In America si ha l’abitudine di dare agli uragani nomi femminili, quello che potrebbe investire domani l’Italia della massima serie di basket avrebbe invece un nome maschile: Travis.

Ma facciamo un passo indietro: allo scorso 22 Maggio quando la Dinamo Banco di Sardegna, all’indomani dell’eliminazione dai playoff a opera di Cantù , ha iniziato a lavorare al progetto “Dinamo 2013/14”. Le intenzioni della società erano chiare fin dal principio “Cercheremo di confermare più giocatori possibili” aveva detto il DS Federico Pasquini proprio a Dailybasket “partendo dal nostro zoccolo duro di italiani che è la nostra forza”. Infatti iscritti a registro c’erano già l’evergreen Capitano Manuel Vanuzzo, il Ministro della Difesa Giacomo Devecchi, Brian Sacchetti e Mauro Pinton oltre al giovane Amedeo Tessitori, alla prima esperienza in serie A dopo l’anno in prestito in LegaDue.

Drake Diener: altri due anni in maglia biancoblu (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Drake Diener: altri due anni in maglia biancoblu (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Il primo annuncio agli inizi di Luglio, che ha aperto le danze del mercato sassarese, è stata la conferma con un contratto biennale del soldatino Drake Diener: proprio il cugino che tutti davano in partenza verso altri lidi ha sovvertito le certezze scegliendo di restare con un progetto a lungo termine. Solo due giorni dopo il primo segnale della rivoluzione in casa Dinamo con l’ingaggio del play Marques Green. La scelta del folletto di Norristown, già visto ad Avellino e da gennaio 2013 con la maglia dell’Olimpia EA7, ha dato un importante indizio in termini di roster facendo presagire grossi cambiamenti in vista della nuova stagione.

A seguire, pochi giorni l’uno dall’altro, per definire in maniera sempre più limpida il progetto sardo della Dinamo 2013/14 sono stati annunciati Linthon Johnson e Omar Thomas, nuove pedine alla corte di Coach Meo Sacchetti. Entrambi giocatori molto fisici, ben noti al campionato italiano, Johnson e Thomas hanno giocato insieme a Green indossando la maglia di Avellino nella stagione 2010/11. Sicuramente non è un caso il fatto che questi tre giocatori si ritrovino a Sassari, anzi è parte della strategia per agevolare l’integrazione dei nuovi elementi in squadra. A chiudere il quintetto è stato annunciato venerdi scorso Caleb Green, l’ala forte vista a Sassari durante le qualificazioni di Eurocup con la maglia di Orleans.

I rumors da giorni darebbero per certo l’arrivo di Juan Fernandez: il play argentino classe 1990 (di passaporto italiano) avrebbe rescisso il contratto con l’Olimpia Milano, dopo un anno in prestito a Brescia in LegaDue. A conferma di ciò è arrivata la separazione tra Sassari e Mauro Pinton, neosposino e probabilmente in cerca di qualcosa di più vicino a casa.

Il lavoro svolto dalla società sassarese finora è stato impeccabile visto che ha chiuso lo starting five venerdi scorso quando ancora alcune squadre sono lontane dal definire il proprio roster.

Ma torniamo all’uragano, perchè nei giorni scorsi il presidente Stefano Sardara, come da copione, ha lasciato intendere tramite il suo profilo di facebook che ci sia ancora un ultimo asso nella manica e che questa volta sarà lui ad annunciarlo di persona. Ed il caso vuole che nel frattempo Travis Diener, la cui bacheca di facebook è da quasi due mesi oggetto di stalking benevolo da parte dei tifosi che lo supplicano di restare nell’isola, è tornato in Italia per vestire la maglia azzurra. Chi era presente al Media Day di presentazione della Nazionale ha detto di averlo visto un po’ abbacchiato: sicuramente il genietto di Fond du Lac mai si sarebbe aspettato di essere senza squadra a fine Luglio. Forse perchè Milano, inizialmente molto interessata, si è poi tirata indietro o forse perchè le famose ed allettanti proposte da altri paesi non sono mai arrivate a serie contrattazioni. I bene informati, o forse gli ultimi irriducibili speranzosi, darebbero quasi per certo il ritorno di TD12 in terra sarda ma chiaramente in un contesto ben diverso da quello lasciato lo scorso Maggio.

Travis Diener è pronto per indossare la maglia azzurra  (Foto Savino Paolella 2013)

Travis Diener è pronto per indossare la maglia azzurra (Foto Savino Paolella 2013)

Affascinante, remota, ma forse non così irrealizzabile almeno da un punto di vista tecnico: la Dinamo ha chiaramente la necessità di evitare quel crollo fisico visto a fine stagione di giocatori spremuti forse oltre le loro possibilità (lo stesso Travis è apparso in affanno durante la serie contro Cantù). Oltretutto la possibilità di tenere in campo entrambi i giocatori potrebbe sopperire all’assenza di un vero cambio per Drake, senza contare l’altissimo potenziale offensivo viste le lodevoli percentuali dalla distanza. Certo partire in quintetto da prestigio ma Travis Diener sa che si può essere fondamentali da sesto uomo e disputare ottime stagioni.

Quella che la società sassarese starebbe per mettersi in casa è una vera bomba ad orologeria che potrebbe avere due esiti. Uno assolutamente roseo e positivo con una squadra competitiva e armata fino ai denti; l’altro, un po’più grigio, è di iniziare la stagione con lo spogliatoio diviso.

Badate bene sono voli pindarici pour parler, ma abbiamo troppa stima della società sassarese per pensare che -nel caso sia davvero questa la linea da seguire- non abbiano calcolato tutte le possibili conseguenze che una scelta del genere porterebbe con se. Certamente al buon Meo Sacchetti non resterebbe che rimboccarsi le maniche e prepararsi ad un grande lavoro umano sulla nuova squadra, armato della sua proverbiale pazienza.

Il fatto che a fine Luglio si stia ancora qua a parlare del caso Diener fa sicuramente riflettere e ci si chiede se non sia il desiderio dei tifosi di un ritorno del biondino a tenere in piedi i rumors. La certezza è che se davvero Travis Diener dovesse indossare la maglia biancoblu la prossima stagione si abbatterebbe un vero e proprio uragano, non solo a Sassari ma nella massima serie. Finchè Travis non avrà altra maglia da indossare oltre a quella della Nazionale Italiana, ai tifosi non resta che sognare. E si sa, i sogni son desideri…