Piero Bucchi coach dell’Enel Brindisi foto di Emilio Zito 2012

Nella ormai consueta, per quanto collocata nell’insolita giornata del Mercoledì Coach Piero Bucchi parla alla stampa  :

Non ci eravamo abbattuti prima e  non ci siamo esaltati adesso, siamo consapevoli che il campionato è difficile. Questa è la SerieA si può perdere in casa e vincere fuori, il campionato è molto equilibrato come dimostrato dalla classifica. Bisogna poi essere consapevoli del fatto che abbiamo un budget per puntare alla salvezza non ai play-off e per salvarsi bisognerà vincere qualche partita l’obbiettivo è quello. Adesso siamo più pronti rispetto all’inizio del campionato, anche la squadra ha le idee più chiare su cosa serva per vincere. Abbiamo una squadra molto giovane, che sta facendo esperienza e deve crescere di gara in gara, in realtà l’unico giocatore che abbiamo con esperienza di questo campionato e Fultz, tutti gli altri sono rookie,  con i soli Ndoja e Formenti ad aver  già giocato in SerieA ma in maniera marginale.

Si sofferma poi sull’avversario di turno domenica prossima al PalaPentassuglia, la Vuelle Pesaro:

Pesaro, a dispetto di quello che si dice e si scrive, si farà trovare pronta,non verrà  certo qui dimessa. Ha italiani di grande spessore, Crosariol ad esempio che non è nazionale solo perchè non vuole esserlo ma è il miglior giocatore italiano nel ruolo oppure Cavaliero che anche lui è nel giro della nazionale o  Flammini che è giocatore di esperienza. Oltretutto domenica scorsa a Reggio Emilia era rientrata fino a -4 e la domenica prima se l’è giocata fino in fondo con Sassari, non mi sembrano prestazioni da squadra dimessa, ha talento ed atletismo, è capace di grandi fiammate,  sarà comunque un avversario ostico.

Conclude poi con delle considerazioni ed un  un monito  rivolto al troppo umorale pubblico di Brindisi, facilissimo a grandi esaltazioni quando si vince ma altrettanto facile a deprimersi ed a muovere feroci critiche, talvolta gratuite, alla squadra in occasione delle sconfitte.

Noi siamo tutti consapevoli del fatto che siamo in SerieA per salvarci, non si può vincere sempre, lo sappiamo noi tecnici ma  lo sanno anche i dirigenti ed i soci che poi sono quelli che mettono i soldi. Bisogna  però stare attenti perchè il rischio è che le continue critiche   insinuino tra i soci la convinzione che per questa città la giusta dimensione sia la  LegA2 dove  si vince di più, si spende di meno e son tutti contenti.