Varese+SponsorVarese – Tre righe scarne di comunicato sul sito ufficiale e Aubrey Coleman non è più un giocatore della Pallacanestro Varese. La società di Piazza Montegrappa ha deciso di passare alle maniere forti nei confronti dell’atleta di Houston, con una sospensione che prelude ad una richiesta di licenziamento per giusta causa già in mano agli avvocati, come confermato dal presidente Francesco Vescovi stamane sui giornali cittadini. Al pari dell’arrivo di Adrian Banks, all’esordio domani in campionato, ci si augura che questa decisione sia una pietra miliare della rinascita: Varese decide di rinunciare ai servigi di un elemento davvero poco convincente sul piano della personalità, della voglia di combattere, della coscienza di dover essere utile alla squadra, ancor prima dei conclamati limiti tecnici (Coleman chiude la sua esperienza in biancorosso con il 6% da tre punti…). Ciò accade dopo tre settimane di un infortunio mai “rivelato” dai numerosi esami medici effettuati, caratterizzate dalla crescente sensazione che l’americano nulla avesse più da dare alla causa; tre settimane in cui Varese è crollata, anche e forse soprattutto in virtù della sua mancanza, non potendo la Cimberio attuale – già di suo poggiata su fragili equilibri – permettersi di regalare un uomo agli avversari. Fuori Coleman e dentro Banks, dunque: nessuno si volterà indietro con rimpianto. Il cambio dovrà essere soppesato dal campo, ma qualsiasi ragionamento preventivo, anche quelli velati di preoccupazione, non può non tener conto della bontà dell’avvicendamento a livello psicologico: la squadra acquista un elemento desideroso di spendersi per una piazza che ne conosce già pregi e difetti e che, al figliol prodigo Adrian, chiede solamente di “esserci”, di non tirarsi indietro, di favorire quell’entusiasmo e quella chimica di squadra che mancano come il pane ai ragazzi di Frates e che non possono essere assicurati da chi sparisce alla prima difficoltà.

Il match di domani contro Pesaro sarà già carico di risposte. La squadra marchigiana, guidata da Sandro Dell’Agnello, è un’altra compagine in difficoltà, adagiata sul fondo della classifica e desiderosa di coinvolgere i prealpini, con un’eventuale vittoria, nei perfidi meccanismi della lotta alla sopravvivenza. Dopo lo scalpo di Avellino, ottenuto alla prima giornata, i biancorossi delle Marche hanno collezionato solo sconfitte, l’ultima assai sfortunata a Pistoia, dopo tre supplementari. In questo cammino claudicante le differenze con Varese sono però molteplici: la Vuelle era preparata ad un campionato di lacrime e sangue e lo dimostra giocando senza paura, con tenacia, alla ricerca dei punti necessari alla salvezza. La Cimberio immaginava se stessa in altre dimensioni e dover prendere coscienza di nuovi obbiettivi stagionali potrebbe essere doloroso e complicato; la pressione, dunque, sarà tutta sui padroni di casa. Non mancano poi, in un organico senza stelle, le individualità da prendere con le molle: Anosike sta dominando sotto le plance a dispetto della sua taglia contenuta; l’italo-argentino Musso appare in uno stato di forma strepitoso e sarà la prima prova della tenuta difensiva del neo-arrivato Banks; Young infine, se recuperato a dovere, ha esperienza da regalare a piene mani ai compagni. Domani ci sarà anche l’esordio di Ravern Johnson, ala piccola longilinea appena approdata in Italia, e pronta a rimpinguare il bottino punti potenziale della banda agli ordini di “Sandrokan”.

Per i pretoriani di Frates non si annunciano defezioni: l’organico sarà al completo nella sua nuova composizione, con Rush per ora confermato come cambio di Ere.

PesaroPesaro – Sei sconfitte di fila sono dure da mandare giù. Soprattutto se quattro di queste sono maturate sotto i cinque punti di scarto e due sono accadute contro concorrenti dirette per la lotta alla salvezza (Montegranaro e Pistoia). In un calendario che si rende sempre più ostico, la Vuelle, fresca dell’innesto di Ravern Johnson guarda con fiducia al futuro. “Ci manca solo la vittoria” – dice Sandro Dell’Agnello -“quel solo non è poco ma noi siamo una squadra che con tutte le problematiche che ha, riesce a portare le partite fino alla fine, senza portare a casa punti nell’ultimo quarto ma offrendo ottime prestazioni. Dobbiamo fare meglio, siamo tristi, ci girano un po’ le scatole ma non siamo depressi né abbattuti. Vogliamo dimostrarlo sul campo, strappando una vittoria che per quanto rubata, per quanto all’ultimo secondo, serve per alzare il morale”.

L’approccio giusto alla delicata trasferta di Varese è un presupposto fondamentale per tentare di giocarsela. La formazione autrice di una stagione indimenticabile lo scorso anno, è reduce da prestazioni non alla sua altezza e si farà trovare arrabbiata e pronta per tornare ai suoi livelli. Il coach della Vuelle non si fida delle presunte crisi: ” A noi conviene pensare ai nostri di problemi per passargli sopra come abbiamo sempre fatto, consapevoli del fatto che come accade sempre in casa, loro partiranno subito aggredendo e noi dovremo essere bravi a reggere.”

La Cimberio è una formazione di qualità, costruita con oculatezza, con punti nelle mani distribuiti sia sugli esterni che sui lunghi e che si è rinforzata con il ritorno del ben noto Adrian Banks: “una spinta psicologica importante, prima ancora che tecnica.”

I precedenti in terra lombarda sono a favore di Varese: in 61 gare, la compagine di casa ne ha vinte 50. Arbitrerà la partita il trio Begnis, Bartolini e Borgioni. Palla a due alle ore 18e15.

(da Pesaro, Luigi Maria Piarulli)


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