Montepaschi Siena – Bennet Cantù 88-71
(21-16, 23-17, 29-18, 15-20)
TORINO – Una bellissima Siena ha la meglio su una spenta Cantù che non riesce a mettere in campo quella determinazione che coach Trinchieri si aspettava alla vigilia. La varietà di soluzioni che può vantare la squadra Campione d’Italia è difficilmente arginabile e quando si può disporre di una coppia di lunghi come Lavrinovic e Andersen, che in coppia combinano per 39 punti, frutto di un 15/19 al tiro, la maggior parte del lavoro è fatto.
Durante la gara Pianigiani ha alternato molto bene il gioco dentro/fuori e Cantù si è trovata costretta a concedere sempre troppo all’avversaria. Onore agli sconfitti, anche se ci si aspettava una Bennet più combattiva alla sua quarta finale contro la Montepaschi.
LA CRONACA – Alla finale della competizione si presentano le due squadre che fin qui tra campionato ed Eurolega si sono dimostrate le migliori squadre italiane. Se Siena è ormai da anni la padrona indiscussa delle competizioni nostrane, Cantù, nonostante qualche passo falso in campionato, sta dimostrando con splendide prestazioni in Europa di essere ormai una “grande“, portando avanti quel “trapasso” tra squadra rivelazione e concreta realtà di cui ha parlato in questi giorni coach Trinchieri.
Proprio Trinchieri è uno degli artefici principali di questa splendida realtà e oggi ha il gravoso compito di provare, alla quarta finale contro Siena, di strappare la sua prima vittoria.
I Quintetti
Montepaschi Siena: B. Mc Calebb, B. Thornton, D. Moss, S. Stonerook, D. Andersen
Bennet Cantù: A. Cinciarini, G. Basile, V. Micov, M. Leunen, D. Marconato
E’ di Andersen, dopo un errore di Basile da tre ad aprire le marcature, con Cinciarini che pareggia subito dopo. Cantù difensivamente prova a chiudere l’area ma lascia spazio oltre l’arco, prima lasciando libero Thornton che sbaglia, poi Andersen che realizza. In attacco le due squadre cozzano contro gli avversari, tanto che gli arbitri puniscono le due squadre con un fallo offensivo per parte. Siena però inizia a macinare gioco e alterna soluzioni da oltre l’arco a tiri da sotto quando la difesa copre il perimetro e a 2:47 dalla fine del primo quarto il canestro di Andersen costringe Trinchieri al timeout con la sua squadra sotto di 8 punti. Esce però male dal timeout Cantù con Micov che perde palla e Siena che continua a far girare bene la palla in attacco, nonostante l’errore al tiro.
Finalmente Cantù attacca di più il ferro e Shermadini costringe Stonerook al suo secondo fallo personale in un bel pick and roll con Micov. Il Georgiano commette però un fallo su Lavrinovic, appena entrato, su tiro da tre, con il Lituano che con il 2 su 3 porta il punteggio sul 21-12. I problemi di falli iniziano anche per Cantù con Markoishvili che commette il suo secondo fallo deragliando in attacco su Moss. Contrariamente a Pianigiani, Trinchieri non toglie il georgiano che lo ripaga dando il la all’azione che porta Shermadini a schiacciare il pallone del 21-16 che chiude il primo quarto.
Andersen continua a punire la difesa di Cantù che in attacco perde due palloni e commettendo un fallo. Il canestro di Siena sembra stregato e dopo 3 minuti dall’inizio del secondo quarto la Bennet non è ancora riuscita a muovere il punteggio. Ci pensano Marconato e Basile con una tripla a interrompere il periodo di aridità offensiva, riportando Cantù sotto la doppia cifra di svantaggio. Siena esegue bene in attacco mentre dall’altra parte Perkins dimostra tutta la sua scarsa intesa con la squadra buttando via l’ennesimo pallone della gara per Cantù. Il 33-23 Siena a 3:33 dall’intervallo costringe Trinchieri a chiamare un altro timeout. All’uscita la squadra pare più aggressiva in attacco con Basile che colpisce da tre e in difesa, con Siena costretta a tiri più difficili. La partita rimane intensa e fisica ma non bellissima, con la Bennet che continua a perdere palloni e Siena che pare incepparsi, potendosi però aggrappare alla classe di Andersen che segna il suo 18esimo punto con una tripla sulla sirena che manda le squadre all’intervallo sul punteggio di 44-33 Siena e con Cantù che conta già 12 palle perse.
