale dei campioni d’Italia.

CRESPI 7,5: Se i campioni d’Italia escono a testa altissima dalla partita, ma soprattutto dalla competizione, è merito indubbio del coach milanese. Non solo difesa ma anche esecuzioni, schemi offensivi efficaci in una squadra lontana anni luce per talento a quelle dell’immensa armata biancoverde degli ultimi anni.