Varese-BolognaCIMBERIO VARESE

Marko Scekic 6  Pur con tutti i limiti fisici riesce a garantire un minimo di fisicità ed esperienza in difesa, tantè che Frates lo preferisce ad Hassell sull’ultimo attacco di Bologna che potrebbe tenere ancora aperta la partita.

Dusan Sakota 6 “Scongelato” dopo 24’ filati di panchina, esordisce con una palla persa per troppa generosità ma appena ha spazio sull’arco colpisce dando il là al nuovo allungo Cimberio del terzo quarto. Dopo 6’ Frates lo richiama in panca dimenticandosi nuovamente di lui….

Erik Rush 6,5 Voto di fiducia per alcune buone iniziative prese in attacco e il solito puntiglio difensivo. Continua a latitare dall’arco e non fa mancare un paio di scelte scellerate che fanno inbufalire il suo coach.

Keydren Clark 8 Se fosse sempre questo, Varese sarebbe agganciata al treno delle squadre in vetta anziché a quello delle formazioni della parte bassa della classifica. Davanti alla madre giunta dagli USA fa il record di punti e triple a segno in Italia (34 e 9 rispettivamente) a cui aggiunge anche 6 preziosi assist. Se non segna tanto (e con buone percentuali) per la Cimberio diventa dannoso, quindi i tifosi varesini si augurano che riesca a trovare continuità a questi livelli. MVP della serata.

Adrian Banks 6,5 Nel primo quarto si incaponisce a sfidare i lunghi bolognesi in penetrazione venendo spesso rispedito al mittente. Quando si “accontenta” del suo micidiale tiro dalla media, invece, contribuisce ai parziali positivi di Varese, lasciando comunque nel finale il proscenio al compagno di reparto “on fire”.

Andrea De Nicolao 5 Prosegue il momento di appannamento con scelte non sempre lucide e la mano “quadrata” al tiro. Trova minuti (13’) per permettere a Clark di giostrare da guardia e per la sua difesa, ma Frates si aspetta di più da lui.

Franklin Hassell 7 Doppia doppia sfiorata per il “Thank” (14 punti e 9 rimbalzi) che quando viene servito con continuità in attacco trova fiducia e buone soluzioni (visto anche un pick&roll, merce rara!). Anche in difesa non soffre eccessivamente gli avversari diretti, abbastanza statici come lui. Qualche problema in più sugli aiuti sui piccoli.

Ebi Ere 6 Ci mette un tempo a carburare in attacco, soffrendo al contempo in difesa contro l’indiavolato Hardy. Poi porta il suo solito contributo fatto di difesa e triple.

Achille Polonara 7,5 Dopo lo stop di Casera torna il PolonAir dello scorso anno. Non solo le “solite” triple, ma anche palloni messi a terra per attaccare il ferro e corse in contropiede. Riempie tutte le caselle dello scout (8 rimbalzi, 2 stoppate, 1 assist) e non a caso è, con Clark, il migliore nel plus/minus (+15).

Nicola Mei, Jacopo Balanzoni e Shadi Ambrosini s.v.

Fabrizio Frates 7 Buona gestione della squadra (nonostante lo scarso minutaggio di Sakota) e abilità ad alternare le difese, con la zona utilizzata anche come arma tattica (ad esempio sulle rimesse bolognesi in attacco con pochi secondi da giocare sul cronometro dei 24”). I limiti difensivi della squadra sono evidenti, per questo bisognerà, per il bene di Varese, giocare il più possibile a ritmi alti, visto il talento offensivo a disposizione (anche se non potranno certo tirare ogni volta col 57,7% da tre…).

 

GRANAROLO BOLOGNA

Victor Gaddefors 6,5 Parte da ala piccola, ma giostra poi anche da “4” disimpegnandosi bene in entrambe i ruoli, sia in attacco che in difesa.

Dwight Hardy 7 Per 10 minuti (quelli del secondo quarto) mette a ferro e fuoco la difesa varesina con 18 punti (6/7 al tiro con 3 triple e 3 liberi) poi nella ripresa si “spegne” con solo 2/6 al tiro, passando il bastone del comando a Ware prima e Walsh dopo. Ma per espugnare Masnago ed entrare nell’Olimpo delle guardie del campionato c’è bisogno di più continuità nell’arco dei 40’.

Brock Motum 5,5 L’uomo dei quarti dispari, visto che in quelli pari non gioca. Il rookie con la faccia da ragazzino soffre l’esuberanza di Polonara (2 falli nei primi minuti) e si avvicina alla la sufficienza grazie ad un terzo periodo dove gioca in maniera gagliarda. Da lui (e dalla sua stazza) coach Bechi ha però bisogno di più presenza sotto i tabelloni (solo 2 rimbalzi).

Matteo Imbrò 6 Pochi minuti (15) per il capitano felsineo, rientrato da poco da un infortunio. Trova il suo momento migliore nel secondo quarto quando la difesa è concentrata su Hardy e lui ha spazio per la tripla dell’aggancio.

Casper Ware 6,5 Il varesino mancato rimane silente per tutto il primo tempo salvo ricevere il testimone dell’attacco-Virtus da Hardy nel terzo quarto quando attacca il ferro bruciando ripetutamente la non-difesa di Clark ed i mancati aiuti di Hassell. Poi, inspiegabilmente, smette di farlo, limitandosi ad una regia d’ordine, poco nelle sue corde e non sufficiente a portare a casa la vittoria.

Jerome Jordan 6,5 Come un diesel, ci mette tempo ad ingranare ma poi nell’ultimo periodo è l’anima, con Walsh, del tentativo di rimonta ospite (9 dei suoi 14 punti arrivano in questa frazione). Ma se Bologna finisce sotto a rimbalzo è anche colpa sua.

Shawn King 5 Buone cose in difesa (2 stoppate) ed a rimbalzo (6) ma nel complesso una prova insufficiente. In attacco non è un fattore e Bechi non s’arrischia, se non per pochi istanti, a giocare col doppio pivot, così passa metà partita a vedere i compagni dalla panchina.

Matt Walsh 7 Uno dei migliori “sesto-uomo” del campionato (se non IL migliore) è l’ultimo ad arrendersi quando con la sua quarta tripla (9 punti nel quarto periodo) da il là al parziale di 7-0 che spaventa la Cimberio. Ai 17 punti aggiunge anche 8 rimbalzi e 7 assist (oltre a 4 perse) per 26 di valutazione.

Federico Guazzaloca, Matteo Negri, Giulio Gazzotti, Corrado Bianconi s.v.

Luca Bechi 6 Senza 2 giovani da rotazione (Landi e Fontecchio) e con Imbrò ancora in rodaggio deve “spremere” un po’ di più i suoi americani, ottenendo buoni risultati ma anche discontinuità. Paga la lotta persa a rimbalzo, contro una formazione tra le peggiori in questa categoria statistica e la serata magica dall’arco della Cimberio, ma ha il pregio di crederci fino alla fine.


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