Samardo Samuels, solita presenza sotto canestro, ha anche colpito da lontano con due triple (Foto: Alessia Doniselli)

Samardo Samuels, in grossa difficoltà contro la preparata difesa pistoiese (Foto: Alessia Doniselli)

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 73
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 79

PISTOIA – La forza dei singoli permette a Milano di uscire indenne da un campo ostico come quello del PalaCarrara che lo scorso anno aveva messo a dura prova il cammino verso lo scudetto. Stavolta a fare la voce grossa è stato un grande Alessandro Gentile, vero leader di una formazione in grossa difficoltà nel trovare altri interpreti al di fuori di lui e Joe Ragland, decisivo nel finale.

Pistoia ha cercato di controbattere come poteva allo strapotere fisico e in termini di talento dell’avversario con una grande prova corale, meritando gli applausi di un pubblico che dopo le schermaglie del mese scorso sono sicuramente un grandissimo segnale.

Quintetti
Pistoia: Hall, Williams, Brown, Milbourne, Amoroso
Milano: Meacham, Brooks, Gentile, Melli, Samuels.

Partenza scoppiettante per la squadra di Moretti che grazie all’ottima circolazione di palla offensiva riesce ad andare avanti 11-5, prima che Milano scoprisse il grosso punto debole di questa GTG in attesa di Tony Easley, la protezione del ferro. Ale Gentile lo capisce prima degli altri ed è lui a segnare i 6 punti che permettono di riagganciare e dà il via al 10-0 di parziale per i suoi. Milano penetra facilmente ma dall’altra parte fatica a seguire Milbourne e Filloy, autori delle giocate sul finire del quarto che riportano Pistoia a contatto a quota 23 prima che Ragland nell’azione conclusiva segnasse il 23-25 mettendo a sedere proprio l’italo-argentino.

Filloy però ritrova coraggio nel secondo quarto, ben coadiuvato da Valerio Amoroso per il primo vantaggio sostanzioso (34-29) dopo i minuti iniziali. Milano accusa la fatica di Gentile, poco lucido nelle conclusioni e solitario nel guidare l’attacco di coach Banchi. Brooks inizialmente mette un freno, ma poi Brown e una grande difesa d’aiuto su Samuels portano i padroni di casa sul +10. L’Armani però è troppo talentosa e bastano tre zingarate di Ragland per riaprire i giochi poco prima della sirena che manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 43-40 per Pistoia.

Il secondo tempo non parte nel migliore dei modi per la GTG con Amoroso gravato del terzo fallo dopo pochi minuti e una match-up organizzata da Banchi che mette in grossa difficoltà la fluidità dell’attacco pistoiese. Dall’altra parte del campo però Samuels non riesce a sfruttare a piena la maggiore stazza e Pistoia inizia a trovare terreno fertile attaccando il canestro. Sono difese forti quelle delle due squadre e in attacco riescono a rispondersi sempre e proprio con un’entrata di Hall si chiude il terzo quarto sul 57 pari.

Gentile cerca di prendere la squadra in mano fin da subito ma trova un’avversario indomabile in Landon Milbourne, che in attacco riesce a tenere Samuels lontano dall’area e in difesa gli evita facili ricezioni grazie alla rapidità e aggressività. nel finale però vengono fuori i singoli della squadra campione d’Italia, prima con Ragland a punire una sontuosa azione difensiva pistoiese e poi con Brooks, entrambi dalla lunga distanza per un 72-65 che sembra definitivo. Filloy e Hall cercano di riaprire la partita ma ancora Ragland e ancora Gentile mettono il sigillo sulla gara, chiusa con il punteggio di 73-79.

MVP: le cifre dicono 25 con 9 rimbalzi e 9 falli subiti, ma la tripla doppia sfiorata non spiega comunque la grandezza della prova di Gentile. Una prova matura e decisiva non solo in attacco, ma anche in difesa annullando CJ Williams. Menzione d’onore per il sangue freddo di Joe Ragland, soprattutto in un momento dove il suo operato è in forte discussione.

Parziali: 23-25, 20-15, 14-17, 16-22