Varese-VeneziaCIMBERIO VARESE

Marko Scekic 6,5 Solida prova del centro di riserva che nel primo tempo sopperisce ai problemi di falli di Hassell con 8 punti ed una difesa accorta, anche se ogni tanto è in affanno contro il dinamismo dei lunghi ospiti.

Aubrey Coleman 6 Conferma le sue qualità di incursore e tiratore dalla media (7/11 da 2) – ma non dalla lunga distanza (0/3) – togliendo diverse castagne dal fuoco in situazioni d’affanno. Bene anche in difesa ma mezzo punto in meno perché sembra un solista in un gruppo che sta diventando squadra (tradotto: quando ha la palla non la passa mai, o quasi).

Erik Rush 5 Scentrato al tiro (2/9 complessivo) e impreciso in diverse situazioni critiche (ad esempio sul pressing avversario). Deve trovare più continuità di rendimento perché la “solita” buona difesa non sempre può bastare.

Keydren Clark 5,5 Una rondine non fa primavera (soprattutto d’autunno!) e dopo la buona prestazione in coppa il buon KeeKee ricade in problemi al tiro (2/7). Questa volta compensa parzialmente con 3 assist e 3 rimbalzi, ma è solo una fortuna che Mazzon non decida di giocare costantemente con Vitali in post basso per sfruttare l’evidente mismatch.

Andrea De Nicolao 5 Nella sua giovane carriera in serie A non è mai stato un realizzatore (è il caso di lavorarci, però!) ma quantomeno riempiva lo scout con tutte le altre voci. Contro Venezia invece a parte 2 assist il tabellino rimane desolatamente vuoto. Non bisogna caricarlo di troppe responsabilità, ma deve garantire almeno un rendimento minimo costante.

Franklin Hassell 8 Dopo un primo tempo ectoplasmatico (panchinato per tutto il secondo quarto con 2 falli a carico) nella ripresa dimostra perché è arrivato in Italia con la fama di attaccante. Il suo gancetto dai 2 metri al massimo è virtualmente infermabile. E’ lui che firma i canestri (ed i rimbalzi) dell’allungo varesino prima delle stoccate finali di Ere. Certo che se imparasse anche a difendere (soprattutto in aiuto)….

Ebi Ere 7,5 Evidentemente l’aria del Monferrato lo ispira particolarmente poichè dopo i 25 contro Reggio ne infila altri 21 a Venezia, segnando le due triple che spezzano le residue speranze dei lagunari. Aggiunge 8 rimbalzi e 4 assist per completare l’opera.

Achille Polonara 7 Con i playmaker di ruolo che latitano, Polonair si “inventa” una serata da career-high alla voce assist (8). La gara “totale” è completata da 6 rimbalzi che si aggiungono a 13 punti, frutto di una dimensione perimetrale (4/11) che lo scorso anno era più occasionale. Col rientro di Sakota, però, dovrà tornare ad attaccare maggiormente il ferro (solo 0/2 da 2).

Nicola Mei, Jacopo Balanzoni e Filippo Testa s.v.

Fabrizio Frates 7 La squadra sta iniziando ad avere una sua fisionomia, anche se va ancora troppo a sprazzi. Il potenziale c’è e Frates comincia a sfruttarlo, anche correndo qualche rischio (Hassell fuori per tutto il secondo quarto è un azzardo che però paga). Certo che non avrà sempre un Polonara da 8 assist quindi il lavoro maggiore è da catalizzare sulla fase costruttiva del gioco.

UMANA REYER VENEZIA

Hrvoje Peric 7 Il migliore di Venezia per punti, valutazione e plus/minus (17, 22 e +10 rispettivamente). Stupisce quindi che giochi solo 22 minuti, visti i diversi mismatch che provoca, vista la sua bidimensionalità a seconda che sia marcato da un lungo o da un piccolo.

Jacopo Giachetti 4 Dal migliore al peggiore: inconcludente in attacco, sufficiente in difesa, non si nota eccessivamente neanche in fase di costruzione del gioco, nonostante i 3 assist finali.

Guido Rosselli 5,5 La poliedricità è sempre stato il suo punto di forza ma contro la Cimberio non eccelle in nulla né crea troppi grattacapi alla retroguardia varesina.

Nate Linhart 4,5 Il miglior difensore dello scorso campionato tedesco non riesce a fermare né Coleman né Ere e sulla fase offensiva non sono pervenute informazioni.

Luca Vitali 6,5 Crea diversi grattacapi alla difesa di casa grazie alla sua visione di gioco (3 assist) e ai mismatch evidenti che crea contro DeNicolao e soprattutto Clark, da cui nascono sempre buone soluzioni (in proprio o per i compagni). Stupisce che queste situazioni non vengano cavalcate con maggior costanza.

Donell Taylor 6 Attacca poco il ferro ma con i suoi piazzati è sempre pericoloso. Svolge il suo “compitino” senza imporsi nel gioco come il duo pedigree dovrebbe spingerlo a fare.

Andre Smith 5,5 Buoni numeri (19 punti e 6 rimbalzi col 50% al tiro) ma da lui ci si aspettava qualcosa di più (ed infatti nel plus/minus è il peggiore con Giachetti: -16) vista la varietà di movimenti di cui è capace vicino a canestro e la pericolosità perimetrale contro i lunghi statici di Varese.

Daniele Magro s.v. Solo 3 minuti in campo per il lungo azzurro in cui non riceve un pallone giocabile.

Tony Easley 6 L’ex Sassari strappa la sufficienza grazie al buon avvio e perché è l’ultimo a mollare quando Varese allunga nel finale. Nel mezzo però l’incapacità di contenere Hassell con cui paga dazio a rimbalzo (solo 4 catturati).

Nicolo Akele s.v.

Andrea Mazzon 4,5 L’allenatore reyerino non convince per via di rotazioni vorticose, che spesso non consentono ai suoi giocatori di entrare in ritmo e cervellotiche scelte difensive, che più di una volta mandano in confusione i suoi stessi uomini. Insiste molto (troppo?) con la zona e le 11 triple a segno dei varesini (più del 33% con cui vengono scagliate) non gli danno ragione.


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