Il “quasi” 16enne azzurrino cremonese sceglie il vivaio rossoblu: «È il posto giusto per me»

 

CODOGNO I raggi del sole della calda estate Assigeco cominciano ad infiammare l’interesse intorno al settore giovanile, fatto oggetto di nuove robuste iniezioni di tecnica e talento utili a dare continuità al programma di rafforzamento ripreso con forza da un paio d’anni. Il club rossoblu inserisce nel roster delle giovanili Fabio Maghet (classe 1996) in arrivo da Gorizia, Giovanni Basso (nato nel 1994) dal Petrarca Padova e, soprattutto, dell’azzurrino Daniel Donzelli, atleta del 1996 proveniente dalla Vanoli.

Il “gioiellino” cremonese, cresciuto nell’Oratorio Cristo Re prima di passare alla Ju-Vi poi fusa con la Vanoli, due metri di altezza e sedici anni da compiere il prossimo 28 settembre, è passato dal “Campus” martedì pomeriggio a formalizzare il suo ingresso nell’Assigeco:

«Sono contento della scelta: il programma proposto dalla società lodigiana è interessante e giusto per me: decisamente il migliore fra tutti quelli presentati dalle società con le quali abbiamo parlato, inclusa la Vanoli, che non mi dava grandi possibilità – spiega il neo rossoblu, colpito dalla facilità di inserimento in occasione della partecipazione al “Barilà” a Varese lo scorso aprile -. Conoscevo l’Assigeco, mi avevano invitato e mi sono trovato benissimo con tutti. In più è vicino a casa e permette spostamenti giornalieri per continuare a frequentare bene la scuola di agraria».

Il forte giocatore cremonese decide insieme a papà Marco, ex ciclista di valore, e mamma Donatella, ex cestista:

 «Il basket? È il mio futuro, lo penso fin da piccolo e credo che l’Assigeco possa aiutare la mia crescita tecnica: questi sono anni importanti, vanno sfruttati al meglio».

Donzelli farà parte del roster della Dna guidata da Cece Riva giocando anche nell’Under 19 di Michele Carrea e nell’Under 17 seguita da Marco Andreazza iniziando ad allenarsi dal 20 agosto, dopo il recupero delle fatiche degli Europei Under 16 in Lituania e Lettonia terminati a fine luglio.

«Un quarto posto (83-69 dalla Serbia nella finale per il bronzo, ndr) soddisfacente anche se senza l’infortunio nei quarti a Oliva avremmo potuto giocare per il successo – sottolinea Donzelli, bravo a firmare 13.8 punti (11° marcatore) e 9.3 rimbalzi (4°) di media -. Un’esperienza comunque positiva che mi ha permesso di migliorare il gioco sul perimetro».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi