Taylor Donell (Foto Roberto Caruso 2012)

Donell Taylor, qui in lotta contro Tabu, dovrà aiutare la Trenk a ritrovare l’equilibrio in trasferta già a partire dalla gara di Cremona, riuscirà a tornare in piedi? (Foto Roberto Caruso 2012)

Coach Menetti: “La Vanoli gioca a livelli altissimi, per noi vincere varrebbe doppio”

La vita sembra in certe giornate correre su un filo, impegnata in acrobazie e virtuosismi mentre cammina senza il minimo equilibrio su una corda tesa a mezz’aria, pronta a cadere da un lato o dall’altro al primo soffio di vento o al prossimo spostamento incauto. Scivola e cade quindi, oppure riesce ad afferrare al volo la corda e a tornare in piedi, sul filo, a mezz’aria, un’altra volta, come se avesse avuto una seconda possibilità, un nuovo tentativo per continuare a correre fino in fondo.

Anche la Trenkwalder sembra un po’ correre su un filo, in certe giornate, in bilico tra il proseguire il suo buono e spettacolare cammino, e il cadere di sotto dopo un passo falso. Fortuna che ogni domenica si riparte da zero, si ha una nuova possibilità di tornare sul filo: questa volta tocca alla Vanoli Cremona di coach Gigio Gresta ospitare la Trenk nella 14a giornata di Serie A, domenica sera, ore 18.15, al PalaRadi.

Uno scivolone la Trenk lo ha preso domenica scorsa con la brutta sconfitta rimediata a Cantù, e coach Menetti alla vigilia riparte proprio da lì, dalle cause del rovescio: scarsa brillantezza o calo mentale?

“Domenica a Cantù è stata solamente una questione mentale sin dai primi due quarti, abbiamo avuto poca concentrazione e abbiamo smesso di fare le nostre cose e di lottare alle prime difficoltà, che pure sapevamo avremmo trovato trattandosi di una squadra del calibro di Cantù. Non ho visto invece problemi di condizione fisica o di brillantezza, comunque non preventivabili. Non stiamo attraversando un momento positivo, ma il periodo di tre trasferte durissime a Varese, Sassari e Cantù – in cui abbiamo demeritato solo nell’ultima – non ci ha quantomeno aiutato. L’aspetto mentale e di solidità di una squadra non si costruisce da un giorno all’altro, giocare come sappiamo in trasferta e in mezzo alle difficoltà dovrà essere il salto più importante nel nostro processo di crescita e la gara di Cremona è l’occasione perfetta per riscattarci e misurarci in un banco di prova davvero impegnativo”.

Un test perfetto per la voglia di migliorare e crescere della Trenkwalder, questa Vanoli Cremona rinata sotto la guida di coach Gigio Gresta: dall’arrivo del tecnico marchigiano cinque prestazioni di alto livello in cui le importanti vittorie casalinghe su Venezia e Pesaro hanno raddrizzato la classifica (ad ora con i suoi 8 punti, la Vanoli sarebbe salva) e le eccellenti prove in trasferta su campi improbi come Sassari, Siena e Varese hanno legittimato la scelta della società e certificato l’ottimo momento dei biancoblù. Così la pensa anche Menetti, sicuro di avere di fronte un avversario da temere e una sfida non facile.

Cremona sta giocando a livelli altissimi dal cambio dell’allenatore, Gigio è stato bravissimo a trovare la chiave giusta per la squadra che ora segna più di 90 punti di media in casa, e lo fa puntando sui giocatori scelti in estate, presi perlopiù dalla LegaDue e che stanno facendo bene. Domani verrà tanta gente da Reggio in un campo su cui, parlando della società Soresina (da cui nasce l’attuale Vanoli Basket Cremona, dopo la fusione con l’altra squadra cittadina della Juvi, NdR), non abbiamo mai vinto. Sarà una partita dura, con tanto agonismo e intensità, e vincerla varrebbe doppio per noi, perché vorrebbe dire fare un colpo fuori casa e avere un altro scontro diretto a favore con una rivale per la salvezza”.

Per vincere, però, la Trenk dovrà fare meglio di una squadra in grande salute, come detto, dalle ottime capacità offensive e divenuta finalmente un gruppo solido e compatto.

Fabio Ruini (Foto di Foto Bignami)

Fabio Ruini sarà il grande ex della partita, lui reggiano doc e protagonista della promozione della Trenk: non vorrà far male agli ex compagni o vorrà dimostrare tutto il suo valore? (Foto di Foto Bignami)

Cremona è una squadra che sta andando molto bene, non c’è dubbio, ha trovato il proprio equilibrio e sfiorato il colpaccio a Sassari e lottato a Varese. A livello di singoli, Vitali, Jackson e Harris sono i punti di riferimento fra gli esterni, tra i lunghi invece Kotti e Stipanovic sanno sempre come rendersi utili ma l’arma in più è l’aggiunta di Peric da 4, un elemento molto pericoloso e capace di segnare tanti punti. Johnson si è rivelato un buon playmaker che fa girare bene la squadra già alla sua prima esperienza in Serie A, e poi c’è Ruini, uno che conosciamo molto bene e che sa dare il suo impatto anche in pochi minuti. Come sarà ritrovarlo dopo il bell’anno insieme? Sarò sempre grato e legato a tutti gli eroi della stagione passata, mi fa piacere ritrovare Fabio in Serie A e gli auguro di poter essere di aiuto per la salvezza di Cremona, e ritrovarci ancora in Serie A alla fine della stagione.

Le chiavi tattiche della gara? Ho letto che Gresta ha puntato l’attenzione sui rimbalzi e sui pick and roll, noi probabilmente avremmo posto l’obiettivo su altre cose, ma come sempre focalizzarsi solamente su certi aspetti è pericoloso perché si rischia di perderne di vista altri. Ognuno userà le proprie armi e cercherà di individuare i giocatori più in palla per mettere in difficoltà gli avversari. Sarà una battaglia e siamo pronti a dare il meglio”.

Dopo essere scivolati e sapere cosa ci aspetta al primo errore, tornare a camminare sul filo è forse persino più terrorizzante. Ma anche molto più emozionante…

E solo con il meglio delle proprie capacità si arriverà all’altro capo del filo…