Si apre l’edizione 2014 delle Beko Final Eight, giornata ricca come mai nella storia dell’antica Coppa Italia di partite e di potenziali emozioni. La copertina è per l’Enel Brindisi di Piero Bucchi che farà il suo esordio alle 15.30 contro l’Umana Venezia. Tabellone che vede per la prima volta nella storia i pugliesi come testa di serie numero uno del torneo. Non la favorita dai bookmakers la squadra del patron Massimo Ferrarese ma sicuramente la grande sorpresa per il piazzamento conseguito, con merito, al termine del girone di andata. Un primato frutto del lavoro maniacale e della dedizione di coach Piero Bucchi che ritorna nella “sua” Milano con la veste di protagonista. Olimpia che proprio con alla guida l’allenatore emiliano è arrivata al punto più alto, sino ad ora, della gestione Proli/Armani con due finali consecutive contro l’imbattibile Siena di allora. Oggi Bucchi è alla guida di un gruppo forgiato, dal punto di vista della mentalità e della propensione alla fatica, attorno ai punti cartesiani del suo “credo” cestistico. Una squadra, per sua stessa ammissione, forse con meno dose di talento rispetto alla precedente edizione ma con una capacità di sacrificio e di spirito di collaborazione assai più elevata. Proprio la brusca sconfitta subita al Forum non più tardi di un paio di settimane ha aiutato i pugliesi a ritrovare la preziosa compattezza difensiva che ha permesso la vittoria esterna a Cremona. Mancherà nella kermesse milanese il protagonista del successo contro la Vanoli ovvero quel Massimo Bulleri che poteva rappresentare un jolly importante in termini di esperienza e killer instinct in gare che, spesso, vengono decise in volata. La Reyer è avversario infido ed imprevedibile, in questa edizione degli assenti (ed anch’esso anche in questo caso transitato in casa biancorossa) non dovrebbe essere della partita Luca Vitali, regista che in provincia trova sempre il suo ambiente ideale. Sorride ancora meno Reggio Emilia che perde, con il KO di Cinciarini e Brunner, l’architrave della sapiente costruzione di coach Max Menetti. Nella sfida che sembra tratteggiarsi come impossibile contro Cantù (ore 18.00) non mancherà il sostegno di un pubblico calorosissimo ed entusiasta che proverà a spingere i propri beniamini verso un’altra impresa. Tifo e passione che non mancheranno di certo sulla sponda brianzola. Per coach Pino Sacripanti, che non avrà Abass e con Cusin convalescente, l’occasione per riprendere la corsa, a tratti entusiasmante, di questa prima parte di stagione.
La vincente troverà sulla propria strada la superstite del duello tra EA7 e Banco di Sardegna alle 20.30. Sassari sembra già orientata al futuro, due gare decisive in Eurocup in arrivo, con la scelta di Eze che andrà a ridare tonicità al reparto in attesa del rientro di Gordon. Gara senza domani e con poche responsabilità, fattori che potrebbero far esplodere la santa Barbara a disposizione di coach Meo Sacchetti, a Milano l’onere di disinnescarla e rendere finalmente omaggio al ruolo di super favorita, questa volta non virtuale grazie allo straripante talento ma anche alla mentalità donatagli da coach Luca Banchi. Eredità che arriva dalla gestione senese ed ai toscani spetta l’apertura che non poteva non essere imbeccata dal destino. Montepaschi contro Acea Roma, proscenio che spetta (alle 13.00) all’edizione 2013 della finale scudetto. Mens Sana ridimensionata nel budget ma non nell’orgoglio né nella mentalità, Virtus Roma (costretta a “salutare” lo sfortunato Jordan Taylor) che ormai ha smesso da tempo i panni della mina vagante per una gara che promette sorprese e magari qualche colpo di teatro. Per ora quindi buon divertimento e ….sipario!