Prova a partire bene Cantù andando subito da Markoishvili, MVP dei quarti, con risultati alterni: un canestro e una palla persa per infrazione di passi. La Montepaschi invece si affida a Moss che segna 5 punti in fila con grande naturalezza. Shermadini commette il suo terzo fallo a rimbalzo d’attacco e il solito Andersen fa volare i suoi a +16. Mc Calebb realizza un gioco da tre punti che sommato ai due di Lavrinovic porta il Montepaschi al massimo vantaggio sul 59-40. Siena vola e trova tutto facile. Zisis si iscrive alla festa con una tripla che vale il 65-42, la difesa non molla di un centimetro e nonostante il vantaggio non lascia spazi ad una Bennet sfiduciata che commette infrazione di 24 secondi. Il quinto punto della partita di Zisis aumenta il vantaggio a 25 lunghezze e manda Cantù sull’orlo del KO tecnico. Ci provano Basile con un tiro da tre e Perkins con un gioco da tre punti a provare a dare ossigeno ad una squadra in difficoltà, ma l’americano sbaglia il libero addizionale e non muove il punteggio dal 73-51 che chiude il quarto.
Siena, che nel terzo quarto combina per un 89% da due e il 75% da tre, non sbaglia più e Moss dopo un canestro e due palle recuperate con successivi assist a Zisis e Lavrinovic si prende le luci della ribalta ad inizio ultimo quarto. Basile è l’ultimo ad alzare bandiera bianca per i suoi e con una tripla e un bell’assist per la schiacciata con fallo di Shermadini riporta la differenza sotto i 20 punti. Andersen però non si ferma, segna due punti e in difesa fa commetttere il quinto fallo a Shermadini, togliendolo dalla partita.
Cantù pare non aspettare altro che finisca la partita, mentre Siena continuaa non rilassarsi nemmeno a 1:30 dalla fine sul più 20. a 53 secondi dalla fine Pianigiani concede la passerella a Moss e Andersen e Mc Calebb, quest’ultimo un po’ in ombra. Cantù arrotonda il risultato con un canestro di Brunner, che termina sull’88 a 71 e una lezione di basket impartita dalla squadra senese alla Bennet Cantù.
Si chiude quindi con una gara poco equilibrata questa Coppa Italia che vede trionfare la squadra che da anni fa incetta di trofei nel nostro Paese. Non è stato un percorso facile però quello della Montepaschi, considerando che nella partita dei quarti non ha mai chiuso la partita veramente quando avrebbe potuto, mentre in semifinale ha avuto la meglio di Milano solo nelle ultime battute di gioco e con qualche decisione arbitrale che i giocatori dell’EA7 hanno contestato ferocemente. Cantù invece perde ancora un’occasione, quella, come si dice in gergo, di togliersi la scimmia dalla spalla e fare sua la prima finale contro Siena. La sensazione, però, vedendo la Cantù delle altre gare e quella che in Eurolega dà del filo da torcere a tutte, è che questa non sia l’ultima volta che Pianigiani e Trinchieri si troveranno in finale.
MVP: Non si può non premiare David Andersen, autore di una prestazione da 18 punti e 5 falli subiti nei primi due quarti (saranno 23 i punti alla fine), quelli che hanno permesso a Siena di andare a festeggiare la vittoria della coppa.
Peggiore in campo: Markoishvili ha deluso parecchio in questa finale. Da lui ci si aspettava che ripetesse la prestazione vista nelle prime due partite della manifestazione, invece il Georgiano con 1 su 6 al tiro e 3 palle perse non è riuscito a dare alla causa canturina quanto necessario per competere con Siena.