Varese-ReggioCIMBERIO VARESE

Marko Scekic: 7 Decisivo nel cambiare il volto difensivo di Varese nell’ultimo quarto, dopo un primo tempo in cui era apparso in difficoltà fisica ed un terzo periodo da spettatore. Si fa trovare puntuale anche in attacco nel parziale decisivo.

Aubrey Coleman 6 Impreciso al tiro (3/9 da 2 e 0/4 da 3) ma sempre pericoloso palla in mano con le sue serpentine ed accelerazioni a canestro, soprattutto nel primo tempo, prima di lasciare il proscenio ad Ere. Non fa mancare il suo apporto anche in difesa.

Erik Rush 6,5 Frates centellina il suo impegno (solo 13 minuti in campo) ma ottiene versatilità, atletismo e punti in attacco (9). Cosa benaugurante per una stagione dove sarà chiamato ad un ruolo più attivo soprattutto lì davanti (in difesa si è sempre fatto valere anche l’anno scorso).

Keydren Clark 4 La nota stonata della serata varesina è rappresentata dall’ex-Venezia. Che non fosse playmaker “classico” lo si sapeva (nella prima azione spedisce un facile alley oop per Polonara sul ferro), ma se latita anche nel suo (unico?) punto di forza, il tiro (1/4 da 2 e 1/6 da 3), allora diventa un problema, visto che non è neanche un buon difensore (per attitudine e taglia fisica).

Andrea De Nicolao 6,5 Dopo 30 minuti in cui non riesce ad incidere si rivela decisivo al pari di Scekic per mettere la museruola a Cinciarini e orchestrare l’attacco Cimberio al posto del compagno di reparto Clark.

Franklin Hassell 5,5 Dimenticato o quasi dai compagni nel primo tempo, vive di un momento di brillantezza offensiva nel terzo periodo che aiuta Varese a rimanere a galla. Le sue vistose lacune difensive però lo panchinano per quasi tutta l’ultima frazione. Il ragazzo ha i mezzi, ma deve imparare in fretta il mestiere (soprattutto là dietro) dal buon Scekic.

Ebi Ere 9 Mastino in difesa sull’avversario di turno (soprattutto White) e micidiale in attacco, dove acquista confidenza col passare dei minuti per “esplodere” in un ultimo quarto da 14 punti con 4/5 dall’arco (6/7 complessivo) che segna il break decisivo della partita (tutte le triple finali arrivano negli ultimi 2 minuti).

Achille Polonara 7,5 E’ il più continuo di Varese (e non solo in questa partita) e non per nulla chiude da miglior rimbalzista (8) ed assistman (4) a contorno dei 13 punti col 57,1% al tiro. Complice anche l’assenza di Sakota in questo periodo la Cimberio non può far a meno del suo apporto.

Nicola Mei, Jacopo Balanzoni e Edoardo Vescovi s.v.

Fabrizio Frates 6 Per tutto il primo tempo ruota gli uomini alla ricerca della combinazione migliore, ma con pochi profitti. La squadra non ha un gioco offensivo e si affida quasi esclusivamente a soluzioni individuali mentre in difesa non incide. Ha il merito/coraggio di tenere in panchina Clark ed Hassell quando la partita si decide, affidandosi agli uomini che più gli danno sicurezza in difesa e più dediti al gioco di squadra, scatenando così il talento di Ere.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA

James White 5,5 Svolge il suo compitino (doppia doppia da 10 punti e 12 rimbalzi) senza quei lampi che si aspetterebbero da uno della sua caratura. Subito dopo aver sbagliato i liberi del -3, si auto-elimina (o quasi) dalla contesa finale a causa di due sfondamenti (evitabile il secondo soprattutto) che gli valgono la terza e quarta penalità a 3’ dalla fine con Reggio sul -5.

Ariel Filloy 6 Porta fisicità nel ruolo di playmaker di riserva, non facendo rimpiangere Cinciarini nei minuti in cui l’azzurro è in panchina. Gioca anche qualche minuto da guardia spendendosi in marcatura su Coleman.

Coby Karl 5 Condizionato anche lui da problemi di falli (subito due dopo pochi minuti) sparisce alla distanza, come il resto della squadra, dopo un primo tempo brillante. Pur chiudendo col 50% al tiro, da lui ci si aspetta più continuità.

Greg Brunner 4,5 Doveva essere lo spauracchio di Varese (ed effettivamente esordisce con una tripla) ed invece si rivela quasi dannoso per i suoi vista la mira sbilenca (1/6 da sotto), l’inconsistenza a rimbalzo (solo 3 rimbalzi per uno specialista come lui) e le palle perse (4). Esce mestamente per 5 falli.

Michele Antonutti 6 Puntuale al tiro (3/4 complessivo per 7 punti), attivo a rimbalzo (3), il capitano reggiano è uno degli ultimi a mollare. Purtroppo non basta.

Troy Bell 5,5 Il sesto uomo designato di coach Menetti esce dalla panchina con la mano torrida per firmare gli strappi del primo tempo della Grissin Bon, ma si eclissa nel secondo, quando i problemi di falli di White, Karl e Brunner avrebbero richiesto un passo avanti soprattutto da lui.

Riccardo Cervi 6 Tanti minuti per il lungagnone (214cm) di Reggio Emilia (viste le lune storte di Brunner) ben ripagati, soprattutto da presenza difensiva, ma anche da un interessante sprazzo offensivo nel secondo quarto, pur se contro il “tenero” Hassell.

Ojars Silins 5,5 Il giovane lettone parte in quintetto ma incide poco nell’economia del match. Si spende in difesa soprattutto su Polonara (con pochi risultati, invero) mentre in attacco passa quasi inosservato.

Andrea Cinciarini 6,5 Il migliore dei suoi. Pur essendo molto impreciso al tiro (5/14 da 2), riempie lo scout con tante voci (6 rimbalzi, 3 rimbalzi, 3 assist) chiudendo con 16 di valutazione. Non per nulla è suo il canestro dell’ultimo vantaggio esterno sul 57-59 in apertura di ultimo quarto. Poi i compagni lo lasciano troppo solo e non riesce a salvare la baracca.

Matteo Frassinetti, Giovanni Pini s.v.

Massimiliano Menetti 5,5 Con i problemi di falli dei suoi uomini di punta riesce a combinare ben poco ma il divario finale (come ammesso anche dal collega Frates in sala stampa) è fin troppo penalizzante per la sua squadra, alla luce soprattutto di un primo tempo in cui aveva tenuto lungamente in scacco Varese e sembrava prospettarsi un bel colpo esterno.


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