Casper Ware (Foto Chiara Sandrolini)

Casper Ware (Foto Chiara Sandrolini)

GRANAROLO BOLOGNA

V. Gaddefors: 4,5 – In 27 minuti di gioco realizza solamente un punto. E’ in fase calante, l’eccessiva timidezza della scorsa stagione sembra essersi di nuovo impossessata di lui. Da recuperare.

D. Hardy: 6 – Voleva dimostrare qualcosa alla sua ex squadra e alla fine sfodera un ventello, ma non porta a casa la vittoria. Non è colpa sua se la Virtus ha perso.

B. Motum: 5 – Ha una fiammata nel terzo quarto dove realizza 8 punti, nel resto della partita è un fantasma. Senza il tiro da tre punti diventa un giocatore di scarsissimo impatto. Troppo monodimensionale.

M. Imbrò: 6 – Non doveva giocare a causa dell’infortunio patito ed invece stringe i denti e scende in campo. Cuore di capitano.

G. Gazzotti: N.G.

C. Ware: 4 – La Virtus ha gestito gli ultimi decisivi possessi nel peggior modo possibile. La sconfitta è stata la naturale conseguenza di tutto ciò. Il principale responsabile è Ware che non riesce a far girare la squadra (Bologna ha perso 16 palloni). Deve fare il regista, ma non è un vero playmaker. Crisi d’identità.

J. Jordan: 5,5 – Come al solito meglio in attacco che in difesa dove è stato più volte messo in difficoltà da Thomas e Ivanov.

S. King: 5,5 – La mano, si sa, non è educata. A questo aggiungiamo anche le difficoltà mostrate in difesa e i 9 rimbalzi catturati non servono a fargli raggiungere la sufficienza.

M. Walsh: 6 – Non sta bene fisicamente e per questo motivo non si prende molte iniziative in attacco. Eppure riesce a dare lo stesso il suo contributo risultando alla fine il miglior rimbalzista bianconero con 11 carambole arpionate. Esempio.

Coach Luca Bechi: 5 – La Virtus continua a soffrire tremendamente le ali grandi perimetrali avversarie e l’allenatore virtussino non è riuscito a trovare l’antidoto adatto. La tattica di schierare Jordan e King contemporaneamente in campo non sembra portare i frutti sperati. In settimana ci sarà tanto lavoro da fare.

Jaka Lakovic (Foto Chiara Sandrolini)

Jaka Lakovic (Foto Chiara Sandrolini)

SIDIGAS AVELLINO

W. Thomas: 7,5 – Insieme a Ivanov, è stato il miglior giocatore della Sidigas. Il suo apporto è stato determinante grazie ai suoi 22 punti conditi da 6 rimbalzi.

P. Biligha: 6 – I suoi unici due punti realizzati coincidono con il primo canestro di Avellino del secondo quarto, in un momento in cui gli irpini faticavano molto in attacco.

J. Lakovic: 6,5 – All’inizio patisce la maggiore velocità di Ware, ma poi realizza alcune importanti triple di puro talento. La classe è sempre cristallina.

J. Richardson: 4 – Partita da film dell’orrore. Spuntatissimo in attacco (2 su 11 al tiro) e nervosissimo in difesa (esce per 5 falli). Passaggio a vuoto.

V. Spinelli: 6 – La solita grinta e anche 3 assist. La vincono gli altri.

K. Ivanov: 8 – MVP della partita. E’ stato costantemente un rebus irrisolvibile per la retroguardia virtussina e gli 8 falli subiti lo dimostrano. 25 punti, 12 rimbalzi e 38 di valutazione. Mostruoso.

N. Dragovic: 4 – Sbaglia tre triple e Vitucci gli concede solamente 9 minuti di gioco. Giocatore fortemente a rischio di taglio.

D. Cavaliero: 6 – Vorrebbe strafare, ma non è giornata. Alla fine è il migliore assist man di Avellino.

J. Hayes: 5 – Tanti muscoli, ma poco costrutto.

T. Dean: 6 – Forza qualche tiro di troppo, ma è prezioso in difesa.

Coach Frank Vitucci: 6 – Cavalca l’onda del duo Ivanov-Thomas e ottiene un bel successo davanti agli occhi di Ettore Messina.