Massimiliano Menetti (Foto Alessio Brandolini 2013)

Massimiliano Menetti (Foto Alessio Brandolini 2013)

Il provvedimento disciplinare che la Lega ha comminato a Roma per le offese agli arbitri in gara 5 (1.000 Euro), a fronte di oltre 3.000 con la quale è stata sanzionata la Pallacanestro Reggiana per la querelle delle sirene, non è andato già al presidente Ivan Paterlini, che a Prima Pagina ha commentato: «Mi pare una molto accomodante. Abbiamo sentito distintamente i cori contro Cinciarini e Antonutti, che si ripetono, per Andrea, da inizio serie. Questa esigua multa mi fa pensare a un metro diverso di giudizio tra noi e loro. A Reggio c’erano degli ispettori che hanno analizzato ogni millimetro del palazzetto e poi ci hanno sanzionato nonostante le sirene non ci fossero più, mi chiedo dove fossero al PalaTiziano, forse erano distratti? Il problema, però, è un altro: attraverso questa mancata sanzione io, oggi, mi potrei sentire in diritto di offendere i giocatori romani, che a dire la verità sono parecchio spocchiosi. Chiedo alla Lega lumi: posso farlo, quindi?».

Claudio Toti (Foto di Alessio Brandolini)

Claudio Toti (Foto di Alessio Brandolini)

Il presidente reggiano insiste: «E’ dalla prima gara che siamo vittime di piagnistei, angherie, offese; c’è un avvelenamento di ogni genere da parte dei capitolini nei nostri confronti e questo è veramente stigmatizzabile. Noi volevamo che questi playoff fossero una festa e così stiamo cercando di viverli, ma il contorno che qualcuno ha creato è davvero assurdo. Cercheremo, ancora una volta, di rispondere sul campo. Spero di non vedere qualche dirigente romano aggirarsi per il parquet, nel pre-partita, per cercare qualcosa che non va».

Non si è fatta attendere la risposta del proprietario di Roma, Claudio Toti, che ha affidato una nota alle pagine del sito ufficiale della società: “Sono stupito dall’ennesima dichiarazione del presidente di Reggio Emilia, Ivan Paterlini. Mi sembra che, contrariamente a quanto egli ha dichiarato, stia cercando di mettere pressione su una serie playoff che si sta svolgendo in maniera del tutto regolare. L’unica nostra osservazione mirava a evitare l’utilizzo, come avvenuto in gara 3, di trombe che disturbano il regolare svolgimento della partita e che sicuramente non sono ammesse dal regolamento, in una cornice di pubblico che invece ha sempre mantenuto un comportamento esemplare”.