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(Foto Alessandro Montanari 2013)

 

Umana Reyer Venezia – Enel Brindisi 82-87 

Mestre (VE) – Solida, concreta e soprattutto con carattere. Potrebbero essere questi tre gli aggettivi per descrivere l’Enel Brindisi che quest’oggi ha espugnato Venezia, forte di un Jerome Dyson davvero inarrestabile nonché del solito Folarin Campbell ed il suo apporto dalla panchina. Una partita bella, viva in cui i pugliesi sono stati sotto anche di 11, prima che una eccellente prova collettiva abbia consentito alla squadra di coach Bucchi di tornare a casa con 2 punti di prestigio.

Quintetti: 

Venezia: Giachetti, Taylor, Rosselli, Smith, Easley

Brindisi: Dyson, Lewis, Snear, James, Aminu

Avvio di partita infuocato, con ambedue le squadre subito in palla, con Brindisi a sfruttare le tremende accelerazioni di Dyson che Giachetti fatica a contenere e Smith a rispondere per Venezia (6-7). Il ritmo è pazzesco, ma lo è anche il livello delle difese, che tengono il punteggio fermo per due minuti prima che un contropiede orogranata che termina con l’inchiodata di Easley porti avanti per la prima volta nella gara i padroni di casa (8-7). Brindisi risponde con Aminu, ma Andre Smith sembra davvero inarrestabile, e prima si impossessa dell’area sotto canestro poi segna la seconda tripla del quarto che porta la contesa sull’13-11. Bucchi inizia le rotazioni provando ad arginare l’ala dell’Umana inserendo Todic per James, ma la sostituzione che risolleva l’Enel è quella che porta in campo Forlain Campbell, che come già dimostrato nelle precedenti uscite di rivela opzione offensiva di prima scelta, mettendo a referto 5 punti che riportano sopra Brindisi (16-15). Il quarto si chiude con la tripla sbagliata da Donell Taylor sulla sirena, dopo che Bulleri e Peric avevano portato il punteggio sul 18-18.

Il secondo quarto inizia a ritmo più blando, con le due compagini a cercare attacchi ragionati piuttosto che giocate veloci, con Brindisi a cercare molto gioco in post che frutta i primi due punti per Miroslav Todic (18-20). Venezia dall’altra parte inizia a cercare con frequenza penetrazioni con i suoi uomini più esplosivi, come Vitali e Taylor che riportano sopra l’Umana dopo la tripla di Zerini (25-23). Bucchi chiama timeout intuendo che Venezia ha forse trovato il bandolo della matassa, ma il parziale aperto in precedenza arriva fino al 7-0, con Peric e Taylor ad incrementare il gap tra le due formazioni, costringendo il coach Brindisino ad una nuova interruzione di gioco (29-23). L’Enel insiste nel cercare il gioco in area senza trovare fortuna, mentre Smith dall’altra parte continua a spadroneggiare firmando altri 4 punti che estendono il break a 11-0 e portano per la prima volta il distacco in doppia cifra (33-23). Servono due super triple di Dyson per risollevare i biancoblù, ricucire in parte lo strappo e riportare Brindisi in gara, dopo sei minuti a secco di punti (37-29). Il finale è ancora per il numero 11 ospite, che risponde all’alley-oop Peric-Easley con un dumper allo scadere che manda le squadre al riposo lungo sul 39-32.

Ritorno sul parquet col brivido per Brindisi, con Dyson che deve uscire accompagnato dal campo per un infortunio che fortunatamente per la squadra ospite lo terrà fuori dal campo solo un minuto, nel quale Taylor sblocca per Venezia con la tripla del 42-33. Il ritorno del play da nuova linfa all’Enel, che inizia a cercare con insistenza il ferro forzando fischi che portano a produttivi viaggi in lunetta (42-36). L’Umana inizia a sentire il fiato sul collo, ed Aminu è implacabile firmando 4 punti che riportano la squadra di coach Bucchi sotto solo di quattro lunghezze, costringendo Mazzon al timeout (44-40). Ma Brindisi è slanciatissima, e favorita dal tecnico fischiato a Giachetti riesce prima a portarsi nuovamente in vantaggio grazie alle sfuriate di Aminu, che valgono il +1 per i pugliesi (50-51). Passa dal solito Smith il pallone del controsorpasso, prima che un altro tecnico, questa volta ai danni di Peric, porti 4 preziosi punti in casa Enel (52-55). Ma nonostante l’energia di Smith, l’inerzia resta invariata, e anche grazie ad un fallo antisportivo fischiato a Peric, Brindisi chiude il terzo periodo in vantaggio sul 56-60.

Si riparte con Brindisi schierata con la zona, che però non sembra spaventare i padroni di casa, che trascinati dalla bolgia dei 3509 presenti firma un parziale di 8-0 nei primi 2′ di gioco che valgono il controsorpasso sul 63-60. Il pallone inizia a pesare, e Donell Taylor non esista a caricarsi sulle spalle il peso dei tiri importanti, firmando 7 punti che rispondono ad una Brindisi che non molla un centimetro (70-70). Peric risponde dopo lo 0-5 firmato Lewis-Aminu, ma Dyson viene dimenticato da tutti e costringe Mazzon al timeout sul 72-77 quando restano 1’56” sul cronometro. Dyson è glaciale dalla lunetta (72-79), Giachetti accorcia dalla distanza (75-82), James tiene vive le speranze di Venezia facendo 1/2 (75-83) e Giachetti riaccende la fiammella con 5 punti in un amen che valgono l’80-85 a 24″ dalla sirena. Inspiegabilmente il fallo arriva solo a 6″ dalla fine, non lasciando tempo a Venezia dopo il 2/2 di Campbell che valgono una prestigiosa vittoria lontano dalle mura amiche (82-87)

Umana Reyer Venezia – Enel Brindisi 82-87 (18-18, 21-14, 17-28, 26-27)

Venezia: Peric 10, Giachetti 12, Rosselli, Linhart 2, Vitali 8, Taylor 16, Smith 21, Akele ne, Magro 2, Easley 11, All. Mazzon; Rim(33): Smith 10; Ast(19): Vitali 5.

Brindisi: Aminu 18, James 11, Todic 2, Bulleri 3, Morciano ne, Formenti, Dyson 24, Lewis 5, Zerini 5, Snaer 5, Leggio ne, Campbell 14, All. Bucchi; Rim(31): James 12; Ast(16): Campbell 7.

Arbitri: Sardella Gianluca, Ranaudo Nicola, Vicino Alessandro

Spettatori: 3509 (esaurito)

5F: nessuno


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