Nel secondo anticipo della undicesima giornata di Lega A chi fra Brindisi, con il problema ancora non risolto della sostituzione del play titolare Clark infortunatosi contro Venezia, e Bologna, con una classifica che non rispetta fedelmente la potenza e il talento del proprio roster, conquisterà due punti fondamentali sia in ottica play off, sia per allontanarsi dalla zona salvezza molto vicina dato il livellamento verso il basso di questo campionato?

Bologna viene inoltre a Brindisi con ancora la sconfitta di misura che brucia in settimana contro Ostenda e consapevole che Brindisi sarà sì in difficoltà di organico ma comunque vogliosa di non ripetere la indecorosa figura di due settimane prima nello scontro con Reggio. Se però Bologna pensava di guadagnare due punti facili, non aveva fatto i conti con una Brindisi che difende solida e reattiva come ai tempi di Bucchi e colpisce con la rapidità dei contropiedi della annata con Sacchetti, sotto i colpi oltre che del solito Brown anche di Banks e Moraschini, l’uno criticato da alcuni tifosi per l’andamento della stagione e l’altro provenuto da una prova sottotono in terra veneta. Ne esce pertanto un pesante 29-13 di primo parziale, per Bologna si segnalano solo i 5 punti di Punter.

Come se avesse voluto giocare al gatto col topo, Bologna decide di svegliarsi nel secondo quarto. Brindisi trasforma la frenesia del primo quarto in fretta infruttifera molto simile a quella vista contro Reggio, mentre Bologna trova punti importanti proprio nei due ex del match che sono M’baye e Cournooh. Il pesante parziale di 20-4, sul punteggio di 36-35, convince Vitucci a strigliare i suoi in un time out, e la musica cambia con un contro-parziale di  7-0 a cui ne segue un 0-5, con errore di comunicazione fra Zanelli superato nel blocco e Gaffney che non spende come poteva un fallo sull’accorrente Punter. Tutti a riposare sul 43-40.

La rimonta di Bologna raggiunge nei primi minuti del terzo quarto il suo compimento con il canestro da due di Aradori per il 45-47, ma Banks non ci sta e decide di prendere letteralmente la squadra sulle sue spalle facendo cadere Bologna in un baratro di disperazione: le riserve di energie si sono consumate per recuperare i  16 punti di disavanzo del primo quarto e sarà difficile recuperare anche quelli accumulati dalla guardia di Memphis che andando in panchina a tre minuti dal termine della frazione vede già 21 punti personali. Coi primi punti di giornata di Zanelli, a dieci minuti dal termine il tabellone recita 68-60.

L’ultima carta che si gioca coach Sacripanti è la ricerca del canestro rapido e che si cerchi maggiormente il centro Kravic, visto che il suo pari ruolo Qvale non è stato capace di combinare molto, ma a parte un piccolo patema sull’84-79 con Pajola che fallisce la tripla del -2, Brindisi gioca col cronometro e porta a casa la posta in palio con una prestazione non solo di cuore, ma anche di cervello. Assolutamente apprezzabile la continuità con cui Brindisi ha attaccato il canestro avversario, con anche ottime soluzioni offensive in termini di assist decisivi, sovente culminati in spettacolari alley oop.

LE CONFERENZE STAMPA

Coach Sacripanti

Coach Vitucci

(In aggiunta alle parole nel video, su domanda di un collega il coach ha confermato che la società sta cercando, se già non lo ha trovato, il rimpiazzo di Clark negli Usa, a Las Vegas, ma è praticamente impossibile che possa essere utilizzato in queste partite in periodo di feste)