È oramai un leit motiv dell’estate all’ombra della Reggia. Ogni volta che la stagione regolare di pallacanestro si è conclusa i tifosi della Juvecaserta entrano in quel periodo dell’anno dove il destino della propria squadra del cuore è sormontato da nuvoloni neri, con Raffaele Iavazzi che chiede a gran voce, tra volontà di cessione del club e minacce di morte sportiva che vengono puntualmente allontanate  dallo stesso numero uno con i vari pagamenti valevoli per le iscrizioni sportive. Per la fideiussione da 250mila euro però Iavazzi pretende di avere qualcuno che possa prendersi la maggioranza delle quote sportive della Juve, così da essere affiancato in un’avventura che lo ha prosciugato, nella mente e nel portafogli. In queste ultimi dieci giorni tante voci si sono dissipate a Pezza delle Noci ma l’ambiente rimane con la bocca pienamente cucita, con le voci di fallimento quasi completamente sparite. Cerchiamo di riordinare le idee.

Oreste Vigorito Il nome di Vigorito, presidente del Benevento Calcio appena promosso in massima serie, è il primo nome che circola già da una ventina di giorni. Dopo aver incontrato il sindaco Carlo Marino per interessi economici il proprietario della IVPC, produttrice di energia eolica, si è seduto al tavolo con Raffaele Iavazzi. Nel primo abboccamento Vigorito escluse un acquisto delle quote societarie, ma al contempo si disse pronto ad una sponsorizzazione. Iavazzi ieri era a festeggiare la promozione delle Streghe in serie A, invitato dallo stesso patron dei giallorossi; il tutto lascia intendere un rapporto di ‘amicizia’, o quanto meno di ambiente disteso, fra le due parti. I casi ora possono essere due, dipendenti dagli introiti che il Benevento potrà avere con l’accesso ai piani alti calcistici, grazie a sponsorizzazioni e diritti televisivi: investirli completamente nel primo anno di A della società calcistica e quindi limitarsi, come detto, ad una semplice sponsorizzazione (probabilmente televisiva, essendo Vigorito proprietario di Otto Channel, già tv ufficiale della Sidigas Avellino), oppure una volontà di voler reinvestire anche nel territorio casertano attraverso impianti eolici e società di basket, spinto magari anche da Giovanni Lombardi, ex proprietario della Casertana calcio e poi diventato gran sostenitore delle vicende del Benevento.

Gruppo imprenditoriale Gli altri ‘pretendenti’ al cuore della Juve sarebbero un gruppo imprenditoriale di cui si hanno ancora ben poche notizie. Tutto nasce da un quotidiano online, notix.it, che racconta di come la società sia stata addirittura già ceduta, ma i nomi non trapelano. Raffaele Iavazzi ha smentito la cessione a ‘Il Mattino’, raccontando di come avrebbe dichiarato la manovra con un comunicato ufficiale della società, ma in questi giorni si è rifatto vivo il gruppo, probabilmente napoletano, di cui si discusse anche il mese scorso con a capo l’ingegnere Dario Boldoni, ex cognato dello storico presidente del Napoli Corrado Ferlaino vivendo l’epopea dei due scudetti partenopei. Si era arrivati ad un buon dialogo con questa equipe, trattando addirittura l’80% della società, ma al momento di chiudere, il 7 maggio, una serie di rinvii hanno fatto slittare il tutto. Altre testate, come Cronache di Caserta, danno l’avvocato Eugenio Russo come molto attivo nell’ambito di una trattativa con una società di abbigliamento sportivo, di cui non è uscito il nome. Ma sembra che nella giornata di domani, secondo CasertaCe, una equipe di avvocati sarebbe stata assoldata per controllare i libri contabili dei bianconeri.

Un momento dove dunque Raffaele Iavazzi sembra orientato verso più fronti, restando vigile di fronte agli eventuali abboccamenti ed alle offerte. Sempre con un occhio attento: i casi Lawish Mohamed Williams e Fortune sono ancora freschi. Intanto la situazione dirigenziale sembra un vero e proprio puzzle da risolvere. E se tutti i pezzi di cui abbiamo discusso facessero parte tutti dello stesso disegno? Non è da escludere, ma l’importante è che la Juvecaserta trovi la sua stabilità per poter vivere ancora una volta la sua Serie A.